Può capitare a tutti: acquistiamo un panetto di burro convinti di utilizzarlo per una ricetta, o semplicemente per rifornire la dispensa, e lo dimentichiamo in frigo sommerso dagli altri prodotti, per ritrovarlo solo quando ormai ha superato la data di scadenza. E quindi, cosa fare col burro scaduto? Anche se non è consigliabile usarlo per finalità alimentari, possiamo comunque sfruttare le rimanenti proprietà di questo ingrediente per altri scopi differenti: scopriamo i 10 metodi più sorprendenti per riutilizzare il burro scaduto in ambito domestico.
Le proprietà del burro
Il burro è un alimento derivato dalla lavorazione della crema del latte vaccino o dal suo siero, ma ci sono anche tipi particolari prodotti da latte di capra o pecora, e le varie tipologie si distinguono per una serie di caratteristiche (percentuali di grasso, processi di lavorazione e così via); in linea di massima, però, la sua funzione è sempre la stessa: condimento da cucina, fondamentale per la preparazione di determinati primi e secondi piatti o per salse come la besciamella, nonché per fare crostate e amalgamare i vari ingredienti nei dolci.
Questo prodotto è molto ricco e nutriente, contiene vitamine liposolubili, come vitamina A, E, K e piccole quantità di vitamina D, minerali quali calcio, fosforo, zinco e selenio, ma è soprattutto pieno di acidi grassi (e di colesterolo, che lo rende un alimento da consumare con moderazione), che lo rendono un ottimo alleato per la cura della casa e del corpo anche quando è scaduto.
Come conservare il burro
Il burro si trova nel banco frigo di tutti i negozi alimentari e ci sono tantissimi prodotti e marche, tra cui anche quelle esclusive che producono il miglior burro, a prezzi spesso spropositati; la sua consistenza è dura quando conservata a temperature basse, mentre a temperatura ambiente diventa abbastanza morbido, fino alla completa fluidità.
Dopo l’utilizzo, il burro va conservato in frigorifero per evitare che irrancidisca; se conservato correttamente (in frigo a temperatura pari o inferiore a 4 gradi centigradi), nella propria carta originale o chiuso in un recipiente per impedire il passaggio di microbi e altre sporcizie, questo prodotto può durare per un periodo piuttosto lungo, diverse settimane o addirittura mesi, senza pericoli.
È comunque fondamentale controllare la data di scadenza: in genere, quella del burro riporta la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”, e quindi potenzialmente è possibile mangiarlo anche dopo questo termine consigliato (fino a un massimo di un mese extra), a patto che non ci siano segni evidenti di marciume, come muffa, cattivo odore, cambiamento di colore o particolari alterazioni di gusto e sapore. Ad ogni modo, mangiare burro rancido non provoca conseguenze gravi, né tantomeno mangiare burro sciolto e rimesso in frigo: il sapore è però orribile, e quindi è semplicemente immangiabile.
10 modi per riutilizzare il burro scaduto
Se il nostro burro è scaduto o vicino alla scadenza, ma è aperto da tanto tempo e non vogliamo azzardare un assaggio, ci sono comunque almeno 10 modi per riciclarlo in maniera creativa e alternativa, sia per la cura del corpo che della casa, sfruttando proprio alcune delle sue proprietà di base per risolvere in maniera sostenibile ed economica dei piccoli inconvenienti e ostacoli della vita quotidiana.
- Pulire e smacchiare le superfici in legno
Il primo riutilizzo del burro scaduto è per togliere le macchie dalle superfici in legno senza rovinare il legno stesso: basta sfregare, senza eccessiva forza, il burro su questa superficie, lasciare agire almeno un paio di ore, e poi passare un panno morbido leggermente inumidito e asciugare l’area. La macchia scomparirà, senza residui, e il legno sarà salvo.
- Lubrificare le porte
Le proprietà del burro lo rendono anche un rimedio naturale per risolvere dei problemi di cigolii alle porte di casa: questo alimento è un ottimo lubrificante, anche da scaduto, e basta sfregarlo lungo le cerniere di porte e portoni per prevenire fastidiosi rumori e rimettere in sesto la situazione.
- Rimuovere macchie d’inchiostro e di bevande
Il burro scaduto funziona bene anche per eliminare una serie di macchie da oggetti in plastica, ma anche da borse, portafogli e giacche in pelle: la tecnica da usare è davvero semplice, ovvero strofinare una piccola quantità di alimento sulla zona interessata dalla macchia – d’inchiostro o di bevande, ad esempio – lasciando agire per alcune ore (o per un’intera giornata), ripulendo successivamente con un panno umido.
- Togliere le macchie di catrame o bitume dai tessuti
Anche le macchie più ostiche su tutti i generi di tessuti, come quelle di nafta, catrame o bitume, possono essere rimosse grazie al burro scaduto: prima di procedere al lavaggio in lavatrice è sufficiente strofinare del burro su queste macchie, che risulteranno ammorbidite e più agevolmente eliminabili.
- Spalare la neve
Un utilizzo molto curioso del burro scaduto è quello che ci aiuta a spalare la neve in maniera più agevole e veloce: come nei casi precedenti, è sufficiente strofinare l’alimento sulla pala per avere un effetto lubrificante che renderà le operazioni di rimozione della neve dal vialetto o dalla strada meno faticose e più rapidi.
- Eliminare residui di colla dalla pelle
I residui di colla appiccicati sulle dita sono difficili da gestire e risolvere: il burro viene in nostro supporto, perché le sue caratteristiche aiutano a rimuovere questi fastidiosi avanzi che sono frequenti al termine di lavoretti di bricolage.
Basta passare del burro scaduto tra le mani e strofinare per alcuni minuti l’area interessata, e poi risciacquare con acqua tiepida e saponetta.
- Togliere i cattivi odori dalle mani
Dopo aver cucinato, le nostre mani possono portare i “segni” di tutti gli alimenti toccati e manipolati: il burro scaduto può svolgere un’azione utile per eliminare tutti questi cattivi odori. È sufficiente strofinare il panetto tra le mani, passandolo su tutta la superficie, e poi lavarle con acqua tiepida e un detergente profumato
- Ammorbidire ed esfoliare la pelle
Le caratteristiche del burro scaduto lo rendono un valido alleato in campo cosmetico. In generale, il burro possiede proprietà esfolianti delle cellule morte e idratanti, che lasceranno la pelle ben nutrita e più morbida.
Ad esempio, possiamo usarlo al posto dello struccante chimico, facendo sciogliere in acqua a bagnomaria un pezzetto di burro, da usare poi come lozione per la pulizia del viso.
Un altro campo di applicazione è per rafforzare le unghie, usando del burro fuso a bagnomaria con succo di limone da passare sulle dita, facendo agire per tutta la notte.
- Togliere un anello incastrato al dito
In genere pensiamo subito al sapone, ma anche il burro scaduto è perfetto per “disincastrare” un anello troppo stretto dal dito. Prendiamo una piccola noce di burro e ungiamo l’anello: pochi secondi di attesa e sarà molto più facile “l’estrazione”.
Questo principio vale anche per sciogliere i nodi più insidiosi all’interno dei portagioie, dove spesso succede che collane o bracciali restino attorcigliati: un po’ di burro renderà più facile l’operazione di liberare i vari monili.
- Alleviare ematomi e contusioni
Ultimo, ma non certo meno utile, rimedio alternativo del burro scaduto è quello lenitivo: massaggiando la parte del corpo dolorante a causa di lievi ematomi e contusioni possiamo non solo avere sollievo dal dolore, ma anche prevenire la formazione del livido.