Ci sono tanti sistemi per fare una vera pizza napoletana a casa come in pizzeria, usando ad esempio una pietra refrattaria e tutti gli utensili necessari, ma da qualche tempo c’è un alleato in più che promette risultati eccezionali in pochissimo tempo. Parliamo di Roccbox di Gozney, il primo forno da pavimento in pietra, portatile e isolato, adatto a un uso domestico e in grado di funzionare sia a gas che a legna (all’esterno…) e di cuocere una pizza in soli 90 secondi!
La storia di Roccbox
L’intuizione di questo prodotto si deve a Tom Gozney, che nel 2010, a soli 25 anni, ha fondato The Stone Bake Oven Company, un’azienda che in breve tempo si è specializzata nella produzione di forni professionali in pietra prefabbricata di alta qualità, conquistando il consenso di nomi noti della cucina del Regno Unito, come Sarah Beeny, Paul Hollywood e lo chef stellato Michelin Jean Christophe Novelli.
Dopo aver conquistato il segmento professionale, Gozney ha rivolto la sua attenzione al mercato consumer, notando l’assenza di un prodotto specifico che garantisse lo stesso livello di cottura dei classici forni: nasce così l’idea di realizzare Roccbox, facendo affidamento sul crowdfunding e ricevendo subito un riscontro clamoroso. In soli 45 giorni di presenza sulla piattaforma Indiegogo, il forno casalingo ha ottenuto 1,2 milioni di dollari da finanziatori entusiasti dell’idea (tra cui anche Richard Branson, l’imprenditore proprietario di Virgin).
Le caratteristiche del forno Roccbox
Ottenuta la cifra necessaria, Gozney è quindi passato alla fase operativa e ha dato vita a un prodotto che funziona praticamente allo stesso modo dei grandi forni professionali, fatto però su misura delle persone che non hanno grandi spazi esterni o lo stesso budget a disposizione.
Il lavoro su Roccbox ha impiegato quattro anni di studi e sviluppo, e alla fine è nato un piccolo forno che utilizza la stessa tecnologia e materiali dei forni Gozney professionali, ma in formato ridotto: questo piccolo forno per pizza portatile pesa 20 chili e ha dimensioni esterne di 41 centimetri di lunghezza, 53 cm di profondità e 47 di altezza, perfette per le preparazioni casalinghe, ed è diventato rapidamente un successo globale, soprattutto in Regno Unito, Europa Continentale, Australia e Nord America.
Alimentato a legna o gas, Roccbox raggiunge i 500 gradi Celsius in soli 15 minuti di funzionamento e può cuocere il pane, caramellare le verdure, arrostire la carne o cucinare il pesce. Oppure, come detto, può cuocere una pizza in appena 90 secondi, con risultati molto simili a quello dei classici forni a legna delle nostre pizzerie.
Un forno per le pizze formato domestico
Il forno Roccbox funziona grazie a una fiamma rotolante e garantisce la tenuta attraverso un piano cottura in pietra refrattaria, che distribuisce il calore in tutta la camera. È infatti realizzato da più strati di acciaio e presenta uno spessore isolante di lana roccia, che assorbe e trattiene il calore e rende possibile la cottura a porte aperte, come fanno i tradizionali forni a legna per la pizza.
Non è neanche molto dispendioso, soprattutto se lo usiamo con alimentazione a gas, mentre per attivare la cottura a legna bisogna inserire i bruciatori rimovibili, presenti nella confezione. Nella scatola inoltre contenute anche le gambe a scomparsa (per posizionare il forno all’esterno), un bruciatore e un bruciatore per la legna, e poi anche una tramoggia, un termometro, un manuale di istruzioni, un libro di ricette e una pala per pizza, fondamentale perché di dimensioni adatte alla bocca del forno.
I punti di forza (e le debolezze) di Roccbox
Il Roccbox fa esattamente quello per cui è progettato, e in maniera piuttosto efficiente: tutte le prove confermano le ottime impressioni e sensazioni, con un forno che mantiene bene la temperatura, cuoce senza problemi e ha un rapporto qualità/prezzo abbastanza conveniente rispetto alla concorrenza (costa meno di 500 euro).
Ci sono alcuni dettagli da rimarcare: la camera di combustione è in acciaio inox 304, il livello qualitativo superiore, raro nei forni in acciaio; il sistema di funzionamento è simile a quello dei classici forni a convezione, con l’aria fresca che fluisce attraverso il dispositivo dal basso e rilascia aria calda dall’alto, mentre la fiamma si riflette sul tetto curvo in silicio e reindirizza il calore sul cibo e, contemporaneamente, il pavimento in pietra cuoce il lato inferiore degli alimenti.
In linea di massima, i test rivelano che i forni Roccbox mantengono molto bene il calore e la pietra resta a 400 gradi anche dopo 5-6 ore di uso continuo; come “promette” l’azienda, riesce a fare 30 pizze all’ora e il consumo di gas è piuttosto contenuto, aggirandosi tra i 300 e i 400 g all’ora a seconda delle impostazioni della fiamma.
Ci sono ovviamente anche dei piccoli difetti, in larga parte derivanti dalle sue stesse caratteristiche “ridotte”: non è infatti un forno professionale e ha una camera di cottura che può sembrare piccola (circa 30×30). Inoltre, non possiamo usare la modalità legna in ambienti chiusi e, infine, la fiamma finisce per essere troppo vicino alla pizza, rendendo necessaria una buona dose di attenzione (e di esperienza) per girare spesso la pizza e non farla bruciare.
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