Pian piano stanno cambiando anche le nostre abitudini: se, fino a qualche anno fa, eravamo un popolo di assoluti integralisti e consumatori quando si parlava di cucina, oggi siamo più propensi ad aprirci alle novità estere, grazie anche alla maggior conoscenza dei prodotti etnici e alla loro maggior diffusione. Facendo la spesa al supermercato o passando in uno dei tantissimi minimarket stranieri che compaiono nelle nostre città, infatti, non è difficile infatti incappare in un alimento fresco o confezionato che proviene da Paesi differenti dal nostro, addirittura dall’altra parte del mondo, e spesso la cucina diventa il modo più rapido di uscire fuori dai classici confini, soprattutto in un periodo storico in cui viaggiare è più complicato del solito.
Prodotti etnici, quali sono?
Secondo alcune stime, nei prossimi cinque anni il mercato globale degli alimenti etnici crescerà con un tasso medio annuo del 12% e anche l’Italia fa parte integrante di questo trend, sia per effetto dell’evoluzione in chiave multietnica della nostra società, sia per i continui cambiamenti che interessano anche il gusto, ormai sempre più global.
Già negli ultimi anni, infatti, gli italiani hanno imparato a conoscere e apprezzare sempre più la cucina etnica e i cibi esotici, facendo rientrare in questa categoria non solo gli ingredienti provenienti da culture gastronomiche lontanissime dalla nostra (è il caso della cucina giapponese, cinese o dei poke hawaiani), ma anche i prodotti che arrivano da zone più vicine, come la Grecia (feta e yogurt greco, ma non solo), la Spagna e tante specialità delle cucine arabe e mediorientali.
E quindi, sono pienamente prodotti etnici vegetali freschi come l’avocado, il frutto più versatile e trendy di questi anni (perfetto per la salsa guacamole o toast sfiziosi e instagrammabili) che dall’America Latina arriva in Italia ed è venduto comunemente anche al supermercato; salse come il chili messicano, la soia orientale, le spezie indiane per fare il curry. E poi, ancora, sono alimenti che ci permettono di fare viaggi gastronomici senza valigia e che non mancano nel carrello della spesa degli italiani anche noci di cocco, mais (il cui maggior produttore sono gli Stati Uniti), tortilla chips (ancora dal Messico), burro di arachidi e, ovviamente, sushi e tanti altri prodotti etnici ormai che oramai sono decisamente familiari per tutti noi.
Dove si comprano i prodotti etnici
Nonostante l’enorme diffusione della maggior parte dei prodotti etnici, però, non è sempre possibile trovare tutto ciò che desideriamo, perché non tutti i supermercati e i negozi di riferimento sono ben riforniti di queste preparazioni o ingredienti stranieri.
Guardando i risultati di alcuni sondaggi, tre italiani su quattro acquistano con frequenza prodotti alimentari etnici e, nella maggioranza dei casi, si rifornisce in supermercati della grande distribuzione o in piccoli negozi alimentari gestiti da stranieri, gli ormai onnipresenti minimarket che sembrano proiettarci direttamente in un angolo di “estero” nel cuore delle nostre città.
Per estendere le possibilità di reperire prodotti etnici, però, potrebbe essere necessario affidarsi alla spesa online e imparare a conoscere i vari siti di e-commerce dedicati alla distribuzione sul territorio italiano di queste specialità, facendo però attenzione a vari aspetti per completare un acquisto in sicurezza.
Acquisto di prodotti etnici, le informazioni per essere sicuri
Semplificando, sono tre le grandi categorie di prodotti etnici che possiamo comprare: vegetali freschi, ovvero frutta e ortaggi che arrivano direttamente da Paesi lontani, venduti appunto freschi in botteghe e bancarelle (ma oggi la frutta esotica si produce anche in Italia, visto il trend favorevole); alimenti da dispensa, le classiche confezioni (solitamente) prodotte direttamente nel Paese di origine; prodotti surgelati (altra tendenza in aumento, soprattutto per le specialità orientali come bao e pancake cinesi, oppure frittelle di kimchi coreano, mochi giapponesi e così via).
