Negli ultimi mesi la nostra routine è completamente cambiata a causa delle restrizioni imposte dal Governo per cercare di arginare la diffusione del contagio da Covid-19. Anche se i negozi alimentari e di generi di prima necessità non hanno subito stop, è comunque complicato uscire per fare la spesa perché ci sono lunghe code, causate anche dalle nuove misure di sicurezza con ingressi contingentati.
Arrivano le app salta-coda
Fare la spesa online è stata una soluzione pratica e scelta da tanti, ma spesso ci sono stati problemi nel fare gli ordini o nei tempi di consegna a causa della forte richiesta: nelle scorse settimane, i servizi come quelli di Esselunga spesa online, Carrefour o addirittura Amazon hanno subito rallentamenti, e quindi non è stato possibile rinunciare completamente agli acquisti “fisici”.
La tecnologia ci fornisce però alcuni strumenti per evitare di trascorrere un’intera giornata in coda: sono infatti nate alcune app dedicate proprio a programmare al meglio i tempi di attesa per fare la spesa al supermercato, per scoprire dove c’è coda e soprattutto quando invece la situazione è più tranquilla.
Strumenti di crowsourcing per informare gli altri utenti
Queste applicazioni “salta-fila”, da consultare prima di uscire di casa per pianificare al meglio le operazioni, consentono di monitorare il livello di fila davanti al supermercato preferito o di controllare se, nelle vicinanze di casa, ci siano altri negozi e punti vendita dove le attese non sono secolari. Sono piattaforme di crowdsourcing che necessitano dello sviluppo collettivo su base volontaria: in pratica, il sistema funziona grazie alle segnalazioni degli stessi utenti che si trovano in coda in quel momento, che (magari per ingannare l’attesa) possono indicare orientativamente il numero di persone presenti nella fila completa o quanto tempo hanno impiegato a raggiungere l’accesso.
Filaindiana
La prima app si chiama Fila indiana ed è scaricabile gratis sui dispositivi Android e iOS e raggiungibile anche da desktop al sito Filaindiana.it: si basa su openstreetmap e utilizza la geolocalizzazione del dispositivo e soprattutto il contributo degli utenti per informare sui minuti di coda. Basta cliccare su uno dei negozi segnalati e attivi: si apre una finestra che indica una stima sul tempo di attesa necessario e il numero delle persone in coda.
Il servizio è stato sviluppato originariamente per i cittadini della Lombardia e in seguito si è esteso ai negozi di tutta Italia, ma è fondamentale l’apporto degli utenti: infatti, al momento della connessione compare un messaggio che invita a contribuire perché “più persone usano l’app e segnalano le code, migliore è il servizio e più accurati sono tempistiche e dati”.
A realizzare questa app è stato il giovane ingegnere informatico Fulvio Bambusi insieme a un gruppo di colleghi coetanei (età media di circa 25 anni), che volevano contribuire alla battaglia contro il Coronavirus con le proprie competenze. È nato così questo progetto – no-profit, for good e crowdsourced – che si basa sul principio della condivisione e della solidarietà: ogni persona può non solo utilizzare l’applicazione, ma anche contribuire a rendere più precise le informazioni disponibili, aiutando altri potenziali consumatori.
DoveFila
Simile è il concetto alla base di DoveFila, un’altra applicazione che consente di conoscere i tempi di attesa e il numero di persone già in fila presso i supermercati della propria zona. Anche in questo caso il servizio richiede la collaborazione di chi è già in fila, che può apportare modifiche e suggerimenti al punto vendita e rendere più precise le informazioni sui tempi di attesa riportati.
Questa applicazione è una derivazione di DoveConviene, nota app che consente di consultare i volantini dei supermercati per essere sempre aggiornati su offerte e promozioni, ed è stata realizzata dagli ideatori Stefano Portu e Alessandro Palmieri utilizzando la stessa tecnologia. Per ora, il sito segnala che il servizio è in fase Beta (quindi è in costante aggiornamento) e si sottolinea che è necessario contribuire perché “tutti insieme accorciamo le file nei supermercati” perché si possono “rendere le stime di attesa ogni giorno più accurate”.
Come usare gli strumenti di Google
Ma c’è anche un altro strumento che può servire a scoprire i tempi di attesa ai supermercati, ed è forse quello più “sorprendente”, ovvero la Ricerca di Google (o l’app Google Maps se usiamo lo smartphone). Basta infatti fare una ricerca su Google digitando il nome del supermercato preferito, più comodo o vicino alla propria abitazione, e l’indirizzo esatto per leggere informazioni utili sull’affollamento: sulla destra della schermata compare un box pieno di informazioni sull’attività, tra cui una finestra che riporta gli “orari con il maggior numero di visite” con le previsioni a seconda della fascia oraria. In questa fase critica, Google cerca di aggiornare in diretta i dati e consente di organizzare al meglio la visita, segnalando i picchi di attesa e il tempo di permanenza medio.
Se invece utilizziamo lo smartphone possiamo sfruttare le informazioni di Google Maps – basate sempre sui dati della geolocalizzazione – che offre indicazioni simili sugli orari di punta all’interno del menù Panoramica del luogo selezionato. Anche in questo caso è un grafico a barre a mostrare in maniera immediata quali sono le ore in cui è più probabile trovare folla al supermercato, quale è il tempo di attesa stimato e quale invece la durata media della permanenza all’interno del negozio.
Rispetto agli altri sistemi, queste previsioni non sono perfettamente precise (si tratta di modelli calcolati attraverso complessi sistemi di tracciamento e geolocalizzazione per analizzare le tendenze di affollamento in diversi luoghi, non solo supermercati), ma possono comunque servire per avere un orientamento di massima o fare un confronto tra i supermercati.