Parola d’ordine: stagionalità. Sappiamo bene che frutta e verdura sono componenti essenziali per la nostra alimentazione, ma per fare davvero il carico di proprietà nutrizionali dobbiamo anche saper riconoscere qual è il “vero” momento in cui questi alimenti arrivano al giusto grado di maturazione e sono quindi pronti per la vendita.
Frutta e verdura al momento giusto
Una volta le cose erano per certi versi più semplici: ogni stagione dell’anno vedeva maturare un numero limitato di frutta e verdura, e non c’erano importazioni dall’estero a supportare la nostra agricoltura né tecniche che consentivano di coltivare vegetali fuori stagione.
Oggi la realtà è ben diversa, perché possiamo trovare con maggiore facilità frutta e verdura disponibili in ogni momento dell’anno, sia nella versione surgelata che addirittura freschi, se di importazione.
Questo non rappresenta un fattore sempre positivo, anzi: la maggiore disponibilità implica la rinuncia non solo alla naturalità del ciclo di vita dei vegetali, ma anche ad alcune caratteristiche organolettiche e nutrizionali che sono strettamente legate al tipo di coltura, all’origine di provenienza e al tempo di conservazione del prodotto commercializzato.
Pertanto, prodotti che devono spostarsi a lungo per arrivare sui banchi del supermercato, o che sono conservati per molto tempo nelle celle frigorifere, non avranno la stessa qualità di frutta e verdura fresche di stagione.
Calendario frutta e verdura di stagione
Ed ecco quindi una lista ben dettagliata, ma inevitabilmente non esaustiva, di tutta la frutta e la verdura di stagione in Italia mese per mese. Questo elenco è “medio” per tutta Italia, anche se ovviamente ci sono forti differenze climatiche tra Nord e Sud, ma è comunque utile per orientare in modo consapevole i nostri acquisti alimentari.
Frutta e verdura invernale
Nel periodo invernale – e quindi nei mesi di dicembre (parte finale), gennaio, febbraio e marzo (quasi interamente) sono disponibili in Italia:
- Frutta invernale: arance, cachi, clementine, kiwi, limoni, mandarini, mele, pere, pinoli, pompelmi.
- Verdura invernale: bietole, carciofi, carote, broccoli, cavolfiori, cavoli, cicoria, finocchi, patate, porri, radicchio, rape, spinaci, verze, zucche.
Frutta e verdura primaverile
Nel periodo primaverile – e quindi nei mesi di marzo (parte finale), aprile, maggio e giugno (parte iniziale) – sono di stagione:
- Frutta primaverile: albicocche, ciliegie, fragole, kiwi, limoni, mandarini, mele, meloni, pere, nespole.
- Verdura primaverile: aglio, asparagi, bietole, broccoli, carciofi, cardo, carote, cavolfiori, cavolo cappuccio, cavolo, cavolini di Bruxelles, cicoria, cipolla, fagiolini, fave, indivia, melanzane, patate novelle, peperoni, piselli, porri, radicchio, rapa, ravanelli, rucola, scalogno, scarola, sedano, spinaci, topinambur, valeriana, zucchine.
Frutta e verdura estiva
Nel periodo estivo – e quindi nei mesi di giugno (parte finale), luglio, agosto e settembre (quasi interamente) – sono di stagione:
- Frutta estiva: albicocche, amarene, angurie, ciliegie, fragole, fichi, fichi d’india, nocciole, mandorle, meloni, pesche, pistacchi, lamponi, limoni, mele, meloni, mirtilli, more, nespole, pere, pesche, prugne, ribes, susine, uva.
- Verdura estiva: aglio, barbabietole, carote, cetrioli, cipolle, fagiolini, funghi, granturco, lattuga, melanzane, peperoni, patate novelle, piselli, pomodori, rabarbaro, rucola, sedani, spinaci, ravanelli, zucchine.