Scegliere e comprare un prodotto etnico può non essere semplice, a volte anche per questioni legate alla lingua delle informazioni riportate in confezione (anche se, per legge, i prodotti stranieri venduti in negozi italiani di ogni tipo devono riportare nella nostra lingua almeno la lista degli ingredienti, i valori nutrizionali, modalità di conservazione e scadenza, nonché le indicazioni di base per comunicare l’origine e la tracciabilità del lotto e dei vari componenti, compresi nomi di fabbricante, importatore ed eventuale distributore), così come può preoccupare la questione della sicurezza.
Da questo punto di vista, è bene (e confortante) sapere che l’Unione Europea tutela i consumatori imponendo che gli alimenti “extracomunitari” importati e venduti nei negozi sul territorio comunitario rispettino gli stessi standard di sicurezza delle produzioni nazionali, soprattutto per le questioni relative a etichettatura, condizioni igieniche, corretta temperatura di conservazione e così via. Oltre ai controlli all’ingresso eseguiti in porti, aeroporti e frontiere, in Italia è da menzionare anche la vigilanza assicurata da Asl e Carabinieri dei Nas, che monitorano sul territorio l’attività dei distributori e dei negozianti.
E dunque, possiamo dire che acquistare prodotti etnici è sicuro, sia per quanto riguarda gli alimenti confezionati che per il fresco: solitamente, la merce dall’estero arriva ai mercati generali dopo aver passato i controlli regolari, che ne verificano la salubrità.
Negozio specializzato o sito web con e-Commerce?
Chiusa questa premessa, ci sono comunque alcuni consigli che ci possono tornare utili quando decidiamo di acquistare prodotti etnici.
Fare la spesa in prima persona, e quindi presso un punto della Grande Distribuzione Organizzata (e quindi ai supermercati) o in negozi bio o minimarket, ci permette di trovare tanti prodotti etnici tra gli scaffali: in molti casi, i supermercati più grandi dedicano intere corsie alle specialità dalle altre parti del mondo, mentre al reparto ortofrutta si trovano zenzero e curcuma freschi, daikon, coriandolo e lime. Molto valida è anche l’offerta di negozi specializzati in alimentazione naturale, dove è possibile trovare ingredienti fondamentali per cucine vegane e macrobiotiche come tofu, alghe, condimenti a base di sesamo, curcuma e altre spezie.
I grandi store multietnici, minimarket e banchi del mercato gestiti direttamente da stranieri sono i punti di riferimento ideali per sperimentare ingredienti e ricette inusuali, ma spesso sono visti con un po’ di timore e pregiudizio dagli italiani: in realtà, come visto, questi negozi hanno il valore aggiunto dell’assortimento molto esteso di referenze, con tante specialità che altrove sono introvabili. Per superare lo scetticismo basta innanzitutto controllare lo stato del locale (livello di pulizia, ordine e disposizione delle merci) e poi verificare che le confezioni dei prodotti riportino in etichetta le informazioni in italiano (segno di un prodotto che ha seguito il corretto iter, sia amministrativo che igienico).
La terza possibilità per acquistare prodotti etnici è la rete: su Amazon si trovano migliaia di articoli alimentari provenienti da tutto il mondo, e numerosi sono i siti e-Commerce specializzati nella vendita di specialità esotiche. Anche in questo caso, per un acquisto sicuro bisogna verificare l’affidabilità del venditore – su Amazon e altri marketplace può essere complicato, ma possiamo controllare le foto sul packaging e leggere tutte le recensioni di acquirenti certificati, eventualmente anche in lingue diverse dall’italiano – o far riferimento ai portali più sicuri, come ad esempio Tuttelespeziedelmondo.it, Kathay.it, Domechan.com, Myamericanmarket.com, Ikiya.it eccetera, che operano ormai da anni e sono dei riferimenti per tantissimi consumatori e appassionati di gastronomie straniere.