Pochi giorni fa, parlando dei tipi di miele più diffusi in Italia, avevamo fatto cenno a un prodotto che sta conquistando le attenzioni di tantissimi consumatori del nostro Paese, pur avendo una provenienza decisamente lontana: il miele di Manuka. È dunque il caso di approfondire la conoscenza di questo alimento, per scoprire le sue caratteristiche e le qualità che lo rendono una sorta di superfood!
Che cos’è il miele di Manuka
Iniziamo dalle notizie certe, perché in realtà intorno questo prodotto e alle sue proprietà si sta creando un sensazionalismo fin troppo spinto. Il manuka o Leptospermum scoparium è un arbusto noto anche come albero del tè, con fiori ricchi di polline e nettare, originario di Nuova Zelanda e altre zone dell’Oceania; la medicina popolare maori usa storicamente questa pianta per le sue proprietà aromatiche e terapeutiche, e anche l’industria farmaceutica contemporanea ne sfrutta le qualità come agente decongestionante per le vie aeree, antipiretico o contro i disturbi urinari.
Manuka, il miele Nuova Zelanda diffuso anche in Italia
L’arbusto è localizzato in zone ben specifiche, dunque, e così anche il prodotto che se ne ricava: possiamo perciò parlare di miele neozelandese o, al massimo, miele australiano quando ci riferiamo al nettare di Manuka.
Rispetto agli altri tipi di miele da tavola, non è consigliato l’uso gastronomico di questo prodotto, che ha qualità (e finalità) terapeutiche, come lo rendono una sorta di farmaco naturale: di colore ambrato tendente al giallo, è molto denso e il suo gusto è deciso e intenso, con note terrose e amarognole che possono risultare poco gradevoli.
Proprietà miele di manuka
Come dicevamo, non è l’aspetto gastronomico che ha reso questo prodotto un vero e proprio “fenomeno”: definito anche oro giallo (anche nel prezzo!), il miele di manuka ha proprietà terapeutiche quasi miracolose e, a seconda delle necessità, si può consumare in piccole dosi direttamente col cucchiaino o dissolto in bevande non calde per mitigarne il sapore.
Miele di manuka proprietà terapeutiche grazie al MGO
Il segreto di questo superfood si chiama MGO, sigla per methylglyoxal (metilgliossale), un composto chimico che svolge varie azioni benefiche e rende il miele antibatterico. In particolare, studi scientifici hanno comprovato che tale elemento ha effetto contro i microbi che causano le infezioni sulle ferite e, in particolare, elimina anche i batteri resistenti ai farmaci come lo Streptococco e lo Stafilococco, che sono molto resistenti ai normali antibiotici.
Miele proprietà terapeutiche e trattamenti
Questo significa che il miele di Manuka può curare i mal di gola e le prime vie respiratorie, piccoli stati febbrili, gengiviti e altre problematiche, ma è soprattutto utile come agente topico per evitare le infezioni sulle ferite.
A determinare questa funzione sono le caratteristiche del nettare di Manuka, che produce una reazione chimica glucosio-ossidasi e, in sintesi, la comune acqua ossigenata, il perossido d’idrogeno che ha azione disinfettante e germicida. Quindi, possiamo usare il miele per curarci, sia internamente che esternamente, ma attenzione a credere a tutto quello che si legge!
Intorno al prodotto sono nati alcuni “miti” che lo dipingono quasi come panacea di tutti i mali: il miele di manuka non solo sarebbe ottimo contro la congestione nasale e per contrastare tosse e sinusiti (in modo simile agli altri mieli), ma avrebbe anche proprietà in grado di incrementare l’efficacia dei normali antibiotici, di regolarizzare disturbi intestinali e colesterolo e, addirittura, di ridurre gli effetti collaterali e tossici della chemioterapia.
La verità sugli effetti del miele di Manuka
Ben diversa è la realtà descritta dagli studi scientifici: le prove hanno confermato l’efficacia del prodotto contro ulcere, ferite o infezioni da stafilococco come l’impetigine, ma questa è l’unica proprietà dimostrata del miele di manuka, che quindi ha valori simili a quelli di una pomata antibiotica. Ma non è un farmaco e non va considerato come una medicina, anche perché – al contrario della gentamicina – non assicura le stesse garanzie di produzione e costa molto di più.
Miele di manuka dove si compra
Veniamo dunque agli aspetti più pratici: oggi il miele di manuka si compra in erboristeria, parafarmacie, negozietti bio o rivendite di prodotti naturali, oltre che ovviamente sui grandi marketplace online, e ha un costo esagerato!
Miele di manuka prezzo altissimo: un vero “oro giallo”
Il prezzo medio si aggira intorno ai 30 euro per 250 grammi, ma su Amazon non è difficile trovare dei vasetti che costano anche di più, fino a superare i 200 euro al chilo!Un vero e proprio oro giallo, dunque, e la questione “geografica” della produzione rappresenta solo uno dei motivi di queste quotazioni, decisamente superiori a quelle degli altri mieli.
Una situazione del genere ha portato anche alla proliferazione di prodotti contraffatti o non certificati, che utilizzano il nome ma che, in realtà, si rivelano preparati a base di nettare di manuka, contenuto in minima parte. Dunque, per assicurarsi di acquistare miele di manuka bisogna controllare che il barattolo possieda il certificato Unique Manuka Factor o la sigla UMF, un bollino di qualità creato dall’associazione di produttori oceanici (che però non è un riconoscimento legale né scientifico), e che l’etichetta indichi la dicitura “attivo” e le percentuali di principi attivi contenute.
In particolare, bisogna verificare le quantità di fenolo MGO presenti, che solitamente ha una quota variabile da 100 a 500 mg per chilo di prodotto; al di sotto della soglia 100 non può essere definito attivo e i suoi effetti sono poco incisivi.
- Kiva Manuka Honey certificato UMF 20+ - equivalentea metilgliossale (MGO 850+), 250g
- Kiva Manuka Honey GENUINO: Raccolto dalle colline, foreste ed aree costiere remote e incontaminate della Nuova Zelanda
- Ogni lotto è Testato in modo Indipendente, Verificato e Tracciabile
- Prodotto in Nuova Zelanda–Bottiglia da 8,8 once / 250ml