Toast: la storia del panino più amato di sempre

All’apparenza è solo una coppia di fette di pane abbrustolito farcite in modo vario, ma in realtà è la base per preparare, in modo versatile e goloso, tantissimi pasti per ogni occasione, dalla colazione alla cena: parliamo dei toast, senza dubbio uno dei panini più amati di sempre, con una storia affascinante e profondamente radicata nelle tradizioni culinarie di diverse culture. La storia di questo alimento ha origine nel Quindicesimo secolo, come diretta evoluzione della pratica di abbrustolire il pane per conservarlo più a lungo e renderlo più gustoso, e ancora oggi il toast è diffuso in tante varianti in tutto il mondo.

Che cos’è il toast

La parola “toast” deriva dal latino “tostum“, che significa bruciare o abbrustolire: già nell’antichità, infatti, si era “scoperto” che per prolungare la durata e migliorare la consistenza del pane (che, esposto all’aria, diventava duro e difficile da mangiare) si poteva ricorrere appunto alla cottura e rosolatura delle fette, che trasformavano il pane raffermo in qualcosa di più apprezzabile al palato e più facilmente conservabile.

La pratica di tostare il pane divenne popolare per la prima volta durante l’Impero Romano, quando le fette venivano tostate su una pietra rovente posizionata sul fuoco, e poi col tempo furono inventati dei semplici accorgimenti per cuocere velocemente il pane sul fuoco, sotto forma di telai che permettevano al pane di cuocere in modo uniforme.

Con il passare del tempo e l’esplorazione delle tradizioni culinarie di diversi Paesi, le fette di pane abbrustolito sono diventate “toast“, ovvero una pietanza completa, che prevede una farcitura ricca e variegata – dal salato al dolce – in base alle esigenze del momento e ai gusti personali. E così, questo piatto ha subito numerosi cambiamenti e arricchimenti che lo hanno reso uno dei panini più amati in diverse culture: l’Inghilterra è stata la patria di molte varianti e lì il toast ha guadagnato popolarità nei secoli.

Tra i condimenti più diffusi troviamo il burro o la margarina, ma anche “salse” dolci, come marmellata, confettura, creme spalmabili e così via; in specifiche regioni le fette sono spalmate con creme salate, come formaggi, burro di arachidi o estratto di lievito. Ancora, il toast può accompagnare piatti salati come zuppe o stufati, oppure può essere condito con ingredienti come uova o fagioli al forno per fare un pasto leggero.

Uno dei primi esempi della sua evoluzione è il cosiddetto “toast sandwich“, un panino farcito con un pezzo di pane tostato tra due fette di pane morbido, condito con burro, sale e pepe. Negli Stati Uniti troviamo invece il “club sandwich“, con ingredienti come pollo o tacchino, lattuga, pomodoro, bacon e maionese, solitamente tagliato a triangoli, servito con uno strato aggiuntivo e accompagnato da patatine o insalata. Altra variante famosa è il “tramezzino” italiano (che però non prevede l’abbrustolimento delle fette), mentre il french toast o “pain perdu” è una variante interessante, in cui il pane viene aromatizzato con una miscela di uova, latte e zucchero, e poi cotto su entrambi i lati fino a renderlo dorato e soffice, che è diventata un classico della colazione in molti paesi del mondo.

La storia del toast

Un momento importante nella storia dei toast risale al 1430, quando appare il primo riferimento ufficiale a questo alimento all’interno della ricetta della Oyle Soppy, un piatto di cipolle condite stufate in un litro di birra stantia e una pinta di olio. Durante il Medioevo, il pane era importante e spesso aveva un ruolo centrale nella tavola imbandita, diventando la base per accogliere gli alimenti (che, inumidendolo con i loro sapori e grassi, lo rendevano appetibile e goloso).

Tutto questo è cambiato con l’invenzione di tostapane e griglie. Il primo a pensare a un sistema del genere fu lo scozzese Alan MacMasters, che nel 1893 inventò il primo tostapane elettrico, che però non ebbe seguito per due grandi motivi: innanzitutto, si riteneva che l’apparecchio fosse pericoloso, perché il cablaggio in ferro spesso si scioglieva e provocava incendi. Altro elemento ancor più critico, l’elettricità non era ancora molto comune nelle famiglie alla fine del XVIII secolo, e quindi mancava il “pubblico”.

Andò meglio, qualche anno dopo, a due inventori di Chicago, che crearono una lega resistente al fuoco e aprirono la strada per ulteriori sperimentazioni di dispositivi per la tostatura del pane, e infatti in questo periodo furono immessi sul mercato molti tostapane elettrici. Tutti i modelli, però, tostavano solo un lato del pane alla volta, quindi il pane doveva essere girato; nel 1913 fu inventato un gira toast automatico, seguito dal tostapane semiautomatico, capace di spegnere la fonte di calore nel dispositivo quando il pane era cotto. Infine, nel 1919, fu creato il tostapane pop-up, simile al piccolo elettrodomestico che oggi campeggia in tantissime cucine, che ha reso più semplice e sicura la preparazione del toast anche in casa.

