Il 19 giugno 2025 è andata in scena a Torino la cerimonia di premiazione dei The World’s 50 Best Restaurants, l’evento che ogni anno incorona i migliori ristoranti del pianeta. È stata una serata storica, perché per la prima volta la classifica è stata svelata in Italia, nella suggestiva cornice del Lingotto, con ospiti, chef, giornalisti e imprenditori gastronomici da ogni angolo del mondo. In un clima di grande attesa, è stato proclamato vincitore assoluto Maido, ristorante di Lima guidato dallo chef Mitsuharu “Micha” Tsumura, che entra così nella prestigiosa “Best of the Best”, la hall of fame dei vincitori assoluti di sempre.
Una serata da Oscar (del gusto)
Alle ore 18 si è alzato il sipario sull’evento, con un clima che ricordava più una cerimonia hollywoodiana che un premio gastronomico. Gli ospiti, rigorosamente in abito da sera nonostante il dress code “formal smart”, hanno sfilato tra flash e strette di mano, in un’atmosfera carica di adrenalina e ambizione. Poco dopo le 20, l’auditorium del Lingotto si è acceso: John Elkann ha dato il benvenuto come padrone di casa, seguito da William Drew, direttore editoriale della 50 Best, e dalle istituzioni locali. L’Italia ha accolto la classifica più famosa al mondo con l’eleganza e la passione che la contraddistingue.
La classifica 2025: trionfa Maido, l’Asia domina, l’Italia avanza
Il Maido di Lima ha conquistato il primo posto grazie a una cucina che fonde tecnica giapponese e ingredienti peruviani in modo audace ma coerente, in un racconto gastronomico profondamente identitario. Il secondo posto è andato al sempre eccellente Asador Etxebarri di Atxondo (Spagna), maestro delle cotture alla brace. Sul terzo gradino del podio troviamo il Quintonil di Città del Messico, simbolo della cucina messicana contemporanea.
A sorprendere è la forte presenza asiatica nella top ten: ristoranti come Gaggan, Potong e Kjolle riflettono una tendenza gastronomica globale che guarda sempre più all’Oriente. Ma l’Italia non è rimasta a guardare: il Reale di Niko Romito si conferma 18°, Lido 84 è 16°, mentre il grande exploit è quello di Norbert Niederkofler con il suo Atelier Moessmer di Brunico, che balza direttamente al 20° posto. Importanti anche i rientri di Massimiliano Alajmo con Le Calandre (31°) e Enrico Crippa con Piazza Duomo (32°), senza dimenticare Mauro Uliassi al 43°.
Premi speciali e riconoscimenti
Durante la serata sono stati consegnati anche numerosi premi collaterali. Il Sustainable Restaurant Award è andato a Celele, a Cartagena (Colombia), premiato anche per il suo ingresso nella top 50 alla posizione 48. Massimo Bottura e Lara Gilmore hanno ricevuto il “Woodford Reserve Icon Award”, per il loro impatto culturale e sociale, celebrando non solo l’Osteria Francescana, ma un’intera filosofia di vita fatta di crescita lenta e radici solide. Il titolo di World’s Best Pastry Chef 2025 è andato a Maxime Frédéric (Cheval Blanc, Parigi), mentre Mohamed Benabdallah dell’Asador Etxebarri ha vinto come miglior sommelier. Il premio degli chef è andato invece ad Albert Adrià dell’Enigma, a Barcellona.
Come funziona il voto nella 50 Best
La classifica nasce dai voti di oltre 1.100 esperti del settore suddivisi in 27 regioni globali, coordinati dalla 50 Best Academy. Ogni giurato può votare da 6 a 10 ristoranti visitati negli ultimi 18 mesi. I voti sono segreti e anonimi, senza punteggi: ciascuno classifica i locali in ordine di preferenza. Il sistema di raccolta è controllato dalla società di consulenza Deloitte, che certifica la trasparenza del processo.
Ma la classifica non è solo una questione di piatti eccellenti. Molto dipende dalla capacità dei ristoranti di comunicare e creare network: eventi, collaborazioni, visibilità internazionale sono determinanti. Anche i governi, consapevoli del potenziale turistico di un ristorante premiato, investono in promozione e infrastrutture. L’ingresso nella 50 Best porta infatti un ritorno economico enorme per l’intero territorio.
Best of the Best: la hall of fame dei grandi
Dal 2019, chi arriva al primo posto entra in una lista d’élite chiamata Best of the Best, e non può più competere negli anni successivi. Con l’edizione 2025, Maido si unisce a giganti come El Bulli, The French Laundry, The Fat Duck, Noma, El Celler de Can Roca, Eleven Madison Park, Mirazur, Geranium, Disfrutar e naturalmente all’italiana Osteria Francescana di Massimo Bottura, che ha trionfato nel 2016 e nel 2018.
Una visione globale e un cuore italiano
Il fatto che la cerimonia si sia tenuta per la prima volta in Italia, a Torino, è un riconoscimento alla forza del nostro Paese come culla di cultura gastronomica. La presenza di chef italiani premiati e la partecipazione delle istituzioni sottolineano un’identità forte, sempre più capace di dialogare con il mondo.
Il successo dell’evento e la qualità dei partecipanti dimostrano come la ristorazione sia oggi uno strumento di espressione, cultura e impatto economico. E come Torino, da capitale sabauda a capitale del gusto, abbia saputo essere all’altezza di un evento che è, a tutti gli effetti, la notte degli Oscar della cucina mondiale.