La sua ricetta resta ancora avvolta dal mistero. Amata, criticata, studiata, odiata. La Coca Cola, piaccia o meno, non può certo lasciare indifferenti e riesce sempre a far parlare di sé. Vuoi per gli usi alternativi, vuoi per le sue pubblicità, vuoi per i suoi numerosi gusti. Già perché al di là del mercato italiano, la Coca Cola va ben oltre la versione light o quella senza caffeina. Abbiamo sentito parlare della Coca cola Life e per un po’ si è discusso del possibile debutto di una bevanda alla Cannabis, poi smentito dalla società di Atlanta. Ma quanti di noi conoscono tutte le varianti di questa bevanda?
Non solo in versione Light
Il mercato italiano, a differenza di quello statunitense e di quello sudamericano, non è particolarmente ricettivo nei confronti delle diverse declinazioni della Coca Cola. È proprio per questa ragione che difficilmente troveremo nel nostro supermercato una Coca Cola al bacon. Sì, proprio alla pancetta croccante che accompagna anche la colazione degli americani. Una vera e propria mania che si traduce anche in una bevanda da gustare fredda. State già pregustandone il sapore? Vi sveliamo un segreto: questa bevanda, che dal 2005 circa alimenta la ricerca degli appassionati della bevanda proprio come un vero Unicorno, non esiste! È un’invenzione del web, la smentita è arrivata proprio dalla Coca Cola, eppure non è da escludere che prima o poi sul mercato USA sarà possibile gustarla. Ma al di là di questo scherzo, la Coca Cola si veste di aromi e gusti diversi che vanno ben oltre il bacon. Per noi il massimo è la Coca Cola zero: zero calorie, zero zucchero a tutta leggerezza, magari al limone o all’estratto di Stevia. Va benissimo anche una Coca Cola senza caffeina ma per lo più siamo dei tradizionalisti e la Coca Cola ci piace proprio così com’è.
Dal Giappone al Messico, ecco come si beve la Coca Cola nel mondo
In Giappone non poteva non essere Coca Cola al tè verde mania. Priva di calorie, dal 2009 impazza sul mercato orientale, dove il tè verde è un punto di riferimento nelle diete di tutta la popolazione. Piace soprattutto alle donne tra i 20 e i 30 anni, il sapore è quello di una classica Coca Cola ma il retrogusto è quello della salutare bevanda green. In Giappone, tra l’altro, è nata anche la nuovissima Coca Cola Clear, trasparente, priva di caramello. Più leggera e meno calorica, trova la sua principale caratteristica proprio nel colore chiaro. La Coca Cola messicana si chiama MexiCoke ed è prodotta in Messico proprio per il consumo nel mercato interno. Si è poi affermata come bevanda cool anche nei ristoranti statunitensi. La differenza? È nello zucchero. La MexiCoke, infatti, utilizza zucchero d canna, la Coca Cola tradizionale invece è addolcita con sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio.
Una Coca alla ciliegia?
Tra i gusti più stravaganti c’è la Coca Cola al cherry. Eppure si tratta proprio del gusto più ricercato per la Coca Cola, un successo dal lancio nel 1985 a oggi. È più dolce della bevanda tradizionale ma conta un esercito di affezionati che proprio non riescono a rinunciare a questo versione cherry. La Coca Cola Life, invece, è stata lanciata anche in Italia nel 2016 ma non ha avuto un grandissimo successo. Siete curiosi? È possibile trovarla ancora in commercio e rientra tra le bevande ipocaloriche. Non è addolcita con lo zucchero ma con la stevia, una pianta che viene spesso utilizzata proprio come dolcificante naturale. Le foglie di questa pianta si cristallizzano quando vengono essiccate proprio perché contiene un’elevata quantità di dolcificante. La stevia è una pianta originaria del Paraguay.
Niente caffeina? Non scherziamo, qui si raddoppia
E se a qualcuno la Coca Cola piace senza caffeina, qualcun altro vuole rincarare la dose. Per loro c’è, anzi c’era, la Coca Cola black, nera come il caffè. Questa bevanda è proprio all’essenza di caffè, una dosa doppia rispetto alla tradizionale ma con meno grassi e zuccheri. L’esperienza di questo prodotto è durata circa un biennio, è stata commercializzata dal 2006 al 2008. Lanciata negli Stati Uniti e in Francia nel 2006, l’anno dopo è stata estesa la vendita al mercato europeo. Ma il tutto si è concluso nell’arco di un paio di anni.
In Europa la Coca Cola sposa l’arancia
C’è poi un’ultima tipologia di Coca Cola, più europea. È la Coca Cola light sango, al gusto di arance rosse. Nata nel 2006 ha conquistato alcuni dei principali mercato europei, partendo dal Belgio e arrivando poi in Francia e in Lussemburgo. Nel nome richiama il rosso del sangue e, quindi, delle arance. Molto criticata per la pubblicità marcatamente sessista, da questo punto di vista purtroppo si allontana dalla tipica classe che contraddistingue il marketing del marchio di bevande più famoso al mondo con una caduta di stile.