Barcellona è da tempo una delle mete preferite degli italiani in viaggio, forse anche per la somiglianza tra questa località e quelle del nostro Sud Italia, Napoli in testa: è una città accogliente, adatta a ogni tipo di turismo, da quello culturale a quello più giovanile e legato al divertimento, e non deluderà neppure coloro che sono animati dal desiderio di scoprire nuove pietanze e di gustare piatti deliziosi e sorprendenti. Andiamo quindi a vedere cosa mangiare a Barcellona, tra specialità locali, posti che meritano una visita e consigli per spendere poco.
Barcellona cosa mangiare: piatti tipici e specialità
Il nostro articolo è quindi una piccola mappa gastronomica dei piatti tipici catalani e di Barcellona ovviamente, con rapide indicazioni su dove poter gustare tali specialità. Lasciando da parte il classico spirito di campanilismo che ci pervade quando si parla di alimentazione, infatti, dobbiamo premettere (e ammettere) che la cucina spagnola e catalana in particolare non ha molto da invidiare a quella italiana, come testimoniano i 22 ristoranti stellati Michelin che si trovano nella capitale catalana, compresi due ristoranti 3 stelle Michelin a Barcellona, ovvero Lasarte e ABaC.
In aggiunta a queste mete di lusso ed esclusive, poi, la ristorazione in città è diffusa e semplice da trovare, con tanti posti “alla mano” dove poter mangiare piatti saporiti e spendere poco, senza limitarsi necessariamente alle tapas.
In generale, la cucina catalana attinge a piene mani dagli ingredienti freschi provenienti dal territorio, che offre una fortunata combinazione di elementi di mare e di terra, per così dire: anche se a farla da padrone è il pesce – come peraltro anche nella cucina di Valencia e di altre zone lungo il mare – nella tradizione locale non mancano esempi di “contaminazione” tra mar y montanya, con la sapiente mescolanza di prodotti provenienti sia dalla costa che dall’interno, e in particolare carni di suino, agnello e la selvaggina, che spopolano anche nella tradizione di Madrid. Inoltre, elemento da non trascurare, nella cucina catalana hanno un ruolo centrale anche le salse.
Cosa mangiare a Barcellona di tipico
L’elenco dei piatti tipici di Barcellona comincia proprio da (almeno) quattro tipi di salse locali tutte da provare, anche con abbinamenti differenti per esaltarne il gusto: allioli o aioli (aglio e olio d’oliva), romesco (mandorle, aglio arrostito, olio d’oliva e peperoncini rossi essiccati), sofregit (cipolla, aglio, olio, coriandolo messicano, pomodoro) e samfaina (aglio, cipolla, olio, pomodoro, melanzane o altri ortaggi) sono un elemento quasi obbligato e praticamente inevitabile in tantissime preparazioni.
La più nota è sicuramente l’aioli, ormai molto diffusa anche in Italia e in tutta l’area del Mediterraneo occidentale: è una salsa di aglio e olio d’oliva che trova la sublimazione su pietanze quali baccalà (brandada de bacallà), coniglio, carni alla brace, patate, riso, ma che si fa apprezzare anche semplicemente sul pane tostato o per dare sostanza a una tapas o a un panino.
I principali piatti con carne e pesce
Tra le pietanze da assaggiare ci sono tante preparazioni con carne – che forse non sempre sono adatte alla stagione estiva, che per molti continua a rappresentare il momento per le ferie e per i viaggi, ma poco conta.
Iniziamo infatti dalla botifarra amb mongetes, ovvero un piatto che prevede mongetes (fagioli bianchi) e butifarra (una grossa salsiccia catalana), cucinati separatamente e mischiati solo all’ultimo, così da far prendere ai fagioli il sapore del grasso, senza però diventare troppo umidi. Ne esiste anche un’altra versione, ovvero escudella i carn d’olla, che è un brodo di carne, verdure e legumi tipicamente invernale, che unisce ceci, patate, cavolo, pastinaca, cipolla, fagioli, salsiccia, garretto di manzo, gallina, pancetta, ossi di manzo e altri scarti del maiale come piedini, orecchie, muso! Una lista di ingredienti praticamente infinita, con una tecnica di preparazione lunga e complessa, e che alla fine prevede l’utilizzo della pasta escudella, un formato simile ai nostri conchiglioni: secondo la tradizione, si consuma prima la pasta col brodo e solo nella seconda fase si affronta il ben di Dio di carne e verdure.
Un altro must è la bomba, una polpetta fritta ripiena di purè di patate e carne macinata, passata nel pangrattato e ricoperta da salsa brava (a base di cipolla e paprika) e aioli.
