I tesori della Campania finiscono sulle Coca Cola: inizia la caccia al tesoro

Bella iniziativa del gruppo Coca Cola, che dedica una linea esclusiva e limitata di lattine e bottiglie alle immagini che raccontano i tesori della Campania e omaggiano la regione e le sue perle.

La Coca Cola omaggia la Campania

Sorseggiare una Coca Cola stringendo una lattina che raffigura un capolavoro della Campania, come uno scorcio dei Faraglioni di Capri, un panorama di Positano, due vedute della Chiesa di San Francesco di Paola con il colonnato in Piazza del Plebiscito a Napoli e del Maschio Angioino, sempre nel capoluogo partenopeo. È quanto è stato reso possibile con il progetto “tesori della Campania” che la Coca Cola HBC ha deciso di avviare nelle scorse settimane, portando sulle lattine e bottiglie in PET della propria gamma un omaggio a una regione che ha un profondo legame con la storica bibita rinfrescante americana.

Lattine e bottiglie con immagini dei monumenti campani

Come spiegato dalla stessa compagnia sul sito ufficiale, tra Campania e Coca-Cola c’è “un amore di lunga data che trova celebrazione in non una, ma ben quattro differenti dichiarazioni”: ovvero, le quattro immagini dell’edizione limitata di Coca-Cola Original Taste e Coca-Cola Zero Zuccheri Zero Calorie, che per l’appunto raffigurano quattro tesori locali, tra meraviglie naturali e monumenti storici, creando anche un bell’effetto di contrasto tra lo sfondo colorato delle confezioni e quello dei disegni.

Un legame storico con il territorio

Il Direttore Relazioni Istituzionali e Comunicazione di Coca-Cola HBC Italia, Giangiacomo Pierini, ha spiegato che “con queste edizioni speciali desideriamo ringraziare l’intera regione, che arricchisce ogni giorno il nostro cuore italiano”. Il manager ha inoltre aggiunto che “il nostro legame con la Campania non è solo industriale”, perché per Coca Cola “essere presenti sul territorio per noi significa farlo in modo responsabile, creando valore da condividere con le comunità locali attraverso continui investimenti e progetti concreti di carattere sociale”.

L’eccellenza dello stabilimento di Marcianise

A rafforzare questo concetto ci sono anche precise linee aziendali: ad esempio, le confezioni di questa edizione speciale sono realizzate nello stabilimento campano di Marcianise, che resta uno dei più importanti imbottigliatori di Coca-Cola in Italia. Solo per citare qualche numero, l’impatto occupazionale (sia diretto che indiretto) di questo impianto è di oltre 2.500 posti di lavoro, a cui corrisponde una distribuzione di risorse per 27 milioni di euro e un impatto economico valutabile intorno allo 0,03 per cento del PIL regionale campano.

Proprio a Marcianise, poi, la Coca-Cola HBC Italia ha deciso di avviare un processo virtuoso con progetti di tutela e salvaguardia ambientale: attraverso un investimento di 32 milioni di euro negli ultimi dieci anni, ad esempio, il polo riesce ad azionare un impianto di cogenerazione che produce energia, calore e acqua refrigerata e copre quasi il 50 per cento del fabbisogno energetico dello stabilimento, che quindi è un caso esemplare a livello nazionale e non solo.

La Fanta è nata a Napoli

Ma c’è anche un’altra storia che testimonia il rapporto tra Campania e Coca Cola, e soprattutto un caso piuttosto famoso relativo a un’altra bevanda del gruppo, la celeberrima Fanta: lanciata nel 1941 in Germania e prodotta all’epoca (in piena Seconda Guerra Mondiale) con sottoprodotti della produzione del formaggio (siero di latte) e dalla fibra di mela da sidro, è a Napoli che la bibita diventa quella che conosciamo oggi. La ricetta della Fanta nasce proprio nello stabilimento napoletano, dove si comincia a utilizzare succo d’arancia sfruttando gli agrumi tipici del Mezzogiorno d’Italia, che diventano un valore aggiunto per differenziarsi sul mercato e dare uno slancio in più alla Fanta rispetto ai concorrenti. Oggi la bibita è venduta in oltre 190 Paesi ed è commercializzata in oltre 70 gusti diversi, ma la versione classica mantiene comunque il primato come quella più venduta al mondo.

I progetti di Coca Cola a Napoli

Il manager di Coca-Cola HBC Italia ricorda infine anche una serie di iniziative realizzate dal gruppo e indirizzare a valorizzare il territorio campano: in quartieri complessi come Scampia e San Giovanni a Teduccio ha sostenuto le attività di tre associazioni impegnate nel sostenere l’inclusione tramite attività sportive ed educative (Scuola Calcio Scampia, Fondazione Famiglia di Maria e SSD Europa), organizzando quest’anno un torneo di calcio balilla e portando a Napoli la vera Coppa del Mondo Fifa. Lo scorso anno, invece, nell’ambito del progetto Sprite “Refresh the City” Coca-Cola ha regalato alla città di Napoli un murales in collaborazione con il collettivo ArtKademy, realizzato lungo il Parco dei Murales di Ponticelli: l’opera raffigura una ragazza sorridente che guarda attraverso una bottiglia di Sprite, per lanciare un messaggio di positività e ottimismo.

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