Conosciamo tutti il miele e ne apprezziamo il gusto e le proprietà, ma forse trascuriamo che l’alveare nasconde altre preziose preparazioni: propoli, polline, pappa reale, ma anche la cera sono infatti prodotti delle api, materie prime realizzate direttamente (o indirettamente) da questi insetti fondamentali per la vita umana. Ecco le caratteristiche e le particolarità di questi prodotti.
I prodotti delle api, non solo il miele
Si dice spesso che le api sono cruciali per la sopravvivenza dell’umanità (motivo per cui il 20 maggio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale delle api) per la loro attività d’impollinazione, che rende possibile la riproduzione delle specie vegetali: secondo Green Pace un terzo del cibo che mangiamo dipende proprio dal processo d’impollinazione, e progressiva scomparsa di questi insetti mette in pericolo oltre 4mila colture solo in Europa.
Sul versante pratico, siamo abituati a sfruttare l’attività di questi insetti infaticabili anche dal punto di vista alimentare, ricavando dall’alveare il miele e altri prodotti delle api dalle importanti proprietà: per la precisione, le api possono produrre direttamente cera e pappa reale (che non necessitano cioè di altre materie prime e si trovano naturalmente nell’alveare), mentre è indiretta la creazione di propoli, polline e dello stesso miele (serve cioè una materia prima esterna).
La Pappa Reale
Il primo prodotto delle api che andiamo a investigare è la pappa reale, che rappresenta l’alimento che nutre le larve degli insetti per tre giorni e, in modo specifico, le api regine per tutta la vita (motivo del nome). Si tratta di una sostanza gelatinosa di colore bianco dal sapore acidulo e lievemente zuccherino che deriva dalla lavorazione del polline da parte delle api nutrici attraverso le due ghiandole ipofaringee che forniscono le opportune secrezioni ghiandolari: il risultato è un cibo super proteico e vitaminico, che rappresenta un alimento di eccezionale valore anche per l’uomo, in quanto concentrato di sostanze vitali molto utili.
La pappa reale apporta benefici prevalentemente nutritivi e di stimolazione metabolica, svolgendo un’azione di potenziamento delle risorse dell’organismo: di solito si consiglia il suo consumo a chi soffre di stress, stanchezza cronica o stati di convalescenza, ma è spesso destinata anche ad arricchire la dieta di persone anziane o bambini in fase di sviluppo (soprattutto se inappetenti).
La cera d’api
L’altro prodotto delle api senza altre materie prime è la cera, che serve alla costruzione dell’alveare e delle sue celle (dove stivano il miele e il polline e in cui l’ape regina depone le uova per portare avanti la famiglia) ed è originata dalle ghiandole addominali (dette appunto ceripare) delle api operaie.
Costituita principalmente da esteri degli acidi grassi e alcoli sotto forma di sottili scaglie, la cera d’api non è commestibile ma vanta tantissime applicazioni nella vita quotidiana sin dall’antichità: serve ad esempio per fare candele, ma è anche ingrediente di composizioni cosmetiche e farmacologiche.
Si chiama cera vergine quella ottenuta dalla sola fusione con acqua calda, senza aggiunta di altre sostanze che pure danno vita a prodotti particolari, come l’olio vegetale che ammorbidisce il prodotto e favorisce ad esempio il suo uso per la creazione di modelli per sculture e gioielli.
La propoli
Il nostro tour tra i preziosi elementi che provengono dall’alveare ci porta a conoscere la propoli, il primo dei prodotti che le api realizzano in modo indiretto, rielaborando materie prime esterne: in questo caso specifico, resine raccolte dalle bottinatrici su cortecce degli alberi e da altre piante, che le particolari secrezioni digestive degli insetti trasformano in materiale sigillante utile all’igiene e alla salute dell’alveare, in quanto capace di prevenire la proliferazione di batteri e organismi nocivi.
La propoli è proprio un antibatterico naturale che vanta proprietà antinfiammatorie, antivirali e antifungicide: è una sostanza appiccicosa dal color marrone-rosso e aroma marcato e gradevole, che viene utilizzata soprattutto in campo medico (sciroppo, pastiglie masticabili, spray, estratti e unguenti per uso dermatologico), ma anche per realizzare vernici o come antiparassitario in agricoltura.
Il polline
Abbiamo dedicato al polline uno specifico approfondimento, e quindi possiamo sintetizzare qui soltanto le caratteristiche principali di questo elemento interamente vegetale e naturale che le api raccolgono e lavorano per trasformarlo in nutrimento per larve e giovani insetti.
Delle sue rilevanti proprietà nutritive possono beneficiare anche gli esseri umani, perché il polline si rivela un alimento altamente proteico ed energizzante, consigliato per chi vive situazioni di affaticamento, stress o stanchezza.
Il favo integrale
Non è un prodotto che si trova comunemente in commercio, perché possiamo acquistarlo principalmente presso le aziende agricole specializzate o vederlo in ristoranti di alto livello, ma anche il favo integrale fa parte di questo elenco.
Si tratta per l’appunto di un “pezzo” di alveare, e per la precisione di un raggruppamento di celle di cera dalla tipica forma esagonale, in cui le api immagazzinano miele e polline, e che unisce presenta anche parti di cera, propoli e polline lattofermentato. Ovviamente non possiamo mangiare direttamente il favo, ma ricavarne il miele naturale e non pastorizzato.
Il miele
E veniamo ora all’ultimo dei prodotti delle api, quello più celebre e probabilmente importante: è da millenni che gli uomini conoscono e apprezzano le proprietà nutritive e organolettiche del miele, che deriva dalla lavorazione del nettare delle piante e della melata da parte delle api operaie e che gli apicoltori estraggono dalle celle dell’alveare grazie a metodi particolari di raccolta e filtraggio.
Il miele è un tesoro di proprietà benefiche, ricco di qualità biologico-nutrizionali e di oligoelementi, vitamine e zuccheri, oltre che di antiossidanti (grazie all’alto contenuto di polifenoli) e sostanze antibiotiche e battericide.