Bofrost, dai surgelati al prodotti freschi il boom della spesa a domicilio continua

È uno dei leader europei nel settore della vendita di surgelati e, soprattutto in Italia, è ormai un marchio familiare e quotidiano per milioni di persone: Bofrost è sinonimo di prodotti alimentari surgelati, con un’ampia gamma di referenze di alta qualità, e proprio in queste settimane si sta lanciando in un nuovo segmento di business. Sta infatti per partire una sperimentazione decisamente originale, ovvero l’inaugurazione di due ristoranti a Milano che serviranno solo piatti surgelati riscaldati al momento, da pagare esclusivamente con i buoni pasto.

Bofrost apre due ristoranti a Milano: l’ultima innovazione dell’azienda

Un menù interamente basato su prodotti surgelati: è questa la rivoluzione dei due ristoranti Bofrost recentemente aperti a Milano, per la precisione in via Plinio 1 e in via Cesare Correnti 20, che servono una clientela ben targetizzata e accettano esclusivamente buoni pasto come forma di pagamento.

Questo progetto ha infatti intenzione di per soddisfare principalmente le esigenze dei lavoratori milanesi, che hanno poco tempo per la pausa pranzo. Inizialmente, saranno disponibili solo prodotti surgelati, ma l’azienda prevede di introdurre anche cibi freschi in futuro, e secondo Gianluca Tesolin, amministratore delegato di Bofrost Italia, l’obiettivo è quello di raggiungere la clientela metropolitana e le persone che cercano un’alternativa veloce e diversa per la pausa pranzo, andando oltre la classica schiscetta.

Come sono i ristoranti Bofrost: menu e caratteristiche

Il menù dei ristoranti Bofrost si concentra esclusivamente su piatti surgelati, riscaldati al momento dell’ordine: l’offerta spazia dalla pizza al pesce, passando per le verdure e i dolci, per un totale di 400 specialità. I ristoranti, aperti dalle 10 alle 22, operano con un personale decisamente ridotto, composto da appena due camerieri, dato che il cibo deve solo essere scongelato e riscaldato.

Oltre alla ristorazione in-store, i ristoranti offrono servizi di cucina in-store, preparazione di cibo da asporto e consegna a domicilio, quest’ultima in collaborazione con Deliveroo, Just Eat e Glovo. I clienti, come detto, hanno per ora a disposizione oltre 400 referenze di alimenti surgelati dal catalogo di Bofrost, ma l’offerta sarà presto ampliata con l’aggiunta di alimenti freschi come salumi e latticini.

Un progetto in ampliamento

I ristoranti a Milano rappresentano i primi esperimenti di Bofrost di questa formula a livello europeo: se l’iniziativa dovesse avere successo, l’azienda prevede di estendere il modello ad altre aree metropolitane e, stando alle anticipazioni fornite alla stampa, già entro nei prossimi due anni potrebbero essere aperti almeno 12 punti vendita in tutta Italia, principalmente nelle grandi città come Roma, Torino, Firenze, Bologna e Genova, senza trascurare l’ipotesi di una espansione internazionale, in particolare in Germania, il mercato interno del marchio.

Al momento dell’annuncio, la notizia ha suscitato qualche perplessità tra gli utenti del web, e sono diverse le persone che si chiedono perché andare al ristorante per mangiare cibo che si può facilmente preparare a casa, praticamente senza differenze di gusto. Tuttavia, secondo Enrico Marcuzzi, direttore marketing dell’azienda, il progetto ha potenzialità di successo e l’accoglienza a Milano sarà un test probante della bontà dell’idea.

Chi è Bofrost, leader dei surgelati

Una bella scommessa da parte di Bofrost, che oramai da anni è una delle aziende leader nel settore della vendita diretta di prodotti surgelati e refrigerati, operando a livello internazionale e servendo milioni di clienti in tutta Europa.

Fondata nel 1966 da Josef H. Boquoi a Issum in Germania, inizialmente Bofrost aveva come core business la vendita di prodotti surgelati, ma nel corso degli anni ha ampliato la sua offerta per includere una vasta gamma di prodotti alimentari anche refrigerati e freschi. Oggi il brand propone una vasta gamma di prodotti di alta qualità – da cibi pronti a piatti gourmet, sempre attentamente selezionati e preparati per garantire la massima qualità e soddisfazione del cliente – e un servizio di consegna a domicilio che permette ai clienti (oltre 10 milioni di famiglie nei 15 Paesi europei in cui è attivo) di ricevere i prodotti direttamente alla porta di casa.

I numeri dei surgelati in Italia: prodotti sempre più familiari

Bofrost ha quindi deciso di investire sulla “passione” che gli italiani dimostrano per i surgelati, confermata dai trend di acquisto degli ultimi anni, e di provare a convertire le abitudini domestiche in nuova “moda” di consumo fuori casa.

L’ultimo “Rapporto Annuale sui Consumi dei prodotti surgelati” di IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati certifica che nel 2022 il settore dei prodotti surgelati in Italia ha raggiunto un nuovo picco storico. Il consumo totale ha infatti sfiorato il milione di tonnellate (990.713 per la precisione), segnando una crescita del +1,2% rispetto all’anno precedente che è in netta controtendenza rispetto al settore alimentare generale, che ha invece registrato un calo del -4,4%. Anche il consumo pro capite ha raggiunto un nuovo record, con una media di 16,8 kg di prodotti surgelati consumati per persona, rispetto ai 16,6 kg del 2021.

In dettaglio, il prodotto più acquistato sono ancora i vegetali, che hanno confermato la loro leadership per volumi consumati nel Retail, con oltre 208.000 tonnellate, nonostante un lieve calo rispetto al 2021; all’interno di questa categoria spiccano vegetali naturali, piselli, zuppe e minestroni, spinaci e verdure miste.

Piccolo calo anche per i prodotti ittici, come preparati panati e pesce naturale, che scendono a circa 94.000 tonnellate consumate rispetto alle oltre 102.000 del 2021; questo provoca il “sorpasso” da parte delle patate surgelate, amate per il loro gusto e la facilità di preparazione, che si spingono oltre le 99.000 tonnellate.

Tra gli altri alimenti surgelati si segnalano le pizze surgelate (diminuzione del -7% rispetto al 2021), i piatti pronti e le specialità salate: queste ultime specialità sembrano riflettere la tendenza dell’aperitivo “fatto in casa”, emersa durante la pandemia ma evidentemente in grado di conquistare i nostri connazionali e imporsi come nuova, piacevole abitudine.

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