Nei secoli scorsi erano delle corti agricole, imponenti edifici in cui si svolgeva tutta l’attività quotidiana della vita in campagna, e oggi sono state recuperate come edifici storici in cui vivere un’esperienza turistica unica in uno scenario naturale da favola. Parliamo delle masserie in Puglia, uno dei simboli della rinnovata capacità di attrazione turistica di questa regionale meridionale, che lungo il suo territorio offre tante soluzioni per chi cerca un luogo per rivivere la tradizione e mangiare bene.
Masserie Puglia, cosa sono oggi
Le Masserie oggi sono un elemento che completa il “panorama” delle caratteristiche che rendono la Puglia una meta ambita per le vacanze, anche gastronomiche: insieme ai muretti a secco, alla semplicità ricercata, alle architetture salentine contraddistinte dalla pietra bianca, alle distese di campagna, i campi di maestosi ulivi secolari e, ovviamente, il mare azzurro, infatti, anche questi imponenti edifici rappresentano un motivo più che valido per fare tappa nel tacco d’Italia e in una delle sue tante zone a vocazione turistica.
Dopo un periodo di abbandono, negli ultimi anni sempre più professionisti hanno puntato sul recupero di queste antiche costruzioni, trasformate in aziende per agriturismo o B&B che consentire ai turisti un soggiorno a stretto contatto con la natura o un pasto all’insegna dei sapori veraci del territorio e della campagna, per riscoprire e “gustare” il sapore del passato.
Contrariamente a quanto si possa pensare superficialmente, poi, le masserie pugliesi sono perfette per chi vuole trascorrere un soggiorno all’insegna del relax e della tranquillità e, spesso, rappresentano anche una soluzione ideale per chi cerca il lusso senza dover spendere troppo. Pur essendo costruzioni storiche, infatti, le masserie offrono tutti i comfort contemporanei necessari per una vacanza perfetta e, oltre al fascino del luogo e del contesto, propongono anche servizi aggiuntivi e attività – come corsi di yoga o cucina da frequentare in loco – di cui possono beneficiare gli ospiti.
Ma il vero segreto (e motivo del successo) delle masserie di Puglia è probabilmente l’ottima cucina, che ricalca le tradizionali tendenze della zona in cui insiste la struttura, e che quindi varia a seconda dall’area territoriale e delle varie influenze.
La storia delle masserie
Se oggi le masserie sono il simbolo di un’offerta turistica improntata al buon cibo, alla tranquillità e alla bellezza del paesaggio, in origine rappresentavano qualcosa di molto diverso.
Con questo nome, infatti, si definiscono le “aziende agricole” di un tempo, ovvero costruzioni in pietra o in mattoni diffusesi intorno al Cinquecento e al Seicento in molte aree meridionali (non solo Puglia, quindi, ma anche zone interne di Sicilia, Calabria e Campania, ad esempio), che comprendevano la dimora del proprietario, gli alloggi dei contadini, le stalle, i cortili, i depositi per gli attrezzi, i magazzini per i prodotti e le aree di lavoro.
In Puglia, le principali zone in cui si trovavano le masserie erano la Valle d’Itria, le campagne delle provincie Taranto, Bari, Brindisi, Lecce e in Capitanata, che erano zone di tradizionale uso agricolo: spesso queste strutture sono sopravvissute al tempo e all’abbandono, e nella loro nuova veste di aziende agrituristiche accolgono ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo.
Le migliori masserie dove mangiare in Puglia
Non è facile racchiudere in un elenco le migliori strutture della regione o le masserie dove mangiare bene in Puglia, perché innanzitutto ci sono tantissime aziende che operano sul territorio e, soprattutto, il livello qualitativo medio è alto. Inoltre, ogni masseria si caratterizza per una particolarità che la rende unica, e che quindi complica anche la scelta: ad ogni modo, tutte hanno in comune il fascino e l’autenticità della storia, del paesaggio e della ruralità.
Una delle strutture più famose è Borgo Egnazia, un vero e proprio resort di lusso a Savelletri di Fasano che si compone di un campo da golf, spa, piscine, due spiagge private e una serie di ristoranti di stile e target differenti. Tra questi spicca il Due Camini (premiato con una stella Michelin e con Due Forchette del Gambero Rosso) di Domenico Schingaro, che propone una cucina mediterranea raffinata e contemporanea, seppur profondamente legata alle proprie radici.
