Cosa mangiare in Giappone: i piatti tipici da provare a Tokyo
Se pensate che la cucina giapponese sia solo sushi, vi dico subito che siete fuori strada. Il Giappone è un Paese la cui cucina vanta moltissimi piatti che spaziano da quelli a base di pesce alla carne, dalle verdure ai deliziosi dolci. La cucina giapponese inoltre, così come quella italiana, è riconosciuta come una delle più salutari al mondo. E’ soprattutto il grande consumo di pesce sempre freschissimo, verdure e tè verde a renderla ideale contro ogni tipo di malattia e farne il principale segreto della nota longevità giapponese. Se c’è qualcuno che ancora non lo sa, la cucina giapponese è stata inserita fra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’UNESCO a dicembre del 2013.
Ma cosa mangiano i giapponesi?
L’ingrediente più consumato è ovviamente il riso, non mancano però pasta, legumi, pesce e le tante spezie utilizzate per i condimenti, mentre la carne s’impiega soltanto in alcuni piatti, di origine straniera per di più. Tra le preparazioni più conosciute sicuramente c’è il sushi, il sashimi ed il ramen, le diverse varietà di dolcetti e l’immancabile tè verde, la bevanda dai mille benefici. Molto differente dal nostro modo di concepire e servire le portate, qui i piatti arrivano in tavola tutti assieme e non hanno un ordine preciso di come debbano essere consumati. Non è affatto un caso raro, inoltre, se nelle case si utilizzano dei fornelli portatili per preparare i cibi in tavola e servirsi ognuno direttamente dalla pentola!
Ma sapete cos’altro unisce la nostra cucina a quella giapponese? Lo street food!
Nei templi o nei mercati, ovunque ci sono stand affollati in cui trovare tantissime preparazioni differenti, da acquistare e mangiare camminando. Legato sempre al consumo del cibo in strada, in Giappone c’è il bentō. Il bentō è un pranzo completo preparato con estrema cura e raffinatezza che contiene riso, pesce o carne, uova, tempura, verdure sott’aceto, soda, o udon. C’è chi lo prepara da casa e chi lo acquista nei ristoranti e negozi specializzati, fatto sta che trovandoci nei pressi di una panchina o un parco in Giappone ne vedrete tantissimi.
Cosa mangiare a Tokyo
Il giorno in cui vi dovesse “capitare” di fare un viaggio a Tokyo, la capitale del Giappone, ecco le varie preparazioni che dovrete assaggiare per apprezzare al meglio questa cucina. Visitare il Giappone è sempre stato uno dei miei sogni nel cassetto e, durante il mio viaggio, mi sono definitivamente innamorata della cucina giapponese e tra street food, piatti tradizionali e dolcetti mangiati a volo, ho cercato di assaggiare quanti più piatti possibile. Quello che segue è il racconto dei piatti che ho provato e che vi consiglio di assaggiare durante la vostra permanenza nel paese del Sol Levante.
Takoyaki
Parto subito con queste polpette di polpo, la prima cosa che ho assaggiato a Tokyo, ed uno dei miei piatti preferiti. Preparate con una pastella a base di farina di grano e farcite di polpo, le takoyaki sono delle polpette fritte di varia grandezza. Per la loro cottura si utilizza una speciale padella di ghisa con forme semisferiche dove viene versata la pastella che poi viene girata con delle apposite bacchette. Tra gli altri ingredienti da poter aggiungere prima della cottura troviamo lo zenzero marinato, la cipolla verde ed i ritagli di tempura, ciò che non manca mai però è la guarnitura finale che può variare. Questo è probabilmente lo street food più famoso a Tokyo ed in generale in Giappone anche perchè il loro costo è relativamente basso.
Tamagoyaki
Tantissime persone lo consumano a colazione oppure lo inseriscono nel bentō. Tamagoyaki significa “grosso uovo fritto” e si tratta infatti di una omelette giapponese. Per preparare questa ricetta si uniscono alle uova sbattute lo zucchero ed il mirin, oppure spezie e salsa di soia, e si cuoce il tutto in padella arrotolando su se stessi dei sottili strati di frittata. Ha un sapore dolciastro e, il più delle volte il piatto viene servito già tagliato a tocchetti.
