Instagram, twitter, facebook e ora anche TikTok: quando si parla di tendenze social e visual c’è un tema che è quanto mai trasversale e onnipresente, ovvero l’alimentazione! Pochi contenuti hanno viralità maggiore di ricette, piatti speciali o foto dai ristoranti, che si tratti tecnicamente di foodporn o meno, e una ricerca ha rivelato quali sono i cibi più condivisi e popolari online, ma anche quali sono i motivi che ci spingono a guardare questi contenuti su Internet.
I cibi più condivisi sui social in Italia e nel mondo
A guidarci alla scoperta e all’analisi di queste tendenze alimentari online è uno studio di Lenstore, sito britannico specializzato nella vendita di lenti a contatto e prodotti oculistici online (che da alcuni anni è attivo anche sul territorio italiano), che ha voluto approfondire il modo in cui “guardiamo” i social e, nello specifico, le risorse visive che ci parlano di cibo.
Il podio degli alimenti più fotografati e condivisi sui social non sorprende molto, perché vede protagoniste tre pietanze che sono letteralmente sotto i nostri occhi ogni giorno: parliamo della pizza, del gelato e del sushi, che hanno superato i concorrenti in questo studio che ha analizzato i 100 alimenti più cliccati su TikTok, Instagram e Google per scoprire quali sono gli alimenti più apprezzati sui social network in Italia e nel mondo.
Per la precisione, la pizza vanta oltre 22 miliardi di visualizzazioni su TikTok, 59,1 milioni di hashtag su Instagram e un volume medio di ricerca mensile su Google di 13,6 milioni (nel mondo) e 450.000 in Italia. Anche se più stagionale, il gelato conquista il nostro immaginario goloso ed è al centro di 43,9 milioni di hashtag su Instagram e 28 miliardi di visualizzazioni su TikTok (ma ricerche su Google inferiori, circa 100mila al mese in Italia), mentre l’esotico (ma non più lontano) sushi finisce in circa 7,5 miliardi visualizzazioni su TikTok e 32,1 milioni di hashtag su Instagram (e ben 301mila ricerche su Google).
Tra gli altri food trendy che conquistano il nostro gradimento sui social ci sono sia preparazioni complete (biscotti, pancakes, cheesecake, hamburger, tacos, bistecche, torte di mele, pasta) che ingredienti “singoli”, spesso di origine naturale e legati anche ai concetti più healthy (mango e arance sono ad esempio al quarto e quinto posto nella classifica di viralità, ma ci sono anche banana, insalata, uova e pane).
Inoltre, l’indagine si spinge a fornire delle previsioni sul futuro prossimo di queste tendenze social, anticipando che nel 2025 gli alimenti più cercati su Google in Italia e nel mondo saranno pizza, sushi e mango, che quindi andrà a superare il gelato in quanto a clic e apprezzamento degli italiani online.
I cibi più impopolari su internet
Non ci sono però soltanto dei like e dei pollici in su, quando parliamo (e guardiamo) il cibo sui social: la ricerca di Lenstore ha evidenziato infatti che non tutti i cibi riscuotono lo stesso livello di popolarità e, in particolare, ci sono alcuni alimenti che sono in contro-tendenza, e quindi poco cliccati e visualizzati.
Al primo posto tra gli alimenti impopolari c’è l’agnello, con 558 mila hashtag su Instagram e 54 milioni di visualizzazioni su TikTok, con ricerche medie su Google davvero basse (solo 880 medie mensili in Italia, 201mila al mondo), probabilmente legati anche al discorso etico rispetto al consumo di questa carne.
Al secondo e al terzo posto tra i cibi meno popolari sui social si classificano il pollo grigliato (1,1 milioni di hashtag su Instagram e 116 milioni di visualizzazioni su TikTok) e la salsa di mele (290 mila hashtag su Instagram e 815 milioni di visualizzazioni su TikTok). La carne è protagonista negativo anche del secondo piatto “sgradito”, ovvero il pollo alla griglia (1,1 milioni di hashtag su Instagram e 116 milioni di visualizzazioni su TikTok), mentre la salsa di mele raggiunge il terzo posto (con 290mila hashtag su Instagram e 815 milioni di visualizzazioni su TikTok).