Frutta e verdura autunno
Infine, nel periodo autunnale – e quindi, nei mesi di settembre (parte finale), ottobre, novembre e dicembre (parte iniziale) – sono di stagione:
- Frutta autunnale: arance, cachi, castagne, kiwi, limoni, mandarini, melagrane, mele, nocciole, noci, pinoli, pistacchi, pere, uva
- Verdura autunnale: bietole, broccolo romanesco, broccoli, capperi, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo nero, cavolo portoghese, cicoria catalogna, cime di rapa, finocchi, funghi, olive, radicchio, tartufi, verza, zucca.
Cosa significa stagionalità
Ritorna il tema della stagionalità, che significa rispettare il ritmo vero della natura, che porta a maturazione nei diversi mesi e nelle diverse stagioni prodotti molto differenti, ciascuno con le sue peculiarità: la presenza e disponibilità di tali prodotti a livello commerciale dipendono solo dalla fase riproduttiva della specie botanica.
Inoltre, la stagionalità permette anche di contare su cibi più ricchi di vitamine e sostanze nutrienti, e quindi più saporiti e sani, perché naturalmente adatti al periodo: ad esempio, durante l’inverno frutta e verdura sono ricche di vitamina C per proteggerci dai malanni tipici del freddo, mentre gli alimenti che troviamo in estate sono maggiormente ricchi di acqua e sali minerali, per supportarci nel contrasto al caldo.
In Italia abbiamo la grande fortuna di un clima mite e di una grande varietà geografica, che consentono la coltivazione di una ampia quantità di frutta e verdura, che ci offre una disponibilità costante di frutta durante quasi tutto l’anno solare e ci permette di portare in tavola i prodotti giusti in ogni periodo dell’anno, quando ne abbiamo bisogno.
Questi vegetali di stagione non richiedono coltivazioni artificiali né importazioni, non subiscono processi industriali che ne prolungano la vita (ad esempio, frutti che vengono congelati e poi scongelati) e sono solitamente più saporiti e gustosi rispetto alla frutta e alla verdura non di stagione.
Ridurre i chilometri: frutti e verdure a filiera corta
Per questi motivi, i professionisti dell’alimentazione stanno invitando i consumatori a rivolgere la loro attenzione e le loro spese verso l’acquisto di prodotti locali, possibilmente a filiera corta, rigorosamente stagionali, e perciò sviluppati naturalmente e non conservati per lunghi periodi nelle celle frigorifere.
Frutta e verdura a filiera corta significa anche dare un contributo al finanziamento delle aziende attive sul proprio territorio, ancor di più se riusciamo a fare la spesa da un contadino o azienda agricola che vende direttamente al pubblico, nelle vicinanze della nostra abitazione o appena fuori città. In tal modo, si riesce anche a eliminare gli intermediari e ottenere un prezzo moderato e vantaggioso per entrambe le parti (produttore e consumatore).
Soprattutto, con questa scelta aiuteremo anche l’ambiente e la nostra salute: la frutta e la verdura saranno a chilometro zero, e quindi più sostenibili perché praticamente privi di impatto ambientale nocivo, e saranno di qualità e proprietà superiori. Questi prodotti saranno messi in vendita al giusto punto di maturazione (e non acerbi, come accade quando il percorso commerciale), saranno freschi perché i coltivatori diretti con rivendita non utilizzano tecnologie conservative, e anche più salubri, perché coltivati con tecniche meno invasive e senza il ricorso a sostanze chimiche antimicotiche per bloccare l’azione dei microorganismi.
Non esagerare in rigidità
Quanto scritto, però, non deve spingerci a compiere l’errore inverso, quello cioè di abbandonare completamente i prodotti fuori stagione o di evitare l’acquisto e il consumo di frutta esotica, ad esempio, di cui tra l’altro si sta diffondendo la coltivazione anche in Italia
Dobbiamo imparare a essere flessibili: mangiare prodotti fuori stagione una volta ogni tanto non è un problema, e con le “bizzarrie” del clima degli ultimi anni ci possono essere anche frutti e verdure che maturano in periodi apparentemente strani – ad esempio, il pomodoro è un tipico ortaggio estivo che, però, si trova fresco e “in stagione” anche a ottobre.