Tra le masserie a Fasano citiamo anche Masseria Torre Del Diamante, che stupisce per il suo design particolare, che la rende una vera e propria attrazione locale: a rendere magico il soggiorno è anche la splendida piscina circondata da ulivi millenari e il ristorante agrituristico panoramico, dove gustare cucina tradizionale locale.
Si trova invece nella provincia di Taranto, per la precisione a Palagianello, immersa negli ulivi, la Masseria Petrino, una dimora padronale di fine Ottocento in cui è possibile gustare la cucina del ristorante guidato da Michele Rotondo ai fornelli.
Cucina tradizionale e materie prime di alta qualità sapientemente elaborate valgono ben Tre Gamberi del Gambero Rosso alla Masseria Barbera a Minervino Murge (nelle vicinanze di Trani): tra i piatti più apprezzati le immancabili le orecchiette con le cime di rapa e la maccheronata con il ragù.
Masserie a Bari, le più famose
Spostandoci nella provincia di Bari, l’offerta per i turisti non scende certo di livello: gli appassionati di mare e di cucina a tema marino troveranno soddisfazione ai propri gusti in destinazioni costiere, come ad esempio negli ottimi ristoranti a Polignano a mare, ma anche le masserie possono deliziarci con prelibatezze come ricci di mare, cozze o altri prodotti ittici, oltre che con i classici antipasti di terra e le delizie della campagna locale.
Un esempio perfetto è Masseria Pilapalucci, nel pieno della Murgia, in un paesaggio dominato da querce, mandorli e ovviamente ulivi: gestita da Emilia D’Urso, la struttura ospita un’azienda agricola biologica che ha tra le eccellenze gastronomiche la Mandorla di Toritto, presidio Slow Food, e offre ai turisti una originale esperienza di pasto in un ristorante ricavato dalle vecchie stalle.
Si chiama Mummulo il ristorante della Masseria Il Melograno vicino Monopoli, dove l’estro di chef Cosimo Amico fonde cucina tradizionale e ricette tipiche reinterpretate in chiave più contemporanea. La struttura della masseria (una costruzione fortificata del XVII) secolo conquista con i muri in pietra a vista, di colore tipicamente bianco, dipinti con la calce o il cocciopesto, ed è circondata dai colori e dai profumi di un parco di cinque ettari con agrumi, ulivi centenari e piante di bouganville.
Masserie Salento dove mangiare
Da anni ormai il Salento è una delle mete più gettonate per le vacanze, grazie al mare, al divertimento e ai prelibati piatti salentini, e anche chi apprezza l’idea del soggiorno in queste vecchie case rurali può trovare tante destinazioni interessanti.
Tra le masserie a Gallipoli ci sono alcune strutture di rilievo, come Tia Maria CountryInn (una dimora ottocentesca completamente restaurata, immersa in un parco di 2 ettari), Dimore Santagaeta e Masseria Pugliese, ma anche altri famosi centri del territorio sono pronti ad accogliere i viaggiatori.
È il caso di Manduria, dove troviamo il Casamatta del Vinilia Wine Resort, dove gustare non solo il vino locale – siamo nel pieno delle terre del Primitivo di Manduria – ma anche una cucina elegante e raffinata grazie alla maestria dello chef Pietro Penna, che rielabora in maniera curata le materie prime del territorio creando delle vere e proprie esplosioni di gusto.
Oppure di Ostuni, l’affascinante città bianca, dove si trovano Masseria Cervarolo, Masseria Valente e Masseria Salinola.
Masserie Otranto, non solo mare
Un’altra località pienamente turistica è Otranto, che offre tante soluzioni a chi cerca la soluzione masseria.
Risale al Settecento la Masseria Bandino, con vista sul porto della città e ampio respiro verdeggiante grazie a ulivi, agrumeti, pini e vegetazione aromatica: un’atmosfera rurale che torna anche nelle creazioni dello chef Angelo Carbotti, che propone una varietà di piatti di carne, pescato e prodotti dell’orto, sempre di grande qualità e ricercatezza.
Tradizione e modernità si ritrovano anche a Masseria Muntibianchi, una perfetta oasi per una vacanza all’insegna del relax, mentre Masseria Montelauro è stata definita dall’Unesco “efficace interprete dei valori unescani di rispetto del paesaggio e dell’ambiente”, come da motivazioni del prestigioso riconoscimento ricevuto nel 2012.