L’ultima novità per gli amanti del pesce crudo si chiama pokè, la pronuncia corretta però è “pochèi”.
Il termine pokè significa “tagliato a tocchetti” e fa riferimento alla polpa del pesce impiegato che, dopo essere stato pulito e provato delle lische, viene tagliato proprio in questo modo e non a fette sottili come nel caso del sushi.
Ricetta originale del pokè
Oltre ad essere un piatto salutare e bello da vedere, il pokè ha il grande vantaggio di poter essere personalizzabile in base ai propri gusti alimentari. Proprio per questo motivo è possibile scegliere se unire il pesce marinato a mango, zenzero, avocado, pomodori, peperoncino, lattuga di mare, noci di macadamia, cavoli, germogli di soia, coriandolo, cipollotti, lime, aglio verde ed un po’ di sale. Utilizzando la fantasia è possibile anche sostituire l’ingrediente base (il pesce) con altro, molte persone ad esempio optano per il polpo oppure per il salmone.
Non dimentichiamo comunque che la ricetta originale arriva dalle Hawaii, dove queste insalate di pesce vengono preparate unicamente con il tonno o al massimo con il bonito (di cui l’Oceano Pacifico ne abbonda) mettendo circa 180 grammi di parte proteica per porzione.
Varietà del pokè
Come abbiamo già detto il pokè può essere preparato in tantissimi modi differenti, scegliendo tra le varie combinazioni dei quattro elementi fondamentali per la preparazione:
Base: quinoa, riso per sushi o riso integrale, misticanza.
Parte Proteica: tonno crudo, salmone crudo, polpo lessato, gamberi al vapore, tofu.
Marinatura: latte di cocco, olio di sesamo, salsa di soia, peperoncino.
Contorno: pomodori, peperoni verdi, lattuga, avocado, noci o semi oleosi, cavolo viola, edamame, wakame, cipolle, alghe.
Dove si compra il poké
Se siete alle Hawaii, luogo d’origine di questa preparazione, vi basterà semplicemente guardarvi intorno per scoprire che ovunque è possibile acquistare una porzione di pokè. Non stupitevi quindi se, oltre che nei vari locali, lo troverete in vendita anche nei supermercati e addirittura dai benzinai.
Il pokè nel mondo
Il poke hawaiano in pochissimo tempo ha fatto il giro del mondo ed è diventato un vero e proprio trend.
Se a New York e Los Angeles i pokè bar spopolano a tal punto da essere nata la versione del Californian pokè, in Europa è soprattutto a Londra che vengono venduti take away nei vari chioschi oppure che gli chef li propongono per il servizio di catering. In Italia è un po’ diverso perché in tanti sappiamo cos’è un poke ma sono ancora pochi i sushi bar ed i ristoranti fusion in cui è possibile ordinarlo. Se vi trovate a Milano comunque non dovreste avere particolari difficoltà, così come a Torino, Rimini ed anche a Roma.