Snack da borsa: semi, frutta secca e barrette, ecco le tendenze dei VIP e non solo

I nutrizionisti cercano da tempo di promuovere l’importanza di prevedere un momento spuntino nel proprio regime alimentare, una piccola pausa a metà mattinata e nel pomeriggio in cui mangiare uno snack che possa evitare gli attacchi di fame e, al tempo stesso, regolarizzare l’assunzione di cibo. Guardandoci intorno, sembra che finalmente sia scoppiata la mania degli snack, che trovano sempre più spazio anche nelle borse delle donne!

Anche Irina Shayk ha il suo snack da borsa

L’ultimo esempio VIP arriva da Irina Shayk: la celeberrima top model russa, nota anche per aver avuto storie con Cristiano Ronaldo e con Bradley Cooper (da cui si è separata nel corso di quest’anno) ha spesso parlato del suo rapporto con l’alimentazione contrastando il classico luogo comune sulle modelle. Ad esempio, ha dichiarato in un’intervista di non credere “nelle diete, penso che il cibo sia una parte importante della propria vita e che sia anche in grado di rendere felice una persona”.

Alle parole seguono i fatti, perché nel corso di una recente storia condivisa attraverso il suo seguitissimo account Instagram è stato svelato il contenuto della borsa di Irina Shayk. Oltre all’immancabile trousse e ad altri oggetti personali, l’attenzione dei follower (e dell’amico che ha girato il video tramite smartphone) è stata catturata proprio da un originale snack da viaggio, ovvero una pannocchia bollita che la modella portava ben protetta in un sacchetto alimentare.

Gli snack da borsa, per le donne sempre in giro

Insomma, anche una supermodella come Irina Shayk cerca delle soluzioni per trovare un equilibrio tra lavorare fuori e mangiare con regolarità, senza saltare gli spuntini: problema diffuso che è anche il primo ostacolo per tutti quelli che cercano di seguire un regime alimentare equilibrato, e che ha portato al fenomeno degli snack da borsa.

Le caratteristiche vincenti degli spuntini

Senza considerare gli eccessi come la pannocchia di Irina Shayk, possiamo infatti fare affidamento a tanti alimenti e prodotti – naturali o confezionati – che possiamo portare con noi comodamente nella borsa che usiamo ogni giorno: compatti e pratici da maneggiare, non occupano troppo spazio e possono essere mangiati senza particolari difficoltà (e senza sporcarci troppo, se siamo in giro), offrendo quindi un momento di ristoro e una ricarica corroborante.

La frutta fresca, un classico che non delude mai

La soluzione più semplice e veloce, ma spesso sottovalutata, è proprio quella di portare in borsa un frutto fresco, opportunamente già lavato e protetto con una bustina per alimenti salvafreschezza (come fa Irina Shayk) o addirittura già tagliato a pezzi e stipato in un contenitore leggero. I frutti più nutrienti e pratici sono banane e mele tutto l’anno, e poi a seconda della stagionalità albicocche, noci pesche o nettarine, mandarini e arance.

Gli snack di frutta secca per uno sfizio al volo

Un’idea più comoda è rappresentata dagli snack di frutta secca, ormai commercializzati da tantissimi brand in formati e composizioni differenti. La versione più pratica ed economica è quella di Eurocompany, che distribuisce un’intera linea di frutta secca in piccole bustine in vendita a 1 euro (sia nei supermercati che su Amazon): nocciole pelate, mandorle sgusciate, ma anche pinolipistacchi salati, semi di zucca decortitati salati, anacardi per chi ama le soluzioni “singole” e vuole dedicarsi a un solo gusto.

In alternativa, altri brand puntano invece sui mix di ingredienti: è il caso di Fatina e del suo snack “ideale per lo sport” a base di mandorle, uva, anacardi, noci del Brasile e mirtilli, che unisce sfizio ed energia. Simile il contenuto dello spuntino proposto da Ventura con BBMix Fibra (ricco appunto di fibre e di Vitamina E), che contiene mirtilli, mandorle, nocciole e prugne: su Amazon il primo sacchetto costa 2,50 euro per 150 grammi di prodotti, mentre il BBMix è leggermente più caro (2,99 per 150 grammi).

Un’idea gustosa: barrette di cereali da fare a casa

Uno degli alimenti che è diventato emblema dello snack dietetico e veloce sono le gallette di riso o di cereali, che consentono di spezzare l’appetito senza cedere a peccati di gola e di avere una piccola spinta anche sul lavoro senza appesantirci. Chi preferisce avere un tocco di gusto in più può scegliere una barretta ai cereali, che sono forse il più rappresentativo degli spuntini da borsa sia in versione “industriale” che in quella fatta in casa.

Snack da borsa originali e pratici

Ma la borsa può anche ospitare altri tipi originali di snack e spuntini: chi vuole fare un carico di energia potrebbe mangiare dei cubetti di parmigiano o grana, comprando direttamente al banco frigo del supermercato le confezioni già porzionate oppure tagliando a casa dei cubetti e avvolgendoli in carta stagnola o bustine salva freschezza. Anche un sacchetto di pop corn può essere un pratico alimento da portare in giro con sé e da gustare al momento opportuno, magari preparando a casa i chicchi scoppiettati per non esagerare con sale e altri condimenti, così come portare con sé una tavoletta di cioccolato (meglio se fondente) può essere un’idea pratica e gustosa.

L’importanza dello spuntino tra i pasti

Insomma, ci sono tante idee per chi vuole fare spuntini in giro o sul lavoro al mattino e al pomeriggio e vuole nascondere gli snack in borsa: l’importante è mangiare qualcosa ed evitare attacchi di fame e cali di energie nel corso della giornata. Inoltre, gli specialisti ricordano che prolungare il digiuno tende poi a far consumare più cibo al momento del pasto successivo, perché il cervello impiega 20 minuti a recepire i primi segnali di sazietà.

Per questo, si consiglia sempre di fare uno spuntino e di rispettare alcune semplici regole: lo snack va mangiato a 2 ore di distanza dal pasto precedente (colazione inclusa) e almeno 2 ore prima di quello successivo, e solo se il corpo ne ha davvero bisogno. Qualunque sia la scelta dell’alimento, l’importante è che sia bilanciato e controllato sotto il profilo dell’apporto calorico, anche se ovviamente la pianificazione dipende dalle abitudini alimentari, dal fabbisogno e dal consumo energetico della singola persona.

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