Farina e lievito introvabili: vediamo cosa sta succedendo in giro

Rimboccatevi le maniche e tenetevi attivi preparando ricette in cucina, magari coinvolgendo anche i bambini bloccati a casa per la chiusura delle scuole: era stato questo uno dei nostri consigli per sopravvivere all’emergenza coronavirus che ci sta costringendo a non uscire, limitando anche le spedizioni per fare la spesa. Un suggerimento colto a pieno, a quanto pare, perché sono finite (temporaneamente!) le scorte di farina e lievito nei supermercati!

Farina e lievito introvabili

Farina 00 e lievito di birra sono quindi due dei principali prodotti che sono andati “a ruba” nel primo weekend di Italia “a casa” dopo l’emanazione dei decreti governativi che hanno esteso la zona protetta per l’emergenza Coronavirus. Da Nord a Sud, le persone che sono uscite per fare la spesa – una delle necessità previste anche nell’autocertificazione obbligatoria – si sono trovate di fronte agli scaffali vuoti per questi due alimenti, fondamentali per la preparazione di impasti e lievitati fatti in casa, sia dolci che salati.

La passione per la pizza oltre l’emergenza

Sui social è scattato “l’allarme”, con tanti utenti che hanno raccontato questo inconveniente e confessato quindi di essere rimasti a bocca asciutta: il desiderio comune era quello di preparare impasti lievitati, torte, ma soprattutto il pane (alimento quotidiano per noi italiani) e la pizza, uno dei simboli del sabato sera tricolore. Non potendo uscire per gustarla in pizzeria e neppure ordinare il servizio di consegna a domicilio per le note ordinanze, tutti hanno pensato bene di cimentarsi nella preparazione casalinga della pizza, ma non c’è stato nulla da fare per chi ha fatto tardi e non ha potuto mettere nel suo carrello della spesa questi due ingredienti “poveri” ma assolutamente indispensabili.

Le alternative a lievito e farina

Per fortuna, i rifornimenti promessi sono arrivati e gli scaffali si sono nuovamente riempiti, anche se la quarantena va avanti e quindi le difficoltà possono ripresentarsi. Per questo, è bene avere a portata di mano qualche alternativa a farina e soprattutto lievito per preparare le nostre ricette: per la farina 00, la soluzione è cercare ricette senza glutine adatte a celiaci oppure adattare altre tipologie di farine, da quella di frumento integrale, di farro o di avena alle più ricercate – e forse rare da trovare in questo momento – di kamut o di castagne.

Come fare il lievito madre a casa

Anche il lievito di birra fresco può essere sostituito in molti modi, da quelli più semplici a quelli più elaborati: sul blog sono riportate le soluzioni standard, come il lievito secco istantaneo, il lievito di birra secco o un mix di cremor tartaro, bicarbonato di sodio e ammoniaca per dolci (nel caso di preparazioni dolci, appunto), ma forse l’esperimento che possiamo provare, per ingannare il tempo che dobbiamo necessariamente trascorrere in casa, è fare il lievito madre.

Classicamente, l’impasto madre si eredita dalle nonne o dalle mamme, ma è possibile fare il lievito madre in casa partendo da zero con un procedimento molto semplice (spiegato sempre sul blog, dove ci sono anche consigli sul come usare questo prodotto e come rinfrescarlo per averlo sempre vivo e pronto all’uso), usando solo farina, acqua e un agente attivatore, in genere una mela o del miele, per attivare la fermentazione.

La spesa degli italiani con l’emergenza Coronavirus

A parte questi due ingredienti introvabili, il carrello di emergenza degli italiani ha premiato altri alimenti semplici e pratici: ce lo rivela la Coldiretti, che ha analizzato le abitudini di spesa e consumo nelle prime settimane di panico da Covid-19, quindi dal 24 febbraio all’8 marzo.

La farina, come detto, guida gli incrementi di spesa con un più 80 per cento, a riprova della ritrovata passione nazionale per pane, pasta e dolci fatti in casa; aumento del 28 per cento degli acquisti per lo zucchero, tipico alimento da dispensa e ingrediente tipico della pasticceria casalinga, mentre il latte Uht cresce del 20 per cento.

Segnali, secondo la Coldiretti, non solo del rispetto delle limitazioni alle uscite giornaliere e della necessità di ridurre al minimo i rischi del contagio (e anche le lunghe file davanti a forni e supermercati), ma anche di una nuova attenzione alla cucina, tornata a essere il centro della vita quotidiana e di attività da fare insieme in famiglia, coinvolgendo anche i nostri piccoli.

I prodotti introvabili negli altri Paesi

In realtà, nella lista dei prodotti introvabili in Italia vanno aggiunti anche Amuchina (e altri gel disinfettanti) e mascherine, che sono stati i primi beni su cui si è concentrata l’attenzione delle masse sin dall’inizio dei contagi nel nostro Paese, insieme alla pasta (con il famoso caso delle penne lisce, uniche superstiti tra tutti i formati).

Curiosamente, in altre parti del mondo i carrelli della spesa si riempiono di tutt’altri generi di prima necessità: negli Stati Uniti e in Australia, ad esempio, il prodotto per cui si lotta (nel vero senso della parola!) è la carta igienica, forse in vista di situazioni catastrofiche e apocalittiche.

E un quotidiano australiano, NT News, non ha perso il senso dell’umorismo (o del marketing) e nell’edizione del 5 marzo ha aggiunto un “inserto” davvero sorprendente: 8 pagine di fogli stampati di carta igienica, da ritagliare e usare in caso di emergenza.

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