Per molti, Nonna Papera è semplicemente la simpatica protagonista di tante storie Disney, famosa per la sue abilità da cuoca e per i manicaretti che prepara per la sua larga famiglia; per gli italiani appassionati di cucina, però, questo è anche il nome con cui è familiarmente chiamata la macchina per stendere la pasta. Ma da cosa nasce il nome Nonna Papera per la macchina per pasta e perché, quindi, si chiama così? Scopriamolo insieme e vediamo anche perché c’entra in qualche modo un famoso manuale di ricette.
Nonna Papera macchina per pasta
La macchina per la pasta è uno strumento molto diffuso nelle cucine italiane (anche se ormai spesso è sostituito dalle versioni più moderne, elettriche e tecnologiche), che permette di tirare le sfoglie di pasta fatta a mano, selezionando lo spessore desiderato e la tipologia di formato di pasta che intendiamo produrre.
Il suo funzionamento è davvero semplice: dopo aver preparato l’impasto seguendo la ricetta preferita, lo si deve stendere e farlo scorrere nel canale apposito (impostando come detto lo spessore adatto alle esigenze) e girare la manopola laterale che aziona i rulli e produce appunto la pasta come la volevamo.
Di solito, le macchine per la pasta mettono a disposizione rulli lisci per la sfoglia (adeguati ad esempio per fare le lasagne), rulli tagliatori per le fettuccine e rulli tagliatori per i tagliolini, con fessure più strette, ma molti modelli offrono anche accessori opzionali, come la taglierina, la sfogliatrice o le appendici per fare spaghetti, gnocchi e ravioli.
Intorno agli anni ’70 gli italiani hanno iniziato a chiamare questo strumento “la macchina della nonna”, e successivamente si è diffusa la denominazione macchina Nonna Papera, assurta quindi a simbolo di tutte le massaie e di tutte le nonne che lavorano (oggi come allora) la pasta per i pranzi dei loro amati parenti.
Perché la macchina per la pasta si chiama Nonna Papera?
Se inizialmente l’abbinamento tra macchine per pasta e nonne si legava al fatto che tradizionalmente erano proprio le “nonne” a usare tali strumenti per fare la pasta fresca – mentre invece le giovani generazioni iniziavano a preferire la pasta industriale, più pratica e rapida – che poi venivano tramandate come eredità di madre in figlia, restando sempre in famiglia custodite alla pari di un prezioso gioiello.
A poco a poco l’immagine della “nonna casalinga” è stata sostituita da quella di una nonna “per antonomasia”, appunto la Nonna Papera della Disney.
Probabilmente, la definizione di Nonna Papera per la macchina per la pasta si deve a una serie complementare di fattori: le caratteristiche distintive del personaggio, la sua fama crescente, ma anche il lancio e la fortuna del Manuale di Nonna Papera, che ha contribuito a consolidare l’immagine di Nonna Papera come cuoca sopraffina.
Ciò che è certo, comunque, è che oggi la macchina per la pasta si chiama Nonna Papera per sottolineare la “classicità” di questo strumento, usato prevalentemente da una persona che si dedica a cucinare in modo sano, senza fretta e senza stress, preparando personalmente in casa i pasti per tutta la famiglia.
Chi è Nonna Papera?
Elvira Coot, per tutti semplicemente Nonna Papera (in originale Grandma Duck), è stata inventata da Al Taliaferro nel 1943 e introdotta immediatamente come nonna di Paperino; il suo personaggio viene usato da vari autori, tra cui il mitico Carl Barks, che ne definiscono progressivamente le caratteristiche, mentre in Italia comincia ad apparire sui comic book sin dal 1952.
In linea di massima, Elvira Coot abita in una fattoria poco fuori Paperopoli insieme a Ciccio, suo pigro e ghiotto aiutante, e ha un ruolo di capofamiglia per i paperi alla pari di Zio Paperone. A proposito dei (complicati) rapporti di parentela con gli altri personaggi, stando all’albero genealogico elaborato da Carl Barks e soprattutto Don Rosa Nonna Papera è effettivamente la nonna di Paperino (è madre di Quackmore Duck, papà del più famoso Donald Duck), ma anche di Paperoga e di Gastone (nati rispettivamente dai suoi figli Eider e Dafne), mentre non ha rapporti diretti con Zio Paperone (anche se le famiglie sono legate, in quanto la mamma dello stesso Paperino è Ortensia De’ Paperoni, sorella del papero più ricco del mondo).
Inoltre, Nonna Papera proviene da una famiglia piuttosto celebre: è la nipote di Cornelius Coot, il fondatore di Paperopoli, ed è figlia di Clinton Coot, il fondatore delle Giovani Marmotte.
Per quanto riguarda la caratterizzazione, nei film di animazione ma soprattutto nei fumetti (e in modo particolare in Italia), Nonna Papera è sempre pronta ad accogliere il nipotame nella sua fattoria in campagna, proponendo loro una serie di golosi manicaretti come sformati e torte golose (più raramente pasta, essendo comunque un personaggio che vive idealmente negli Stati Uniti), ma manca appunto il legame diretto con la macchina per la pasta.
Il ruolo del Manuale e l’immaginario collettivo
Una spinta alla diffusione popolare del nome Nonna Papera per la macchina per la pasta la dobbiamo probabilmente anche al famosissimo Manuale di Nonna Papera, uno dei libri per ragazzi più popolari negli anni Settanta (capace di totalizzare almeno 300mila copie vendute nelle varie edizioni) e vero e proprio libro di ricette per piccoli.
Grazie a questo volume, Nonna Papera iniziò a farsi largo nell’immaginario collettivo italiano come “cuoca per antonomasia“, regina dei fornelli e generosa dispensatrice di lauti e golosi pasti per tutti.
E così si arriva ai giorni nostri: oltre a quanto scritto, anche trasmissioni come “La prova del cuoco” hanno contribuito a divulgare l’uso del nomignolo Nonna Papera per la macchina della pasta, col risultato che oggi le due immagini sono fuse e indistinguibili.