Ristorante parco degli abruzzi: dove mangiare bene?

È una destinazione che sta ottenendo sempre più interesse per le vacanze estive, grazie non solo al fascino naturale della costa ma anche alla capacità di intercettare i turisti con un’offerta gastronomica di primo piano, resa ancora più unica dalla riqualificazione degli antichi Trabucchi in veri e propri ristoranti gourmet direttamente sul mare, ma l’Abruzzo accoglie anche nelle altre stagioni e, soprattutto, riserva grandi spazi naturali tutti da scoprire. Anche in questo caso, il buon cibo è un elemento distintivo dell’offerta turistica regionale e quindi possiamo andare a scoprire dove mangiare nei parchi d’Abruzzo per una vacanza davvero speciale!

Quali sono i parchi d’Abruzzo

Forse non tutti sappiamo che l’Abruzzo è uno dei territori più ricchi in Italia, ma anche in Europa, dal punto di vista naturalistico: più di un terzo della superficie della regione è sottoposto a tutela ambientale e qui dimora il 75% delle specie animali e vegetali presenti in Europa, compresi esemplari ormai rari come l’aquila reale, il lupo abruzzese, il camoscio d’Abruzzo e l’orso marsicano.

Difatti, quello regionale è ritenuto un vero e proprio sistema protezionistico di interesse europeo, articolato in tre parchi nazionali, un parco regionale e 38 aree protette tra oasi, riserve regionali e riserve statali, che si possono trovare lungo la dorsale appenninica, le colline dell’entroterra e i 130 chilometri di costa.

Di questo sistema fanno parte il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, istituito nel 1923 e ritenuta l’area protetta più famosa e antica d’Italia, con una estensione territoriale di 50mila ettari tra le tre Regioni; il Parco Nazionale della Maiella, istituito nel 1991 e con una estensione territoriale di 74mila ettari; il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, istituito nel 1991 e uno dei più grandi d’Europa; il Parco naturale regionale Sirente-Velino, istituito con Legge Regionale nel 1989 ed esteso per oltre 59mila ettari.

montagna abruzzo

Cosa mangiare nei parchi d’Abruzzo

Questa ricchezza territoriale si può apprezzare anche nelle golose proposte della cucina abruzzese tradizionale, un’arte culinaria varia che si divide (e riesce ad abbinare con sapienza secolare) i “sapori di terra” e “sapori di mare” che caratterizzano l’ambiente regionale, conservando ricette e tradizioni contadine, pastorali e marinare.

Tra i prodotti tipici locali, che è possibile gustare anche nei ristoranti e agriturismi presenti nelle aree dei parchi abruzzesi, è impossibile non citare le specialità nei salumi e nei formaggi, come il salame Aquila, la ventricina e la annoia, ma anche il pecorino d’Abruzzo, la giuncatella e la pampanella, mentre tra i primi piatti possiamo gustare gli spaghetti alla chitarra o i maccheroni con le ceppe (preparati con procedimenti rigorosi e strumenti antichi come appunto la “chitarra” e la “ceppa”, che determinano la forma finale della pasta fresca), e ancora secondi piatti come gli apprezzati arrosticini, i celeberrimi spiedini di carne di pecora tagliata in pezzetti piccoli e cotti rigorosamente sulla brace, la capra alla neretese, le Pallotte cace e ove o il tacchino alla canzanese. Il tutto senza dimenticare le tante specialità dolci abruzzesi, come il parrozzo, le ferratelle (o nevole), la cicerchiata, il pan ducale, i bocconotti, fino ai confetti di Sulmona e alle varie versioni di torrone dolce.

campo imperatore

Dove mangiare nei parchi d’Abruzzo

Oggi l’Abruzzo è una regione di crescente interesse turistico, e anche la sua enogastronomia è in forte ascesa, grazie a un’offerta in grado di accontentare tutte le esigenze e tutte le tasche: ci sono esempi di agriturismi, ma anche classici ristoranti di famiglia, cucine di hotel e proposte gourmet stellate, tra cui spicca il ristorante Reale di Niko Romito a Castel di Sangro (città che sorge a metà strada tra il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco nazionale della Maiella), il tristellato Michelin più a Sud di tutta Italia.

Sempre in tema stelle Michelin, da citare (anche se non ricade nel territorio dei parchi abruzzesi) è il ristorante diffuso D.One, il progetto guidato dallo chef Davide Pezzuto che articola l’offerta gastronomica in vari locali e non in un’unica e canonica “sede”: il cuore di questa iniziativa è l’antico bordo di Montepagano, nel Comune di Roseto degli Abruzzi, e cenare qui è davvero un’esperienza innovativa e unica.

Sorge invece nel pieno del Parco del Gran Sasso, a breve distanza da L’Aquila, la Magione Papale, un relais di campagna ospitato in un antico granaio, che serve una cucina molto legata al territorio e alla tradizione locale. Sempre nello stesso territorio, ma a Santo Stefano di Sessanio, è attivo da anni l’albergo diffuso Sextantio (che ha rilanciato completamente l’intero paesino mantenendone intatti lo stile e la rusticità) che trova ne La locanda sotto gli archi la sua espressione gastronomica; menzione anche per la Antica Locanda a Pietracamela, proprio alle falde settentrionali del massiccio del Gran Sasso d’Italia, uno storico ristorante che punta a far scoprire ai clienti le tradizioni locali a tavola.

Restiamo in zona con i nostri consigli perché a Penne, la cittadina considerata la porta di accesso al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, opera anche l’azienda Agricola Cigliana, che offre i suoi servizi nel rispetto di una filosofia che si basa sulla condivisione, sul rispetto dell’ambiente e sulla centralità delle relazioni. La cucina dell’azienda presenta un menu molto variabile, dove fanno la loro comparsa ovviamente i grandi piatti della tradizione locale. Altra destinazione notoria è La Bandiera di Civitella Casanova, meta di riferimento per la gastronomia abruzzese ormai da anni grazie a una cucina basata su creatività e prodotti a chilometri zero (come le verdure coltivate dagli chef nell’orto della struttura).

È nel Parco della Maiella che invece possiamo gustare la cucina di Aqua Montis Resort & Spa, incastonato tra le montagne di Rivisondoli. Sempre in questo parco insiste Villa Maiella, uno dei migliori esempi di gastronomia abruzzese, dove sarà possibile trovare e assaggiare le principali specialità della tradizione locale, e a poca distanza c’è l’Agriturismo Colle Tripio, regno di prodotti genuini e fornito anche di un allevamento con produzione propria di formaggi e mozzarelle.

Cambiamo zona per scoprire i consigli su dove mangiare nel Parco d’Abruzzo: a Scanno sorge il Bioagriturismo Valle Scannese, che è celebre in particolare per le proposte casearie (come il pecorino gregoriano, i caciocavalli o le scamorze vendute al banco formaggi o proposte nel menu), e a Villetta Barrea, infine, c’è l’Hotel degli Olmi, la cui cucina rielabora in modo raffinato gli ingredienti del territorio.

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