Sorrento: meta turistica anche grazie ai ristoranti stellati

Sorrento è da secoli una delle mete più importanti del turismo italiano, famosa già ai tempi degli antichi Romani o del Grand Tour nell’Ottocento, quando attraeva i visitatori che volevano ammirare il vicino Vesuvio, le rovine di Pompei ed Ercolano, le isole di Capri e Ischia, e ovviamente la non lontana Napoli. Dalla sua posizione strategica, a picco sul mare e nel cuore della penisola sorrentina (che in pratica è contigua alla costiera amalfitana, altra zona di forte valenza turistica), oggi l’area attrae sempre più l’interesse non solo dei viaggiatori, ma anche dei gourmet grazie a un’offerta gastronomica di primissimo livello, con tanti ristoranti stellati che permettono di scoprire tutto il gusto delle specialità territoriali.

Ristoranti stellati a Sorrento

Adagiata su una scogliera che domina il Golfo di Napoli, Sorrento ha da sempre attratto i viaggiatori con la bellezza della sua costa e le meraviglie della sua cucina, e nel tempo ha affinato il suo senso di ospitalità e accoglienza. Non è quindi un caso che la penisola sorrentina, con la sua decina di ristoranti stellati Michelin, sia la zona a maggior densità di stelle per chilometro quadrato a livello europeo!

Negli ultimi anni, poi, accanto alle realtà più storiche, che insistono a Sorrento o nelle immediate vicinanze – come ad esempio La Torre del Saracino di Gennaro Esposito a Vico Equense o Don Alfonso 1890 della famiglia Iaccarino a Sant’Agata sui due Golfi – si segnalano anche interessanti nuove aperture o progetti “collaterali” di chef fortemente legati a questo territorio, a partire da Antonino Cannavacciuolo.

Iniziamo però il nostro tour esplorativo alla scoperta dei ristoranti stellati a Sorrento, ovvero tre nomi che tutti i gourmet dovrebbero tenere bene a mente se si trovano in questa accogliente ed elegante cittadina.

Il Buco_ ristorante sorrento

Proprio al centro di Sorrento si trova Il Buco, stella Michelin sin dal 2004: ricavato nell’ex cantina di un monastero del XVI secolo, il locale dello chef Peppe Aversa è un luogo ideale per assaporare la cucina campana presentata in un ambiente elegante e raffinato, che permette di rifugiarsi dal trambusto della strade cittadine. Il menu presenta piatti come le candele al ragù napoletano, involtino di manzo ripieno di scarola e patate, carpaccio di bufala con toast di mozzarella in crosta dorata, astice al vapore con polenta fritta, linguine con scorfano al profumo di limone, bottarga e pomodori secchi.

È Ciro Sicignano a guidare il ristorante Lorelei, in cui riserva tutto il suo amore per le materie prime locali e il rispetto per il km 0 e la stagionalità dei prodotti (molti dei quali provengono dal giardino che cura personalmente, dove abbondano le erbe aromatiche che esaltano i profumi dei piatti).

Il terzo ristorante stellato di Sorrento è la Terrazza Bosquet, nella sontuosa cornice dell’Excelsior Vittoria, affacciata sul Golfo di Napoli: le creazioni sono affidate allo chef Antonino Montefusco, che gioca con la tradizione e ingredienti biologici provenienti dal giardino dell’albergo.

Ristoranti di eccellenza nella penisola sorrentina

Se queste sono le punte di diamante dell’offerta gastronomica di Sorrento, negli ultimi anni come detto la zona si è dimostrata molto dinamica e attrattiva per nuovi ristoranti gourmet, che potrebbero anche ambire ad ampliare il panorama stellato.

È il caso del ristorante “Le Terrasse Royal” dell’hotel Royal di Sorrento, guidato dall’executive chef Giacomo De Simone (con una lunga esperienza al Punta Scutolo nella vicina Vico Equense, altro nome da monitorare con attenzione) che propone una cucina semplice e mai banale, caratterizzata dalla filosofia della “armonizzazione con estro” tra tradizione e innovazione, continua ricerca del connubio perfetto tra ieri e oggi.

Ampliando invece l’orizzonte, è impossibile non citare la quasi incredibile schiera di ristoranti stellati che si trova concentrata in questa lingua di terra di pochi chilometri quadrati, guidata dai tre storici “due stelle” Don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui Due Golfi (piccola frazione appena a sud di Sorrento), La Torre del Saracino a Vico Equense e i Quattro Passi a Marina del Cantone, il ristorante di Antonio e Fabrizio Mellino con vista sulla baia di Nerano che viene definito “la quintessenza della cucina mediterranea” odierna.

Sempre a Vico Equense troviamo altri due importati locali stellati, il “Maxi” (con la sua cucina di gusto mediterraneo ma dall’impronta creativa, realizzati con prodotti campani utilizzati in modo tradizionale o in originali sfide tecniche) e “l’Antica Osteria Nonna Rosa“, il progetto di Peppe Guida che omaggia la nonna e i sapori di una volta, mentre a Massa Lubrense (seminascosto lungo la strada che porta al relais) c’è il Relais Blu di Alberto Annarumma, con una cucina di ricerca e tradizione, territorio e creatività, che lascia spazio a contaminazioni dalla Francia e dal Giappone.

Antica-Osteria-Nonna-Rosa

Nell’incantevole baia di Nerano (Marina del Cantone) troviamo anche “la Taverna del Capitano“, un ristorante elegante, ma piacevolmente informale che propone ricette di terra e di mare di terra con presenza di vari piatti creativi, mentre il Cannavacciuolo Countryside sorge per la precisione nel piccolo comune di Ticciano e ha già conquistato una stella dopo un solo anno di attività. Menzioni d’onore anche per il Don Geppi di Sant’Agnello, dove lo chef Mario Affinita sorprende con cotture intriganti e geniali (come “n’uovo”, composto da acqua di pomodoro, scampi, plancton marino che formano una composizione che somiglia a un uovo, pur non avendone alcun ingrediente “originario”).

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