Quante volte abbiamo sentito la parola “gourmet” senza mai conoscerne realmente il significato?
Questa parola significa semplicemente “buongustaio”, quando si dice “cucina gourmet” però s’intende una cucina d’intenditori, sia del gusto che del benessere. Fu proprio su questo concetto che nel 1980, in America, nacque un vero e proprio movimento voluto dalla classe medio-alta in risposta allo stile alimentare scorretto del popolo americano.
A far parte della categoria gourmet, da diversi anni ormai, ci sono anche i panini degli chef.
Ben differenti dai loro cucini americani, questi panini vengono preparati nel rispetto della genuinità di ogni singolo ingrediente che li compone.
Se volete mangiare un panino gourmet, ecco quali dovete provare:
Ciro Salvo
Dopo il grandissimo successo della pizzeria 50 Kalò, Ciro Salvo si è cimentato anche nella preparazione dei panini. Ma gourmet! Da 50 Panino (questo è il nome scelto per il locale) a Napoli viene selezionata unicamente carne di chianina, di maiale casertano, di pollo ed agnello biologico. La carne scelta di bovino viene sottoposta ad una frollatura protratta per almeno 16 giorni, quella di maiale è frutto invece di un attento mix di prosciutto, lonza, spalla e pancia, mentre del pollo allevato in libertà si utilizzano soltanto le cosce e l’agnello viene selezionato di settimana in settimana. Sono almeno 14 i tipi di panini che potrete trovare qui, tutti realizzati con farina di semi integrale ad una lunga lievitazione di 24 ore. Per chi volesse provare qualche variante, ci sono tre tipi di Sfilatino cafoncello, con genovese di cipolla ramata di Montoro, polpette di chianina al ragù e parmigiana di melanzane e provola.
Alessandro Frassica
Altro chef altra città. Alessandro Frassica si trova a Firenze ed è dal 2006 che creato un vero e proprio angolo di gusto con la sua tanta passione e voglia di fare. Si chiama Pan’Ino. Chi è del posto lo conosce veramente bene, Frassica comunque continua sempre a stupire con ogni tipo di preparazione. Molto buone ad esempio le due fette di pane alle noci che avvolgono delle fettine sottili di finocchio, dell’arancia (incluso il succo), mandorle amare sbriciolate, un po’ di sale, pepe ed un filo d’olio. Se credete che sia troppo semplice non vi resta che provarlo, scoprirete la grande conoscenza di armonie ed equilibri perfetti seppur insoliti.
Gabriele Bonci
Gabriele Bonci si trova a Roma con la sua Casa Braciola, ma è ben conosciuto in tutta Italia ed all’estero. Dicono di lui che sia un vero esperto del settore, con le sue 14 proposte di panini differenti che hanno tutti in comune però la carne di maiale che arriva da un allevamento italiano a cielo aperto. Cicoria di campo, formaggio silano calabrese, guanciale, acciughe, salvia, funghi trifolati, questa è solo una parte dei magnifici contorni avvolti, assieme alla carne, da panini preparati con farina bio e una lievitazione di ben 48 ore. Già al primo morso resterete estasiati.
Antonello Giammarco
Assieme a Gianluca Verde, Antonello Giammarco ha aperto Delì Cucina&Bottega a Roma un vero e proprio angolo di pace in quello che è conosciuto come il caotico quartiere della vita notturna. Trastevere. Qui, in circa 20 metri quadri di locale, è possibile scegliere dei panini classici o quelli sperimentali. Via libera quindi all’abbinamento di mortadella, alici e stracchino, oppure quello della pancia di maiale con insalata di cavolo e salsa barbecue. Ottima la pita con pollo a bassa cottura, il panino farcito di pollo satay e salsa di noccioline e quello con salmone marinato e mozzarella di bufala. Imperdibile il pastrami (tipico della cucina romana) con pane integrale in cassetta e cetriolini.
Veronica Paolillo
Alla guida di un team tutto al femminile, Veronica Paolillo è la chef romana sempre alla presa con continue sperimentazioni culinarie. I suoi panini gourmet, preparati con ottime materie prime, hanno conquistato prima Roma e poi anche la città di Milano. Come resistere alla vasta selezione di pane, prodotto con farine bio, che viene abbinato ad ogni diversa farcitura? Da Tricolore Panini si può infatti abbinare del pane di sesamo nero all’hamburger di tofu bio, germogli di porro e salsa allo zenzero. Nel panino allo strutto si serve rigorosamente l’hamburger di fassona, mentre l’hamburger di granchio reale si accompagna con il panino al tè matcha e semi di sesamo al wasabi, con salsa sriracha piccante fatta con le uova.