Si riparte: certamente con grande accortezza, rispettando le norme di sicurezza e le precauzioni ancora necessarie, ma si riparte. Vale anche per gli eventi del settore food, come abbiamo già detto, e in particolare per Identità Golose Milano, che dopo l’inevitabile sospensione del 2020 a causa della pandemia torna per la sedicesima edizione, che sceglie il titolo “Costruire un nuovo futuro: il lavoro” e sarà incentrata sulle riflessioni per uscire dall’emergenza lavoro che ha fortemente interessato il settore della ristorazione.
Identità Golose 2021, prima il lavoro
Identità Milano 2021 si apre quindi con un tema dominante ispirato all’articolo 1 della Costituzione che, come ricordano Paolo Marchi e Claudio Ceroni, fondatori di Identità Golose, recita chiaramente che “l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro“.
Pertanto, il lavoro è un topic centrale anche per il settore food, perché “se prima non risolveremo questo drammatico problema, se non restituiremo alle donne la dignità professionale persa con la crisi, se i giovani saranno ancora a lungo parcheggiati in un limbo economico, sarà inutile parlare di quale cucina avremo usciti dalla pandemia, se le persone avranno più voglia di innovazione o tradizione, di pizze gourmet o pizze margherita, di dessert al piatto o torte da tagliare a fette, di pesce, carne o verdure, di gelato gastronomico o gusti classici, eternamente quelli; e anche quale vino e quale servizio, al ristorante come in albergo”, scrivono Marchi e Ceroni, che invitano a pensare prima al lavoro.
In scia a questo leitmotiv è stato presentato anche il piatto manifesto di Identità Golose 2021: si chiama “Questo non è un gioco”, è stato realizzato da Matias Perdomo e Simon Press, chef del ristorante stellato Contraste a Milano, ed è una originale e riuscita creazione che mescola estro e maestria, ricreando con ingredienti alimentari e abilità manuale gli iconici personaggi e mattoncini Lego.
Il programma di Identità Milano 2021
La nuova edizione di Identità Milano, con il ritorno in presenza, intende confermarsi come la manifestazione che fa incontrare i protagonisti nazionali e internazionali della gastronomia in dibattiti e showcooking, dando voce ai protagonisti del mondo della ristorazione e dell’ospitalità italiana e internazionale, chiamati a confrontarsi in particolare sul tema del lavoro.
Il programma di Identità Milano 2021 si articola in 3 giorni di appuntamenti, dal 25 al 27 settembre al MiCo di Milano, con oltre 100 masterclass e la partecipazione di più di 70 relatori di fama mondiale. Solo per fare alcuni nomi, il Presidente les Collectionneurs è Alain Ducasse, e tra gli ospiti sono attesi anche Josep Roca del Celler de Can Roca di Girona, Mauro Colagreco del Mirazur di Mentone, Paulo Airaudo del ristorante Amelia di San Sebastian, Joe Bastianich, i bartender Agostino Perrone e Giorgio Bargiani del The Connaught Bar di Londra (recentemente eletto miglior bar al mondo da The World’s 50 Best Bars 2020).
Tanto spazio anche ai maestri della cucina italiana in ogni campo: dalla pizza con Franco Pepe di Pepe in Grani a Caiazzo e Pier Daniele Seu di Seu Pizza Illuminati alla pasticceria con Iginio Massari e Marco Pedron (pastry chef di Cracco in Galleria), culminando ovviamente tra i fornelli “classici” con chef stellati del calibro Cristina Bowerman, Carlo Cracco, Antonia Klugmann, Massimiliano Alajmo, Niko Romito e Massimo Bottura.
Riflessioni sul presente del settore food
Un vero e proprio parterre de roi, che animerà non solo le lezioni in Sala Auditorium, condividendo esperienze e idee su come delineare nuove prospettive al settore, ma anche le altre sezioni di Identità Milano 2021, ovvero Identità di Pasta (in collaborazione con Pastificio Felicetti), Identità di Gelato (in collaborazione con Motor Power), Identità Cocktail (in collaborazione con Bibite Sanpellegrino e Perrier), Pasticceria Italiana Contemporanea (in collaborazione con Petra Molino Quaglia e Valrhona), Identità di Sala, Dossier Dessert (in collaborazione con Valrhona), Identità Naturali (in collaborazione con Mielizia), Identità di Formaggio (in collaborazione con Consorzio del Parmigiano Reggiano) e Identità di Pizza (in collaborazione con Petra Molino Quaglia).
Un programma ricco e completo per descrivere lo stato dell’arte della grande cucina e della pasticceria d’autore, in continua evoluzione così come il mondo contemporaneo. Anche le precedenti edizioni di Identità Milano, infatti, hanno colto lo “spirito” dei tempi: ad esempio, Identità Golose 2017 approfondiva il tema del Viaggio come elemento di libertà “per ribadire che tutto quello che consumiamo, non appena usciamo dalla schiavitù della povertà che ti inchioda a mettere nello stomaco quello che c’è, è frutto di viaggi”.
L’anno successivo l’evento metteva al centro il Fattore Umano e le relazioni umane, tra l’uomo-chef e tutti coloro che lo circondano sul lavoro, dalla cucina alla sala, al rapporto coi clienti e prima ancora artigiani e fornitori. E poi, nel 2019 è stato il momento di Costruire Nuove Memorie, quello che sognano e sperano di fare chef, pasticcieri, pizzaioli, artigiani, gelatieri, che “pensano e scrivono nuovi piatti, con la speranza che diventino nuove memorie collettive, nuove tradizioni”.