Vinitaly 2021: resoconto completo della Special Edition

La 54esima edizione del Vinitaly è in programma nel prossimo mese di aprile, ma per ingannare l’attesa dopo lo stop forzato causato dalla pandemia è stata pensata una Special Edition che ha portato risultati eccezionali: parliamo di Vinitaly 2021, manifestazione che si è svolta dal 17 al 19 ottobre scorsi a Verona, in presenza e in assoluta sicurezza, e che ha rappresentato un punto di ripartenza del settore vitivinicolo con un format innovativo, comprensivo di servizi e con l’accelerazione digitale della nuova piattaforma Vinitaly Plus.

Vinitaly 2021 Special Edition, una manifestazione diversa dal solito

Organizzato nella ormai classica location di Veronafiere – sede anche dell’ultima edizione completa, quella di Vinitaly 2019Vinitaly Special Edition è stato un esperimento: un evento esclusivamente professionale e su invito, con una forte vocazione all’internazionalità grazie all’incoming dai principali Paesi target.

Una sorta di versione semplificata di quello che resta il più grande evento italiano ed europeo dedicato al vino, che ha proprio un format con una rilevante affinità con il territorio di provenienza, affiancato ad aree speciali dedicate alla presentazione e selezione di vini biologici – Organic Wine e workshop dedicati allo sviluppo degli affari con buyer internazionali, GDO e Ho.re.ca con gli incontri firmati Fipe e Vinarius.

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Numeri da record per l’edizione speciale di Vinitaly 2021

In totale, il programma di Vinitaly 2021 Special Edition si è composto di 50 degustazioni e 12 convegni, e il bilancio finale recita numeri da record, come sottolineato dai vertici di Veronafiere.

Nella tre giorni ci sono stati oltre 12mila visitatori, con 2500 buyer (circa il 22% del totale) proveniente dall’estero in rappresentanza di 60 nazioni, grazie in particolare a una “presenza straordinaria di Stati Uniti e Canada, Nord Europa, Germania ma anche Gran Bretagna, che è un po’ la sorpresa di questa edizione, e dall’altra parte l’Est Europa e il bel ritorno della Cina, presente con numeri importanti”, come ha commentato il direttore di Veronafiere, Giovanni Mantovani.

Proprio l’estero oggi costituisce la base di rapida ripartenza in termini di export per il mercato del vino, e la geografia dei partecipanti a Vinitaly 2021 è allineata ai trend di crescita dei dati del prodotto italiano sui mercati internazionali che, nei primi 7 mesi di quest’anno, fa rilevare complessivamente un rimbalzo del 15% sullo stesso periodo dell’anno scorso.

Apprezzamento per la versione semplificata dell’evento

Non esita a parlare di risultato al di sopra delle aspettative Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, nel sottolineare come il format di Vinitaly Special Edition abbia funzionato: riunire tutti i principali player del settore e consentire ai buyer di scoprire in un’unica esperienza tutto lo scenario del mercato vitivinicolo italiano.

“Aziende, consorzi, associazioni agricole e di filiera e operatori hanno premiato il progetto di questa iniziativa business che ha registrato un elevato tasso di contatti e di vendite, oltre a un indice di soddisfazione unanime“, ha detto Danese.

Tra le aree di interesse di operatori e buyer sono segnalate quelle dedicata al biologico e agli organic wine, che hanno registrato un’impennata dell’affluenza: nel corso della manifestazione, infatti, le 42 aziende espositrici di questo segmento hanno visto riempirsi le agende di appuntamenti B2B soprattutto con i rappresentanti del Nord Europa e della Germania. Sul fronte delle nuove tendenze, invece, il calendario di masterclass della Mixology ha registrato il tutto esaurito e riscontro positivo hanno ottenuto anche le versioni straordinarie di Sol&Agrifood ed Enolitech.

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Prosegue l’avvicinamento a Vinitaly 2022

L’edizione speciale e straordinaria di Vinitaly rappresenta la terza e ultima tappa italiana di collegamento alla 54a edizione della manifestazione, in programma dal 10 al 13 aprile 2022, e “si inserisce in uno scenario di grande accelerazione dell’export made in Italy e del vino tricolore su tutti i principali mercati target, compreso quello nazionale grazie alle collaborazioni attivate con Fipe e Vinarius”, commenta Danese.

A proposito dello stato di salute del vino made in Italy, proprio in occasione di Vinitaly 2021 la Coldiretti ha presentato i risultati di un’indagine basata su dati Istat che indicano che il fatturato del vino italiano è tornato a livelli record, con un valore di oltre 12 miliardi nel 2021 che supera anche i risultati del periodo pre Covid.

Ed è proprio l’export a trainare il fatturato del vino, perché gli acquisti di bottiglie made in Italy in tutto il mondo sono cresciute del +15% e per la prima volta hanno superato quota 7,2 miliardi di euro, così come si registra l’aumento degli acquisti familiari, cresciuti quasi del 10% nei primi nove mesi del 2021 nella Grande distribuzione, secondo l’analisi Coldiretti su dati Iri – Infoscan.

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