Durante la storia, quindi, sono stati utilizzati diversi attrezzi per fare toast, e ancora oggi ne possiamo citare almeno quattro:

  • Tostapane. Uno degli attrezzi più comuni oggi, il tostapane moderno è un dispositivo elettrico con una o due fessure in cui vengono inserite le fette di pane. Le fette di pane vengono riscaldate per entrambi i lati grazie a filamenti che producono calore.
  • Tostiera. Uno strumento in ghisa o metallo con una griglia che viene poggiata sopra una fiamma o una fonte di calore per cucinare il pane.
  • Tosta-panini. Un dispositivo elettrico con piastre riscaldanti che viene solitamente utilizzato per preparare panini tostati con ripieno.
  • Forno. Anche se meno comune, è possibile usare un forno per fare toast mettendo il pane direttamente sulla griglia o su una teglia da forno, lasciando che il calore superiore e inferiore lo cuocia.

I toast più famosi: ricette e spunti

Come detto, i toast sono molto versatili e ci sono infinite varianti in base agli ingredienti utilizzati. Possiamo andare dalla ricetta più semplice – toast con burro, tostando una fetta di pane su cui spalmeremo un velo di burro e un pizzico di sale – a elaborazioni molto più complesse, senza dimenticare che il pane tostato è anche ingrediente di aperitivi e antipasti sotto forma di tartine.

Negli ultimi anni, ad esempio, ha ottenuto immensa popolarità l’avocado toast, che consiste essenzialmente in pane tostato spalmato con polpa di avocado schiacciata e condito con sale, pepe e, eventualmente, succo di limone, che può essere ulteriormente arricchito con pomodori a fettine, cipolla rossa e coriandolo. Più basilare è il “toast misto“, un vero e proprio sandwich con due fette di pane imbottite con prosciutto, formaggio e pomodoro, da tostare in un tosta-panini o in una padella antiaderente, che può essere poi personalizzato in tantissimi modi, selezionando un salume o un formaggio particolare.

A proposito di formaggi, impossibile non citare l’Emmentaler AOP, un formaggio tradizionale svizzero che è spesso elemento centrale nei toast, grazie soprattutto a un sapore dolce che si sposa perfettamente al pane abbrustolito, a cui conferisce cremosità e morbidezza. La denominazione AOP (Appellativo d’Origine Protetta) garantisce l’autenticità del formaggio e assicura sulla sua lavorazione, che deve rispettare le antiche tradizioni e standard di qualità elevati.

Passando al dolce – e al toast come colazione, merenda o spuntino – abbiamo già citato il french toast, il golosissimo piatto composto da fette di pane imbevute in una miscela di uova, latte e zucchero, poi cotte in una padella burrosa fino a doratura, solitamente servito con sciroppo d’acero, frutta fresca e una spolverata di zucchero a velo. E poi, negli Stati Uniti e non solo, ecco il peanut butter & jelly toast, un toast spalmato con burro di arachidi e marmellata di lamponi, fragole o uva a piacere, generando un mix dolce e salato. Oltre a queste ricette, i toast possono essere personalizzati con altri ingredienti come miele, uova strapazzate, verdure saltate, crema di cioccolato o frutta fresca, ma l’unico limite è praticamente la nostra immaginazione e possiamo sempre esplorare varie combinazioni per scoprire nuovi sapori e gusti.

Le varianti dei toast: i tipi di pane e le ricette dal mondo

La versatilità del toast è legata anche all’ampia scelta delle tipologie di pane che si possono utilizzare come base, che dipendono dalle culture, tradizioni gastronomiche e gusti personali. Il pane bianco, per esempio, è molto comune e utilizzato in molte parti del mondo per preparare toast e panini grazie a una consistenza morbida e una crosta sottile. Un’altra opzione popolare è il pane integrale, fatto con farina integrale, che è più salutare e ricco di fibre rispetto al pane bianco, e risulta particolarmente apprezzato da chi cerca un’alimentazione più equilibrata.

Il pane di segale, con il suo sapore leggermente acidulo e consistenza densa, è tradizionale nel Nord Europa e viene spesso utilizzato per preparare toast e sandwich. La baguette francese, con la sua forma allungata e crosta croccante, si presta bene per fare toast e bruschette. In Italia, il pane toscano è caratteristico per l’assenza di sale nella sua composizione e viene spesso utilizzato per preparare le bruschette.

