Cosa si è soliti fare o mangiare nella vostra città il Giovedì Santo? A Napoli sono principalmente tre le cose alle quali non si rinuncia in questa giornata: lo struscio (ovvero visitare i sepolcri), assistere alla santa messa (ovviamente per chi è cattolico) e si mangia una bella (o meglio, buona) zuppa di cozze.
Quella delle cozze è una tradizione che arriva da molto lontano, quando il re Ferdinando I di Borbone se la fece preparare, appunto, per il Giovedì Santo dai cuochi di corte. Detta così sembra una normalissima richiesta culinaria divenuta poi negli anni una vera e propria tradizione.
Non è così che andò però!
E’ vero che la sua fu una richiesta ben specifica, ma sapete cosa c’era dietro? L’ammonimento di frate Gregorio Maria Rocco che voleva che il re non si lasciasse andare troppo ai peccati di gola nella settimana santa (almeno). Ferdinando I infatti amava particolarmente i frutti di mare, soprattutto le cozze, e non avrebbe mai rinunciato a queste tanto facilmente. Pensò quindi di farsele preparare in modo meno sfarzoso ma pur sempre saporito: il Giovedì Santo sulla tavola del re arrivò una zuppa di cozze con pomodoro e salsa forte. Inutile dire che la notizia si diffuse rapidamente per tutta la città e da allora ‘a zupp ‘e cozzeche divenne il piatto di tradizione napoletano legato al giovedì che anticipa la Pasqua.
In seguito furono in molti a sostituire le cozze con le lumache di mare, decisamente più economiche. Col passare del tempo le varianti sono diventate molte, c’è infatti chi prepara questa zuppa semplicemente con le cozze, chi abbonda con l’olio piccante e chi ci aggiunge anche le telline. La ricetta originale però è solo una, ecco in che modo si prepara il “piatto del re”.
Ingredienti per 4 persone:
12 friselle all’olio, 1 kg di polpo verace, 1 kg di cozze, 300 gr di maruzze (lumache), 500 gr di lupini (arselle), 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, 2 spicchi d’aglio, prezzemolo tritato.
Ingredienti per l’olio piccante:
1 lt di olio di oliva, 2-3 cucchiai di concentrato di pomodoro, 50/1000 gr di peperoncini rossi secchi.
Procedimento:
Per prima cosa bisogna pulire il polpo. Una volta terminata quest’operazione lo si dovrà cuocere in abbondante acqua fredda per circa 50 minuti, sollevarlo conservando l’acqua di cottura e tagliarlo a pezzi. A questo punto, si farà imbiondire l’aglio in una casseruola con l’olio, si aggiungeranno le cozze (pulite) ed il coperchio e si farà cuocere fino al momento in cui si schiuderanno. Stessa cosa andrà fatta con i lupini, mentre le maruzze andranno cotte in acqua per 10 minuti prima di essere risciacquate accuratamente.
Consiglio: conservate anche l’acqua di cottura delle cozze e dei lupini ed aggiungetela a quella del polpo.
Per preparare l’olio piccante bisognerà mettete, in un pentolino, tutti e tre gli ingredienti e farli cuocere per 30 minuti a fiamma bassa. Rigirando il tutto con molta frequenza, trascorso il tempo stabilito si spegnerà la fiamma e si lascerà raffreddare completamente. Una volta passato in colino a maglia stretta l’olio sarà pronto per essere imbottigliato.
Ora che avete tutti gli ingredienti pronti, potete passare alla preparazione finale. Bagnate leggermente le freselle con l’acqua tiepida del polpo e, una volta messe nei piatti, ricopritele con lupini, maruzze, cozze, polpo e prezzemolo tritato. In ultimo aggiungete un filo d’olio piccante, senza esagerare!
Consiglio
Per i più pigri molte pescherie vendono un kit completo di cozze, freselle ed il forte (l’olio piccante). Quest’ultimo lo troverete nelle piccole bottigliette “Sanbittèr” ma non lasciatevi ingannare dall’acceso colore rosso, è olio super piccante.
A proposito di bottiglie… durante la cena non fatevi mancare una di vino! Le cozze possono essere accostate ai bianchi secchi ma anche ai rossi non troppo corposi. Vasta scelta quindi, purché si tratti di prodotti locali.
Dove mangiare la vera zuppa di cozze napoletana a Napoli
Se invece non avete nessuna intenzione di mettervi ai fornelli allora potreste scegliere uno dei ristoranti specializzati in questa preparazione. Tra questi noi ve ne suggeriamo tre:
‘A figlia do marenaro: il ristorante si trova in Via Foria e la sua specialità è senza ombra di dubbio la zuppa di cozze, oltre che il pesce in generale ovviamente. Se cercate un posto dove poter mangiare la tradizionale zuppa di cozze allora questo è decisamente quello che fa per voi.
Trattoria da Patrizia: tavoli all’aperto direttamente sulla banchina del porticciolo, a due passi dal mare quindi e con vista sull’incantevole golfo di Napoli. L’accogliente e rustica Trattoria da Patrizia si trova al Borgo Marinari, una zona chic in cui sono concentrati diversi ristoranti. L’ideale è poter mangiare qui una buonissima zuppa di cozze e fare poi un giro sul lungomare.
Da Corrado: la zuppa di cozze Da Corrado, seppur differente da quelle classiche, è molto saporita ed apprezzata. Telline, vongole, taratufi, astici e fasolari sono aggiunti alle cozze per rendere il piatto ancor più delizioso. Se volete provare la variante di questo ristorante dovete arrivare in zona Orto Botanico, è lì che lo troverete.
Che sia a casa o in un ristorante, buon Giovedì Santo e buona zuppa di cozze a tutti! 🙂