Yakitori
Per accompagnare una bella birra non si possono che ordinare gli yakitori. Si tratta di spiedini di pollo preparati con ogni parte di questo volatile (anche interiora e pelle eh!), fatti rigorosamente al momento in base alla scelta del cliente. Tra i vari tipi si può ordinare il Negima (petto di pollo), Tsukune (polpette di pollo), Momo (cosce di pollo), Kawa (pelle del pollo), Bonjiri (coda di pollo), Liver (fegato di pollo), Hatsu (cuore di pollo), Nankotsu (cartilagine), Sunagimo (ventriglio), oppure in alternativa quelli con peperoncini verdi giapponesi (qualità Shishito), funghi giapponesi, cipolle e Seseri (collo di manzo).
Okonomiyaki
Similissimo al pancakeamericano è l’ okonomiyaki, conosciuto anche con il nome di “pizza di Osaka”. La traduzione di questo nome spiega molto bene di che preparazione parliamo: okonomi vuol dire “ciò che vuoi” e yaki “alla griglia”, per cui ad un impasto di farina di grano, acqua, uova, polvere di dashi e nagaimo (un tipo di patata dolce) si aggiungono gamberetti, seppie, carne, verdure, uova e tutto quello che si vuole. La variante che ho assaggiato io è con una prevalenza di cavolo giapponese, venivano cotte su queste grandi piastre di ghisa roventi e poi serviti piegandole a metà come a formare una mezza luna. Un piatto delizioso!
Ramen
Il ramen è un tipico piatto di origine cinese, divenuto una vera e propria icona della cucina giapponese a partire dagli anni ’80. In pratica si tratta si un brodo, il dashi, servito con della pasta lunga, che ricorda molto le nostre tagliatelle, preparato 24 ore prima di essere gustato ed alla quale svengono aggiunti vari tipi di ingredienti. Di ramen però non ne esiste soltanto uno, a Tokyo infatti tra quelli che ho provato ci sono il Miso (a base di salsa miso), Shio (a base di salsa di sale), Tonkotsu (a base di salsa di maiale) e Shoyu (a base di salsa di soia). Ce ne sono però molti altri, alcuni a base di pesce e salsa all’olio. Per i giapponesi preparare il Ramen è una vera e propria arte. Nella maggior parte dei locali di Tokyo specializzati in ramen, per velocizzare il flusso di persone in coda, si ordina e si paga ad una macchinetta automatica posta all’ingresso del locale. Poi quando è il proprio turno, si consegna il bigliettino al cameriere e ci si accomoda. Il gusto del ramen è ricco ed il profumo è inebriante. Il cibo giapponese più buono che ho mangiato a Tokyo! Ordinatene una ciotola in ramen street, sotto la stazione di Tokyo, lì troverete i migliori ristoranti specializzati in ramen, di tutta la città. Se invece vi trovate nella zona di Ueno, vi consiglio Hokkaido Ramen Himuro Ueno.
Udon
Un altro piatto da assaggiare sono gli udon, degli spessi spaghetti preparati con la farina di grano duro e sono una varietà di noodle. Possono essere cucinati in tantissimi modi differenti ma il più delle volte vengono serviti con il brodo caldo o una gustosa zuppa, c’è poi chi li preferisce alla piastra o addirittura freddi. In qualsiasi modo vogliate provarli non dimenticate di andare in uno dei ristoranti specializzati in udon che si trovano nella zona tra Shibuya Station, Futakotamagawa Station e Jiyugaoka Station. Sicuramente li troverete molto differenti da quelli che mangerete in altri angoli della città.
Zuppa di miso
Nell’elenco dei piatti più tipici di questa cucina non può mancare la zuppa di miso, o misoshiru. Il miso in pratica è una pasta di soia fermentata che, una volta dissolta nel brodo (il dashi), forma appunto la zuppa alla quale si aggiungono poi diversi tipi di alghe o tocchetti di tofu. Uno dei migliori a Tokyo che la prepara è Katsukura ma in realtà ovunque vi troviate potrete mangiarne una davvero ottima.
