Quasi un italiano su due mangia sushi, e nel 65 per cento dei casi lo acquista direttamente al supermercato. Il tipico piatto giapponese – che, ricordiamo, non è (solo) pesce crudo – ha da anni ormai fatto breccia anche nei nostri gusti alimentari, ma probabilmente non ci siamo mai resi conto di quanto sia presente nei nostri carrelli della spesa! Secondo le ultime statistiche, invece, possiamo parlare di un vero e proprio “fenomeno italiano” del sushi al supermercato: vediamo tutto ciò che c’è da sapere e, soprattutto, quali sono i consigli e i trucchi per scegliere il giusto prodotto.
Sushi al supermercato, un trend in crescita
Negli ultimi anni il sushi è diventato un piatto molto popolare in Italia, grazie alle evoluzioni gastronomiche e culturali delle nuove generazioni (non più ferme alla scelta di soli alimenti nazionali, ma sempre più propense a provare gusti diversi e lontani), al lavoro di propaganda di ambasciatori del calibro di Chef Hiro e, ovviamente, al crescente numero di ristoranti giapponesi di qualità, che propongono in menu varie tipologie di questa deliziosa pietanza giapponese.
Meno evidente è invece il fenomeno che riguarda il consumo di sushi acquistato nei supermercati: secondo uno studio condotto da Everli, il marketplace della spesa online, il 60% degli italiani preferisce proprio acquistare il sushi al supermercato piuttosto che in un ristorante giapponese, un dato che evidenzia la crescente popolarità di questo piatto come alimento da asporto o da consumare a casa, e sottolinea l’importanza dei supermercati nel soddisfare questa domanda.
In termini di consumo, poi, gli italiani mangiano in media 2,5 kg di sushi all’anno, con una spesa annuale di circa 200 euro a persona, e tra le varie tipologie di sushi spiccano gli uramaki (rotoli di sushi con il riso all’esterno e il pesce e gli altri ingredienti all’interno), i nigiri (fette di pesce crudo su un letto di riso) e i maki (rotoli di sushi con il pesce e gli altri ingredienti avvolti nel riso e nell’alga nori), che sono i più popolari tra gli italiani.
Un’altra curiosità riguarda le differenze regionali nel consumo di sushi in Italia: le regioni del Nord Italia, come Lombardia e Piemonte, mostrano una maggiore propensione al consumo di sushi rispetto alle regioni del Sud Italia. Questa differenza potrebbe essere attribuita a diversi fattori, tra cui la maggiore presenza di ristoranti giapponesi e punti vendita di sushi nelle grandi città del Nord e una maggiore apertura verso le culture e le tradizioni culinarie di altri Paesi.
Il sushi al supermercato: le ragioni del successo
Insomma, ormai il sushi è amato e consumato regolarmente da molti italiani, e inevitabilmente questa crescente popolarità ha portato alla diffusione del sushi nei supermercati, dove è possibile trovare una vasta gamma di opzioni di confezioni pronte per essere gustate a casa o in ufficio. Il fenomeno del sushi al supermercato è interessante non solo dal punto di vista gastronomico, ma anche per quanto riguarda le dinamiche di mercato e le abitudini di consumo degli italiani.
La presenza del sushi nei supermercati italiani è in continua crescita, con un’offerta che spazia dai tradizionali nigiri e maki ai più innovativi uramaki e temaki. Questa tendenza è stata favorita dalla crescente domanda di cibi pronti e di qualità, che permettono di risparmiare tempo senza rinunciare al gusto. Inoltre, il sushi è considerato un’alternativa salutare e nutriente rispetto ad altri cibi pronti, grazie alla presenza di ingredienti freschi e naturali come pesce crudo, riso e verdure.
I supermercati italiani hanno risposto a questa crescente domanda di sushi offrendo una varietà di opzioni per soddisfare i diversi gusti e budget dei consumatori; in particolare, alcuni brand di supermercati si affidano a sushi chef professionisti per preparare il sushi direttamente nei loro punti vendita, garantendo così freschezza e qualità, mentre altri si affidano a fornitori esterni specializzati nella produzione di sushi, che consegnano i prodotti già pronti e confezionati.