Il pane Pumpernickel, di origine tedesca, è un pane scuro e denso realizzato con farina di segale integrale e solitamente viene tostato per ammorbidirlo e renderlo più gradevole. I chapati o roti, tipici pani asiatici a base di farina e acqua, possono essere adattati per servire lo stesso scopo dei toast, nonostante la loro origine non sia strettamente legata a questa preparazione.

L’irlandese soda bread, che utilizza bicarbonato di sodio come agente lievitante anziché il lievito, ha una consistenza soda e una crosta croccante, rendendolo adatto sia per toast che per sandwich. Il pane di mais, originario dell’America Latina e del sud degli Stati Uniti, presenta una consistenza densa e un gusto particolare ed è adatto a varie preparazioni tra cui toast e panini. Infine, il pane alle noci, ricco di sapore grazie alla presenza di noci finemente tritate o pezzi di noci interi, viene spesso utilizzato per toast dolci o salati. Questi esempi rappresentano solo alcune delle numerose tipologie di pane disponibili per preparare toast gustosi.

È anche grazie a questa estrema varietà che in tutto il mondo si sono diffuse tantissime ricette di toast, spesso molto diverse tra loro per scelta degli ingredienti e gusto, che dimostrano come una preparazione all’apparenza semplice possa assumere innumerevoli forme e sapori a seconda dell’estro e della cultura locale.

Ad esempio, nel Regno Unito troveremo la Windsor Diagonal Toast, un tipico toast inglese servito nel prestigioso Royal Ascot: costituita da pane tostato e burro, questa prelibatezza si distingue per la sua forma tagliata diagonalmente, creando così due triangoli. La tradizione francese dà vita al croquemadame e al croquemonsieur, due deliziosi sandwich tostati rese celebri dalla cucina parigina: il croquemonsieur si compone di pane, prosciutto, formaggio gruyère e una spolverata di besciamella, mentre il croquemadame si distingue grazie all’aggiunta di un uovo fritto sulla parte superiore del toast.

Spagna e Italia, con la loro ricca cultura culinaria mediterranea, offrono rispettivamente il pan con tomate e la bruschetta: il pan con tomate è una tipica tapas spagnola a base di pane tostato strofinato con aglio e pomodoro, cospargendolo poi di olio d’oliva e una presa di sale. La bruschetta italiana, invece, consiste in pane tostato generalmente spalmato con aglio, pomodori a cubetti, basilico fresco, olio d’oliva e sale.

Grazie alla sua posizione tra Europa e Asia, la Turchia porta in tavola il simit, una sorta di bagel turco coperto di semi di sesamo, che si può tagliare e tostare come toast; Il toast giapponese al miele e burro, chiamato anche Shibuya toast, consiste in pane tostato spesso (solitamente composto in forma di “cubetto”) farcito con burro e miele e talvolta decorato con frutta fresca o secca.

In Australia, più del pane è famoso il condimento: il pane tostato si accompagna quasi sempre con Vegemite, una pasta di estratto di lievito salata dal sapore peculiare, a cui eventualmente aggiungere accompagnato da burro o margarina.

In Nord e Centro America, la cultura del toast è molto varia e molti sono le tipologie amate dalle persone, a cominciare dall’iconico è il Peanut Butter & Jelly toast, popolare negli Stati Uniti e in Canada, specialmente tra i bambini. Un altro grande classico di quell’area è il Grilled cheese – essenzialmente un panino tostato fatto con pane farcito con formaggio fuso, che in realtà è il nome che si dà a tutti i toast farciti con formaggio fuso, in aggiunta poi alla tipologia di salume, salsa e contorno utilizzata.

Per chi ama il dolce, il Cinnamon toast è da provare: questa deliziosa alternativa si prepara con pane tostato spalmato con burro e poi cospargendolo di zucchero e cannella a piacere, da accompagnare da frutta, miele o sciroppo d’acero. Tra le varianti più gustose e sostanziose si trova il Monte Cristo, un toast d’ispirazione francese, simile al croque-monsieur: si tratta di un sandwich ripieno di prosciutto, tacchino e formaggio, la cui preparazione prevede l’immersione della fetta di pane in una pastella di uova prima di friggerla o cuocerla in una padella antiaderente.

Il Mollete è un tipo di toast messicano che consiste in pane tostato spalmato con fagioli neri schiacciati e formaggio (solitamente queso fresco o queso chihuahua), che si accompagna spesso con pico de gallo o una spruzzata di salsa piccante. Infine, in Sud America la Colombia dà il benvenuto al toast con le arepas, un pane piatto fatto di farina di mais, che può essere tostato e farcito con una varietà di ingredienti come formaggio, avocado, carne e uova.

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