Tonkatsu
Portato in tavola con la zuppa di miso, riso ed il cavolo cappuccio tritato, il tonkatsu è una cotoletta di maiale spessa un paio di centimetri, impanata nel panko ( un particolare pangrattato, tipico giapponese) e fritta in olio bollente. Dopo la cottura il tonkatsu viene tagliato a pezzi per poter essere preso più facilmente con le bacchette, grazie alle quali finisce in un batter d’occhio vista la sua crosticina croccante all’esterno.
Tempura
Si dice che la tempura abbia origini portoghesi ma a quanto pare è grazie al Giappone se è diventata così nota ed apprezzata in tutto il mondo. La tempura oggi viene preparata anche in Italia (per fortuna) ma a Tokyo è tutt’altra cosa! Gli ingredienti (gamberi, pesce o verdure) vengono pastellati separatamente e poi fritti delicatamente, creando così un piatto saporitissimo, leggero e allo stesso tempo anche molto bello da vedere.
Unagi
Si tratta dell’anguilla tipica delle acque giapponesi. Di solito viene preparata alla griglia ed è una vera specialità. Quando invece viene servita su una ciotola di riso e ricoperta da una salsa dolce, il piatto prende il nome di unadon, il nome infatti significa letteralmente “ciotola d’anguilla”. Se vi piace il sushi allora è molto probabile che la troverete anche lì, altrimenti ordinatela da sola cotta alla griglia.
Onigiri
Gli onigiri, chiamati anche omusubi, sono delle polpette di riso bianco dalla forma triangolare, tipiche della cucina giapponese. Consumati come pasto leggero oppure come spuntino, gli onigiri sono venduti un po’ ovunque tra minimarket, stand e quant’altro. L’ingrediente base di questa ricetta è il riso, avvolto da una croccante alga che rende più facile la sua presa. Chi vuole può sceglierne uno farcito, ad esempio col salmone o col tonno, tutto dipende in che momento della giornata volete gustarlo. Divenute famose anche da noi, grazie ai manga, queste polpette sono una cosa da assaggiare assolutamente!
Sushi
Che ti piaccia o no in Giappone devi provarlo! Il sushi è solo uno dei tanti piatti tipici giapponesi , di solito, non è ad appannaggio della cucina quotidiana e casalinga giapponese. E’ un piatto raffinato che va preparato dai maestri di sushi e solo con l’utilizzo di pesce crudo, freschissimo. Trovare un ristorante di sushi a Tokyo, non è difficile, ovviamente sono tantissimi ma fate attenzione ai costi, c’è chi lo propone a prezzi altissimi e chi a prezzi stracciati, occhio infatti alle trappole per turisti.
Da provare assolutamente il sushi nella zona del mercato di Tsukiji, il mercato ittico più grande del mondo. Armatevi di pazienza ed mettetevi in coda da Sushi Zenmai, Iso sushi o Sushi dai o Daiwa sushi e gustatevi il piatto, l’atmosfera, i colori, l’esperienza in sè, tutto!
Sashimi
Il sashimi, a differenza del sushi, è il pesce crudo servito senza riso. Molte volte capita di trovare in questa preparazione anche dei molluschi o addirittura della carne tagliata in sottilissime fette, ciò che resta sempre uguale è che il piatto non è mai cotto e viene accompagnato con una salsa in cui intingere gli ingredienti. Come per il sushi, scegliete solo posti in cui siete sicuri che il pesce servito è freschissimo.
Dango
Tipici dello street food giapponese, i dango sono degli spiedini di vario colore grigliati su una rovente piastra. Ammetto che appena li ho visti non ho subito capito di cosa si trattasse, poi però mi sono fatta spiegare cosa fossero prima di acquistarli. I dango sono delle palline di farina di riso decisamente glutinose,una sorta di gnocchi in pratica, infilzate a tre alla volta su uno spiedino, hanno però diverse varianti e possono essere anche insaporiti con fagioli rossi o tè verde ad esempio. Io ne ho assaggiato una variante servita con uno sciroppo scuro e dolciastro chiamato mitarashi ma, onestamente, tra i cibi giapponesi è quello che mi è piaciuto meno, diciamo che non mi hanno fatto impazzire 😛
Tè Matcha
Il matcha è un tipo di tè verde giapponese, utilizzato per la tradizionale cerimonia del tè. Per chi non lo sapesse è una bevanda antica e molto pregiata, ricavata dalla cottura al vapore delle foglie che vengono asciugate e poi successivamente lavorate accuratamente per ridurle in una sottilissima polvere. Ricordate l’articolo di un po’ di tempo fa? Di solito si beve accompagnato ai wagashi, dei dolcetti tipici giapponesi dal sapore dolciastro che si sposano perfettamente con il gusto di questo particolarissimo te. Vi consiglio di partecipare ad una cerimonia del te, dove, un maestro cerimoniere, serve il te seguendo un rituale i cui gesti e movimenti vengono ripetuti in maniera lenta e armonica. Generalmente si tiene in ambienti tradizionali dove verrete accompagnati a piedi scalzi su un tatami oppure in alcuni giardini. Io sono stata all’ Hama Rikyu Onshi Teien, un giardino che è un vero gioiello. Attraverso un piccolo ponte, si accede ad un isolotto dove ha sede l’ultima casa del tè del giardino.