Decisamente più semplice, ma non per questo meno gustoso, è il pollo asado à la catalana, un pollo cotto in forno o in padella con vino bianco, pomodorini, cannella e cognac e accompagnato da ingredienti particolari come cipolline, uva passa e pinoli.
Nella città catalana sono diffuse anche due preparazioni con le lumache, chiamate cargols: quando consumate a la llauna (in scatola), sono disposte in piccole scatole di ferro e condite con aglio, prezzemolo, peperoni e aceto di vino; a la cargolada, invece, sono cotte direttamente nel loro guscio con sale e pepe e certe volte lardo.
Sempre in tema carne, impossibile non citare i celeberrimi salumi spagnoli, vanto dell’intera nazione: anche a Barcellona si possono gustare i prosciutti locali, il pata negra, lo jamón ibérico 100% bellota o lo jamón serrano, che sono parte integrante dei menù di tapas.
Unisce invece terra e mare, o meglio mar y montanya, il piatto llagosta i pollastre, un mix di pollo e aragosta che ha un sapore davvero sorprendente. A proposito di crostacei, poi, non deve trarre in inganno il nome dell’aragosta alla catalana, che è invece una specialità sarda (e quindi è inutile ricercare per le strade di Barcellona!).
Tra le altre specialità a base ittica c’è la esqueixada de bacallà, una insalata di baccalà dissalato e tritato con pomodori, peperoni verdi, cipolla e olive, vagamente ispirata alle preparazioni simili che sono diffuse in Portogallo.
Le specialità di Barcellona: primi piatti e riso
A proposito di ispirazioni, nella capitale catalana c’è spazio anche per un pizzico d’Italia, evidente nei canelons, che sono appunto dei cannelloni ripieni come si preparano da noi. Di solito, questa specialità è la portata principale della festa di Santo Stefano il 26 dicembre, con ripieno di carne arrosto (cotta intera e poi tagliata) e besciamella, ma c’è anche la versione canelons a la Rossini, omaggio al noto compositore pesarese, che invece sono farciti con pollo, prosciutto, fegatini e salsa bianca.
Molto golosi sono anche i piatti a base di riso, forse meno noti rispetto alla paella valenciana ma non meno appetitosi. Citiamo ad esempio l’arròs negre, uno speciale risotto al nero di seppia esclusivamente a base di pesce, con seppia, calamaro e altri frutti di mare, accompagnato da qualche cucchiaiata di salsa aioli. Per chi invece vuole ritrovare il sapore della paella, ma in una versione alternativa, esiste la fideuá, in cui al posto del riso troviamo gli spaghettini fideos, in un piatto che può vedere condimenti a base di soli calamari e gamberi, sola carne (in genere pollo o coniglio) oppure misti.
Alcuni prodotti tipici di Barcellona
L’elenco delle specialità gastronomiche di Barcellona è ancora molto lungo e comprende ancora tanti prodotti che fanno pienamente parte dell’immaginario gastronomico tipicamente mediterraneo, come le verdure, l’olio e il pane.
Il pa amb tomàquet è ad esempio una semplice fetta di pane al pomodoro, rossa e generosamente condita con olio locale, a cui eventualmente aggiungere l’aglio, una sardina o un’acciuga sott’olio. Sempre col pane si prepara il Pa de Sant Jordi (in onore di San Giorgio e dell’uccisione del drago), una forma di pane farcita con formaggio e sobresada (un tipo di insaccato locale) che risulta decorata come la bandiera della Catalogna.
E un altro lievitato da citare è la coca, una focaccia bianca a base di pasta di pane, che può essere gustata con condimenti posti sulla superficie (coca oberta) o all’interno (coca tapada), rivelandosi un perfetto street food. Tra le versioni più popolari c’è la coca de recapte, che utilizza sardine, funghi bolets ed escalivada.
Quest’ultima è un’altra preparazione tipica catalana: un mix di verdure grigliate o cotte alla brace, composto da melanzane, peperoni e cipolle arrostite condite con olio, sale e pepe. La escalivada si può consumare come piatto unico (magari aggiungendo pane tostato e acciughe), ma spesso è anche un aperitivo prima delle tapas o un contorno.
In tema di verdure, c’è un’ultima specialità da menzionare: a Barcellona amano i calçots, cipollotti cotti alla brace serviti con salsa salvitxada, una variante della romesco, e inzuppando lo strato interno in un intingolo con mandorle tostate, pomodoro, peperoncino, aglio, olio, aceto, prezzemolo e pangrattato (un vero e proprio rito, che si chiama calçotadas).
I dolci più famosi di Barcellona
Turisti golosi, è il vostro momento! Barcellona sa deliziare i palati più esigenti con tante proposte dolci e dessert da leccarsi i baffi, tra quelli più famosi e altri invece tutti da scoprire.