Tra gli altri alimenti impopolari online ci sono pollo arrosto, braciole di maiale, sugo di carne, ma anche delle specialità più “sorprendenti” (forse per questioni salutistiche o di linea) come anelli di cipolla, patatine, calzone e teriyaki.
Mangiare con gli occhi: perché ci piace guardare il cibo su internet
L’avvento dei social media ha cambiato moltissimo il nostro approccio al mondo del food, che fa parte del nostro immaginario quotidiano: anzi, sicuramente guardiamo più byte di cibo online di quanto poi effettivamente ne consumiamo.
Anche se la nostra cultura ha sempre onorato il cibo e lo ha spesso considerato uno strumento di piacere, negli ultimi anni l’approccio si è intensificato e oggi più che mai il food è diventato un’ossessione non solo per il palato ma anche per gli occhi. Secondo Abigail Cockroft, fotografa gastronomica presso Giles Christopher Photography, coinvolta dal progetto di Lenstore, “nulla ha mai avuto su di noi lo stesso impatto che ha avuto il fenomeno #foodporn sui social”, che ha reso più democratica e frequente la pubblicazione di immagini di cibo (prima riservate solo a menù di ristoranti, libri di cucina, pubblicità eccetera). E quindi, gli scatti a piatti, preparazioni, ingredienti sono diventati popolari e richiesti perché mostrano “un modo meno formale e più social di presentare online cibi e bevande, alludendo al fatto che tutti possono cucinare e godere del cibo”.
Scende ancor più in profondità del fenomeno del “mangiare con gli occhi” la scrittrice gastronomica Laura Hadland, che lega la viralità delle foto al fatto che “è stato dimostrato che guardare immagini di cibo ci rende soddisfatti, o almeno fino ad un certo punto, poiché il nostro cervello ha elaborato il desiderio”. In questo modo si crea “un rito intorno all’esperienza del cibo, si mangia in maniera più presente e consapevole e, prestando più attenzione al cibo di fronte a noi, si è più propensi a gustarne ogni boccone!”.
C’è poi un altro aspetto rilevante, che abbiamo intravisto tra le righe della classifica: secondo le esperte, “osservare cibi gustosi sui social è una buona distrazione dalle nostre routine di regole e restrizioni”, che ci permette di godere almeno con un senso – ci fa vivere in pratica la situazione icasticamente descritta dall’espressione napoletana “uocchie chine e mane vacante“, traducibile in “occhi pieni e mani vuote” o, in questo caso specifico, “occhi pieni e bocca asciutta“!
Cosa rende una ricetta “virale” sui social
La viralità dei contenuti food sui social dipende poi da una serie di motivi molto “tecnici”, legati sia alla costruzione del piatto che alle dinamiche stesse di queste piattaforme e dei loro algoritmi.
È ancora Abigail Cockroft a notare come le “immagini che tendono a riscuotere più successo sono quelle focalizzate sull’oggetto del desiderio, che mettono in evidenza salse colanti o formaggi filanti, elementi che fanno decisamente venire l’acquolina in bocca!” e che consentono di catturare subito l’attenzione degli utenti.
Gli altri segreti dei food più trendy online sono poi legati anche alla semplicità di replicazione: ad esempio, è stato notato che i video tutorial di maggior successo sui social, soprattutto su TikTok, riguardano innanzitutto piatti singoli (e non menu complessi di varie portate) composti in genere da pochi ingredienti (al massimo cinque), così da risultare accessibili anche ai cuochi dilettanti.
Molto importante per la diffusione virale è anche la personalizzazione data dal “creator”, che consente di rendere ancora più originale la preparazione, e che può anche consistere in una modifica apparentemente piccola a una preparazione classica (come nel caso della tortilla wrap, dove cambiava solo il taglio della tortilla).
In definitiva, comunque, il segreto della viralità di una ricetta o di una foto alimentare è – forse banalmente – l’apparenza: se l’immagine soddisfa la vista e scatena le papille gustative, se il video contribuisce con il giusto apporto sonoro, se c’è la giusta quota di colori e dettagli e se l’alimento è desiderabile, siamo sulla buona strada per conquistare lo sguardo (ed eventualmente il palato) dei follower!