Caratteristiche da valutare e consigli per l’acquisto
La freschezza degli ingredienti è fondamentale quando si tratta di sushi, poiché il pesce crudo e gli altri ingredienti devono essere il più freschi possibile per garantire un prodotto di qualità. Per valutare la freschezza, è importante controllare la data di scadenza e quella di preparazione: in media, vista la delicatezza degli ingredienti, l’intervallo di tempo tra le due non dovrebbe essere superiore 3 giorni al massimo, e periodi più ampi potrebbero essere indicatori dell’utilizzo di conservanti o additivi.
Inoltre, l’aspetto del sushi può fornire informazioni sulla sua qualità: il pesce dovrebbe apparire lucido e senza macchie, mentre il riso dovrebbe essere morbido e compatto, senza essere troppo appiccicoso.
Un altro elemento da considerare è la conservazione del sushi: in particolare, è opportuno assicurarsi che il prodotto sia conservato alla giusta temperatura, preferibilmente in un banco frigo apposito. Il sushi non dovrebbe essere esposto a temperature elevate o alla luce diretta del sole, poiché ciò potrebbe comprometterne la qualità e la freschezza.
Infine, confrontare i prezzi dei diversi supermercati e valutare il rapporto qualità-prezzo è un buon modo per trovare il miglior sushi in commercio, tenendo in mente che un prezzo eccessivamente basso potrebbe essere indicativo di una qualità inferiore. In media, i prezzi delle vaschette si aggirano tra gli 8 e i 20 euro (chiaramente, anche in funzione del peso) e solitamente sono inclusi anche, sotto forma di comode bustine monouso, anche i condimenti necessari a gustare la pietanza, come salsa di soia, zenzero marinato e wasabi.
Qual è il miglior sushi in commercio
Non è facile provare a dare una risposta unica e definitiva alla domanda su quale sia il miglior sushi in commercio, poiché la qualità del sushi può variare notevolmente a seconda del supermercato e del fornitore. Tuttavia, alcuni supermercati si distinguono per la qualità del loro sushi, grazie alla presenza di sushi chef professionisti che preparano il sushi direttamente nei punti vendita o alla collaborazione con fornitori esterni specializzati nella produzione di sushi. Tra i marchi GDO che si distinguono per la buona offerta qualitativa di questo prodotto citiamo Carrefour, Conad, Esselunga e Lidl (che è uno dei più economici).
Sushi al supermercato: aspetti controversi e possibili problemi
Non ci sono però solo luci: uno degli aspetti controversi di questo alimento riguarda inevitabilmente la qualità del pesce utilizzato nel sushi al supermercato. Il pesce crudo può essere a rischio di contaminazione da batteri o parassiti, quindi è importante assicurarsi che il pesce sia di alta qualità e proveniente da fonti affidabili. Inoltre, alcuni puristi del sushi potrebbero sostenere che il sushi al supermercato non sia autentico come quello preparato in un ristorante giapponese tradizionale.
Un altro problema riguarda la sostenibilità del pesce utilizzato nel sushi, motivo per cui è importante prestare attenzione alla provenienza del pesce e scegliere prodotti provenienti da fonti sostenibili e responsabili.
Come evitare errori e acquistare in modo accorto
Per evitare errori comuni quando si sceglie il sushi al supermercato, è importante informarsi sui supermercati e sui fornitori di sushi nella propria zona e cercare recensioni e opinioni di altri consumatori per avere un’idea della qualità del sushi offerto.
Nonostante la crescente popolarità del sushi al supermercato, è infatti chiaro che la qualità del sushi può variare notevolmente a seconda del punto vendita e del fornitore, e serve prestare attenzione a diversi fattori, come la freschezza degli ingredienti, la data di scadenza e la corretta conservazione del prodotto. Inoltre, è consigliabile confrontare i prezzi e le offerte dei diversi supermercati per trovare il miglior rapporto qualità-prezzo. Ancora di più, può essere una buona strategia assaggiare il sushi di diversi supermercati può aiutare a trovare quello che soddisfa al meglio le proprie esigenze in termini di qualità, freschezza e prezzo.
In ultimo, dobbiamo imparare a fidarci del nostro istinto: se il sushi non sembra fresco o di buona qualità, è meglio evitarlo e cercare un’alternativa migliore.
In conclusione, scegliere il sushi al supermercato richiede attenzione e discernimento, ma seguendo questi consigli e prestando attenzione agli aspetti controversi e ai possibili problemi, è possibile trovare un prodotto di qualità e fresco da gustare a casa, in ufficio, fuori casa o ovunque ci assalga il desiderio di assaporare un pizzico di Giappone.