Galleria Navarra Rosso Pomodoro: rinasce il salotto di Napoli

Sono serviti ben cinque anni di lavori, a causa anche della pandemia che ha complicato e rallentato le operazioni, ma finalmente Napoli può tornare a beneficiare di un “un salotto nel salotto” della città: ha infatti riaperto la storica Galleria Navarra, al centro di piazza dei Martiri, rimessa completamente a nuovo da un attento intervento di recupero filologico e restauro conservativo. E se una volta questo spazio era una galleria privata di antiquariato, oggi diventa una vera e propria Galleria al servizio di varie espressioni di arte, a cominciare da quella gastronomica.

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Cosa c’è nella nuova Galleria Navarra

Un cocktail bar, un ristorante e una pizzeria sono infatti il fiore all’occhiello del nuovo progetto, nato dall’idea degli imprenditori Franco Manna e Pippo Montella (già fondatori del noto brand Rossopomodoro)  in collaborazione con la famiglia D’Alessio (proprietaria degli spazi della Galleria Navarra dal 1991), che si completa con uno spazio che ospiterà mostre ed esposizioni sia in ambienti esterni che interni, grazie alla partnership con Fondazione Made in Cloister (che ha già lavorato ad altri progetti simili a Napoli).

Il restauro della Galleria Navarra, che agli inizi del Novecento apparteneva all’antiquario Salvatore Navarra e raccoglieva tappeti, oggetti antichi e preziosi di vario tipo, si è concentrato innanzitutto sull’abbattimento di tutti gli abusi edilizi e sul ripristino degli spazi del cosiddetto capanno dei giardinieri e della cappella neoclassica: oggi, l’ambiente si candida a essere un’oasi di bellezza nel cuore di Chiaia, giardino d’arte, luogo d’incontro, incubatore d’iniziative culturali e attrattore gastronomico.

Questo intento è ben visibile sin dall’ingresso della struttura, visto che sul grande cancello in ferro battuto campeggia la restaurata insegna, che ora riporta ben visibile il marchio Rossopomodoro.

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Galleria Navarra Ristorante Pizzeria Arte Spirits: la proposta gastronomica

La nota catena ha puntato sul sicuro per la guida della sezione gastronomica della Galleria Navarra: il ristorante è stato infatti affidato allo chef Antonio Sorrentino (già executive chef del marchio), che proporrà una cucina napoletana semplice, così come è nello stile di Rossopomodoro, mentre la pizzeria vedrà impegnato Davide Civitiello, il mastro pizzaiolo giramondo già campione del mondo al Trofeo Caputo nel 2013 e ambasciatore di Rossopomodoro nel mondo.

Per Civitiello – che comunque porterà avanti la sua attività di consulente, anche per Mulino Caputo – si tratta della prima sfida in una pizzeria “fissa”, in un progetto in cui è coinvolto anche a titolo personale: da parte sua, il pizzaiolo promette di tener fede alla sua filosofia di cucina, e quindi pizza a lunga lievitazione e topping di alta qualità, ispirati magari dal grandissimo San Gennaro stilizzato che sovrasta il forno a legna, realizzato da Filippo Ventrella dell’omonimo marchio di gioielleria, che rimarca “il ventre e il calore della città”.

Per il menu del ristorante, invece, lo chef Antonio Sorrentino propone una cucina tradizionale con un tocco di novità e bollicine, con un menu che presenta la storia dei piatti della cucina napoletana con qualche piccola innovazione: un esempio perfetto è la mozzarella servita con spuma di basilico, che dà lo stesso sapore del basilico classico ma con leggerezza e un po’ d’innovazione. Inoltre, non mancherà il Saponariello, che anzi mira a diventare piatto iconico della Galleria Navarra: si tratta di una ricetta molto semplice (spaghetti con olive, capperi, olio e pangrattato), ma che si lega alla storia del posto, perché pare fosse il piatto che Salvatore Navarra preparava all’amico Eduardo de Filippo, che amava frequentare la sua bottega. E proprio a Eduardo si deve il nome del piatto: in napoletano, saponaro è un termine dispregiativo per indicare commercianti di bassa lega, ma il grande artista e commediografo lo usava in maniera più bonaria e affettuosa per canzonare l’amico Navarra.

A completare l’offerta della struttura è poi il Cocktail bar, che ambisce a essere un luogo che possa offrire sia proposte da classico ” Bar Italiano” che le nuove tendenze della mixology internazionale.

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La storia della Galleria Navarra

La Galleria Navarra ha una storia secolare e molto travagliata, con tantissimi passaggi di proprietà.

La sua costruzione inizia nel 1855 come Giardino di delizie annesso al monumentale Palazzo Nunziante, come da progetto dell’architetto di Enrico Alvino, che sorge tra l’attuale via Morelli e Piazza dei Martiri. Mezzo secolo dopo, nel 1908 il Duca di Mignano vende il Giardino con le sue pertinenze all’antiquario Ercole Canessa, ma già nel 1926 gli eredi Canessa vendono la proprietà alla Società American Express Company (mantenendo comunque la concessione a usare gli spazi come galleria antiquaria). Nel 1939 entra in scena Salvatore Navarra, antiquario napoletano dai mille interessi, che deve trasferire la sua attività dalla Galleria Umberto I e cerca uno spazio che possa servire da esposizione di materiale ma anche come punto d’incontro per amici, clienti ed esperti d’arte.

Ecco che nasce la Galleria Navarra (ufficialmente acquisita però solo nel 1951, anche se nel 1952 il Ministero della Pubblica Istruzione sottopone a vincolo storico artistico i manufatti e il giardino), un insieme di locali che offrivano squarci sul mondo, tra oggetti di antiquariato, quadri, tappeti antichi e piccoli tesori imprevisti e imprevedibili. Nel tempo, la Galleria ha iniziato a concentrarsi soprattutto sulla vendita di tappeti.

Nel 1991 la famiglia D’Alessio diventa proprietaria del sito e, al termine di un quasi ventennale contenzioso relativo alla rimozione dei corpi abusivi, progetta il ripristino dei luoghi, fino ad arrivare appunto alla collaborazione con gli imprenditori Franco Manna e Pippo Montella per la creazione di Galleria Navarra Ristorante Pizzeria Arte Spirits.

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