Dorayaki
Sono uno dei dolci più famosi di Tokyo, e di tutto il Giappone. Preferiti soprattutto dai più piccini, questi dolcetti sono formati da due piccoli pancake farciti con l’anko, una marmellata di fagioli rossi azuki. Tra le cose da mangiare in Giappone, sono sicuramente nella top 10! Non vi sembra di aver già sentito il loro nome e di averli anche visti? Sono praticamente lo spuntino preferito di Doraemon, il gattone azzurro dell’omonimo cartone animato giapponese. Potete trovarli praticamente dappertutto ed in infinite varianti, con crema di castagne o cioccolato oppure nella variante al te matcha o ai fiori di ciliegio.
Taiyaki
Non sentitevi confusi se pensavate di aver trovato un dolcetto e la traduzione di taiyaki vi risulta essere “orata alla piastra”. Il traduttore non ha assolutamente sbagliato, il nome di questo dolcetto lo si deve soltanto alla sua forma (anche se delle volte può essere quella di un gatto o Doraemon) ed alla sua cottura. L’impasto di questo dolce è molto simile a quello dei dorayaki, cotti all’interno di piastre a forma di pesce appunto e farciti con marmellata di azuki, curry, formaggio, cioccolata o altri tipi di crema.
Mochi
A Tokyo il riso tritato e pestato viene trasformato in una pasta bianca, morbida ed appiccicosa, per formare i mochi. I mochi sono il dolcetto che non manca mai a Capodanno ma senza alcuna difficoltà potrete trovarlo anche fuori stagione, farcito di marmellata di fagioli azuki o qualsiasi altra crema, guarnito magari con frutta fresca.
Cotton cheesecake
Conosciuto anche come Japanese cheesecake, il cotton cheesecake è il famoso cheesecake che ha fatto impazzire il web qualche anno fa. A differenza dei più classici cheesecake, questo non ha assolutamente una base di biscotti ed è molto spumoso e leggero. Il segreto per rendere questa torta così soffice? La sua cottura, a bagnomaria!
Melonpan
I melopan, o melo pan, prendono il nome dalla grande somiglianza al melone ma non sono affatto preparati con questo frutto. Il loro impasto a base di farina ed acqua viene infatti farcito il più delle volte con crema di azuki, pasticcera, fagioli bianchi, cioccolata o caramello, ricordando così un morbido biscotto dalla croccante superficie.
Anpan
Preparato per la prima volta nel lontanissimo 1875, l’anpan è un panino dolce arrotolato e poi farcito con marmellata di fagioli rossi, bianchi, castagne oppure sesamo. Un dolcetto soffice soffice che finisce in pochi bocconi, vedrete.
Manjū
I bambini adorano la versione a forma di animali e quelli stampati, i manjū comunque piacciono a tutti perché sono dei panini morbidi a base di polvere di riso, farina e grano saraceno, con la farcitura di zucchero e fagioli azuki bolliti.
Insomma, Tokyo è tutta da scoprire e da gustare e, dopo il mio viaggio, non vedo l’ora di provare a realizzare in casa tutte queste prelibatezze 😛 Questa è la mia lista di cosa consiglio di mangiare a chi va in viaggio in Giappone, e non vedo l’ora di ritornarci l’anno prossimo per poter allungare la lista con nuovi piatti.