Impossibile non partire dalla crema catalana – da non confondere con la crème brûlée né con il crème caramel – che è probabilmente il dolce al cucchiaio più noto di tutta la Spagna: una delicata crema aromatizzata da limone e cannella, ricoperta da una crosticina croccante di zucchero caramellato, cotta completamente sul fuoco (e non a bagnomaria, come la crème brûlée). In realtà, a Barcellona questo dessert si chiama anche crema de Sant Josep (perché era tradizione prepararlo per festa di San Giuseppe il 19 marzo) o crema cremada (in catalano, crema che brucia, per l’effetto sulla lingua dello zucchero bollente).
È un dessert al cucchiaio anche il mató de monja o de Pedralbes, specialità nata nel Barri Gòtic di Barcellona: una sorta di budino preparato con latte, zucchero, farina di riso e cannella, di consistenza molliccia e gelatinosa, e deve il suo colore giallognolo non alla presenza di uova, ma allo zafferano.
Ancora più semplice è il mel i matò catalano, un dolce che unisce formaggio fresco, generalmente ricotta o caprino, e miele (alle volte arricchito anche con noci o altra frutta secca a piacere).
Cambiando genere, golosissimi sono gli xuixo – originari di Girona, sempre in Catalogna – che sono un incrocio tra un croissant e churro, ovvero un impasto cilindrico fritto, ripieno di crema e ricoperto di zucchero. Chi si trova a visitare Barcellona in occasione del giorno di Ognissanti (e praticamente festeggia Halloween in città) potrà gustare i panellets, i pasticcini di marzapane farciti con tantissimi ingredienti, tra cui pinoli, cocco, cioccolato, mandorla, limone, arancia o caffè.
Per chi preferisce i lievitati c’è anche una versione dolce della coca, chiamata coca de Sant Joan perché preparata tipicamente in occasione della festa di San Giovanni, che è fatta con una base di base di farina, uovo, zucchero, buccia di limone e strutto, poi guarnita da frutta candita e farcita di crema pasticcera.
Dove mangiare a Barcellona
Ma dove gustare tutte queste prelibatezze? Come dicevamo, la città di Barcellona è ricca di ristoranti dove si può mangiar bene senza spendere cifre astronomiche, con molti locali e baretti “alla mano” ed economici.
Ciò che è importante è evitare i posti eccessivamente turistici – ad esempio, quelli sulla Rambla in genere sono “specchietti per le allodole” – e inoltrarsi nelle viuzze e nei quartieri più caratteristici della città per scoprire i veri gusti.
Ad esempio, chi vuole gustare un buon arroz può appuntarsi alcune destinazioni, come Bodega Joan, La Salamanca e 7 Portes, ma anche la catena El Rey del Gamba propone una cucina almeno discreta.
Per i piatti a base di pesce i riferimenti sono Ciutat Condal, La Fonda, Cal Boter, Can Sardi, Can Pineda, Restaurant Canet, Els Pescadors e La Mar Salada.
Gli appassionati di carne possono visitare Bacoa (specializzato in hamburger), Pork e Can Culleretes.
Dove mangiare a Barcellona spendendo poco
Barcellona è una città che offre molto anche a chi non ha budget altissimo per i pasti, che può comunque accontentare il palato (e l’appetito) senza troppe difficoltà.
La soluzione più semplice può essere quella di fare un giro alla Boqueria, uno dei mercati alimentari più famosi e ricchi al mondo, lasciandosi conquistare dalle tantissime proposte, oppure rivolgere la propria attenzione a un tapas bar. Tra i più famosi, citiamo La Masia, Jai-Ca, La Xampanyeria, La Plata, Bar Xapako, ma anche Gatamala e Cal Chusco (che a volte portano in tavola le tapas come accompagnamento gratuito a una birra fresca).
Se cerchiamo comunque un ristorante economico a Barcellona, possiamo puntare su La Paradeta (una sorta di pescheria che permette di scegliere al banco il pesce da cucinare) e Restaurant Romesco, a due passi dalla Rambla.
Ristorante Barceloneta: quali sono i migliori
C’è però una zona che unisce economicità e fermento: sono tantissimi infatti i ristoranti a Barceloneta, spesso tra i più economici e vivaci della città.
A La Cova Fumada, ad esempio, si può mangiare una bomba spendendo appena 2 euro, mentre a La Bombeta preparano questa specialità da oltre 50 anni.
Il già citato Can Paixano – La Xampanyeria è invece uno dei tapas bar più famosi di Barcellona, ma offre anche panini caldi, formaggi e deliziosi vini frizzanti di Cava.