Si fa presto a dire forno di casa! Scegliere il modello giusto non è sempre facile, perché tante sono le caratteristiche e le variabili da prendere in considerazione, senza trascurare il fattore estetico e l’adattabilità allo stile della nostra cucina. Con questa guida cerchiamo di semplificare le operazioni di ricerca e decisione del nuovo forno, con indicazioni che speriamo possano tornare utili!
Le prime caratteristiche da valutare
A prescindere dalla tipologia del forno – e ce ne sono varie, come vedremo – ci sono alcune caratteristiche di base che dobbiamo valutare in fase decisionale, cominciando dallo spazio che abbiamo a disposizione. Tradizionalmente, quello domestico è un forno da incasso e quindi deve avere dimensioni proporzionate e limitate: in commercio ci sono prodotti di larghezza grande (90 cm), media (60 cm) e compatta (45 cm).
Non dimentichiamo anche il design, perché il forno deve integrarsi al meglio nella nostra cucina, e ovviamente il costo dell’elettrodomestico è un fattore importante: non possiamo però basarci solo su quello che ci appare il miglior rapporto tra qualità e prezzo, perché scegliere un forno sbagliato e non adatto alle nostre esigenze potrebbe compromettere la cottura delle future ricette e lasciarci con un grande rammarico.
Quale forno scegliere?
Il forno è un elettrodomestico che va usato e, si spera, che dura a lungo, un compagno su cui contare sempre per le nostre preparazioni: insomma, non possiamo scegliere in modo poco accurato e dobbiamo avere tutte le informazioni necessarie, pensando anche alle nostre attitudini in cucina.
Ad esempio, se prepariamo spesso carne e pesce al forno la tipologia più adatta è il forno elettrico ventilato, mentre un forno statico dà ottimi risultati per il pane; se vogliamo una bolletta elettrica più leggera possiamo acquistare un forno a gas, ma se puntiamo a una cottura omogenea ed equilibrata forse è preferibile un forno elettrico da incasso.
In linea di massima, comunque, si ritiene che l’acquisto di un moderno forno elettrico da incasso sia sempre consigliato rispetto a un classico forno a gas, anche per questioni di sicurezza.
Le modalità di cottura
Insomma, le possibilità sono tante e variano innanzitutto per le modalità di cottura.
La statica è la tipologia più tradizionale, che sfrutta il procedimento della convezione naturale: l’aria è riscaldata da due resistenze (poste nella parte superiore e in quella inferiore del forno, attivabili anche in modo separato) che si scaldano attraverso la corrente elettrica e cuociono l’alimento. La cottura statica è adatta soprattutto per preparare arrosti di carne, pizze e pane, patate.
La cottura ventilata aggiunge una ventola alle resistenze: entrando in funzione, permette una distribuzione del calore più uniforme e più rapida, con cotture croccanti fuori e morbide all’interno. Il forno elettrico ventilato è adatto per fare dolci, pesce, carni bianche, lasagne e verdure. Inoltre, il grasso non schizza e ripulire il forno è più facile, e in genere si consuma meno energia.
A vapore: i forni moderni e di alta gamma dispongono anche della cottura a vapore, solitamente da attivare in combinazione con la cottura tradizionale. Garantisce umidità durante la cottura e mantiene gli alimenti più succosi e meno secchi.
Grill. È una funzione diffusa in quasi tutti i forni, utile a dorare e gratinare i cibi: si attiva grazie a una serpentina posta nella parte superiore della cavità.
Programmi di cottura differenti
I modelli più recenti aggiungono altre opzioni a quelle appena descritte e oggi il forno ideale è quello che ci permette di arrostire, cuocere a basse temperature, dorare o procedere con cottura a vapore, tutto al momento giusto, e che consente di impostare programmi di cottura diversi e pensati per qualsiasi ricetta. Quelli prodotti da Miele, ad esempio, rispettano questi criteri e offrono anche funzioni ulteriori, come l’innovativa Thermovent plus, che serve a cuocere contemporaneamente su più ripiani e ci permette di avere risultati omogenei senza neppure dover girare la teglia.
Le funzioni aggiuntive
Sempre guardando i modelli di ultima generazione sul mercato, non mancano applicazioni speciali e davvero fantastiche! Alcuni forni prevedono funzioni per facilitare la lievitazione dell’impasto, impostando una temperatura controllata e una percentuale di umidità che rendono la lievitazione perfetta e veloce, altri invece puntano sulla modalità di Essiccazione, per essiccare frutta e verdura a basso consumo energetico (nonostante tempi lunghi per questo processo).
La temperatura
Un altro fattore che merita tutta la nostra attenzione nella valutazione dei forni è la temperatura massima che può raggiungere il prodotto: avere una gamma più ampia ci permette di trovare la temperatura ideale per ogni preparazione e alimento. Alcuni modelli raggiungono anche i 280° gradi centigradi, mentre quelli “normali” si ferma a 250° gradi.
I sistemi di autopulizia
L’ultimo fronte che può aiutarci nello scegliere un nuovo forno sono le modalità di pulizia, perché i modelli top di gamma offrono anche l’autopulizia, declinata in due modalità: catalitica e pirolitica.
I forni catalitici sono rivestiti di un materiale speciale, che non fa depositare i grassi e brucia lo sporco durante il normale funzionamento, senza lasciare residui carbonizzati. I pannelli però devono essere sostituiti all’incirca ogni due anni perché si degradano con l’uso.
I più moderni forni pirolitici, invece, si puliscono attivando la funzione Pirolosi, efficace e veloce: il forno raggiunge una temperatura interna superiore ai 400 gradi che incenerisce grassi e sporco, e basterà passare un panno umido o una spugnetta per raccogliere i residui.