Ritorna la graffa dell’Edenlandia

Dopo una lunga attesa finalmente è ritornata la graffa dell’Edenlandia.

Lo scorso 25 luglio una folla festante di circa cinquemila persone ha festeggiato la riapertura del noto parco di divertimenti di Napoli, costruito nel lontano 1965 come primo parco tematizzato europeo e divenuto negli anni ’80 il più famoso d’Italia.

La recente serata inaugurale è stata resa speciale con diversi spettacoli, musica, luci, tantissimi palloncini colorati, artisti in costume sui trampoli e la famosissima graffa, la più attesa (probabilmente) da tutti i napoletani.  Chi all’Edenlandia ci ha trascorso la propria infanzia non può certo dimenticare l’odore di graffe calde, appena fritte, che profumavano l’intera area del parco e facevano venire l’acquolina in bocca (anche ai grandi, sia chiaro!).

Pensate: questa leggendaria graffa ha fatto sì che sul canale social di Facebook le fossero dedicati ben due gruppi in cui si sono riuniti tutti i suoi fans più accaniti e nostalgici.

Per fortuna la graffa dell’Edenlandia ormai non è più un ricordo e tutti possono tornare a gustarla. Certo sono passati degli anni, le cose sono cambiate e proprio per questo molte persone credono di non poter ritrovare più quel sapore unico di una volta.

Ma con la riapertura di un punto graffa all’interno del parco e con l’utilizzo dela ricetta storica,(pensate, la ricetta è stata recuperata dagli archivi del parco) la magia della fantomatica graffa dell’Edenlandia può continuare a deliziarci.
A prendere il testimone è Casa Infante, che, direttamente sulla pagina ufficiale di Facebook, ha annunciato: “Abbiamo la graffa quella vera, quella fatta con la ricetta storica degli archivi dell’ Edenlandia“.

Per utilizzare la vecchia ricetta, Marco Infante, con cui ho avuto modo di fare una chiacchierata lo scorso pomeriggio quando ho portato mia figlia Elisa all’Edenlandia, mi ha raccontato che è andato addirittura dal notaio per poter ratificare il tutto.

In quest’occasione ho approfittato per fare un po’ di domande a Marco sulla sua graffa, chiedendogli anche delle indiscrezioni sulla ricetta originale!

Ne è venuto fuori che c’è stata la necessità di fare degli ammodernamenti al vecchio impasto per poterlo rendere al passo con i tempi e compatibile con la filosofia Infante. L’impasto originale, ad esempio, prevedeva l’utilizzo della margarina che oggi è sostituita dal burro, la frittura invece veniva fatta nell’olio di palma mentre adesso si impiega quello di girasole.
Anche la sua forma è cambiata, prima era tonda, più piccola e sottile, oggi è stata modernizzata e intrecciata ad elle.
Il mix di aromi è rimasto quello di sempre: vanillina, arancia e limone che però la rendono ancor più profumata e gustosa. In molti sostengono che il segreto della preparazione stia tutto nel peso, per restare soffice e leggera la graffa non dovrà pesare infatti oltre i 120 grammi, Marco ci ha tenuto a spiegarmi invece che il vero segreto della sofficità della sua graffa sta nella lievitazione, fattore fondamentale di tutti i loro prodotti.

Io non so dirvi se il segreto sia unicamente questo ma posso dirvi di averla assaggiata e vi assicuro che ha un profumo e una sofficezza pazzesca. Sembra di assaggiare una graffa fatta in casa, leggera e profumata, una vera nuvola.

Se è vero che la ricetta originale della graffa dell’Edenlandia è segreta, i suoi ingredienti non lo sono: patate, burro, latte, farina, uova, lievito di birra, zucchero, limone, arancia, vanillina, olio di semi di girasole per friggere e zucchero per la decorazione, questi sono quelli impiegati.

Insomma, quella della graffa dell’Edenlandia è stata una bella storia e quella di oggi al primo morso mi ha fatto tornare di nuovo bambina.

 

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