Location differente, le nuove stelle e, chissà, magari anche alcune sorprese, come qualche tristellato in più o addirittura i primi riconoscimenti ufficiali alle pizzerie: è partito il conto alla rovescia per la presentazione della Guida Michelin 2022, che sarà svelata nella serata del prossimo 23 novembre in un evento misto, con diretta live streaming sulle pagine ufficiali del gruppo e una cerimonia in presenza per celebrare degnamente i neo stellati.
Dove si terrà la presentazione della nuova Guida Michelin 2022
La Rossa, ormai riferimento principale per tutto il settore della ristorazione, arriva quest’anno alla 67esima edizione italiana e si trasferisce in un territorio doppiamente significativo: dopo la collaborazione con Parma e il distretto del cibo emiliano, infatti, da quest’anno e fino al 2024 le nuove guide saranno ospitate in Franciacorta, una zona in costante crescita e che vuole imporsi come simbolo del ritorno alla normalità dopo la pandemia, che ha travolto il settore della ristorazione e, come sappiamo, ha sconvolto anche gran parte della Lombardia.
Rispetto alla Guida Michelin 2021 non ci sono particolari novità riguardo al format delle valutazioni e viene quindi confermato l’impianto classico: riconoscimenti per ristoranti a 3 stelle, 2 stelle, 1 stella e le stelle verdi per l’ecosostenibilità, oltre ai classici premi annuali per alcune personalità che si sono particolarmente distinte nel corso dell’anno o della carriera.
Un focus sulla Franciacorta
Sul sito ufficiale del brand francese si legge una suggestiva descrizione del territorio di Franciacorta, la zona della provincia bresciana che si estende dal Lago d’Iseo alle colline e che si sta imponendo anche sul panorama internazionale per la produzione di vini e bollicine di alta qualità: “Gli ordinati filari di uve avvolte dal particolare microclima, le sfumature blu del Lago d’Iseo, l’orizzonte disegnato dai profili delle vette alpine e la panoramica strada del vino, rappresentano un’ideale estensione visiva alle innumerevoli delizie enogastronomiche del territorio che, all’arte del buon cibo e del buon bere, affianca torri merlate, borghi in pietra e preziosi centri storici”, scrive Michelin.
Come accennato, quest’area ospiterà anche la presentazione delle edizioni della “Rossa” 2023 e 2024, in quanto la Franciacorta è stata eletta “Destination Partner di Michelin” per i prossimi tre anni, sancendo quindi un binomio tra la guida più importante della ristorazione e una terra straordinaria sotto l’aspetto storico e paesaggistico.
Tutte le previsioni della Guida Michelin 2022
Ad oggi non ci sono altre particolari informazioni su ciò che troveremo all’interno della Guida e, in concreto, su quanto cambierà il firmamento delle stelle della ristorazione italiana.
Stando ai rumors, potrebbe esserci qualche nuovo ingresso nel ristretto novero dei tristellati: tra i papabili c’è Moreno Cedroni a La Madonnina del Pescatore a Senigallia (Ancona), ma c’è anche chi si augura un’attenzione verso le eccellenze del Sud Italia (al momento, il ristorante tre stelle Michelin più a Sud è Reale di Niko Romito a Castel di Sangro), facendo in particolare i nomi di Ciccio Sultano al Duomo di Ragusa Ibla e Nino Di Costanzo al Danì Maison di Ischia.
Molto interessante anche la lotta per raddoppiare le stelle: su tutti, Lido 84 a Gardone Riviera dei fratelli Camanini sembra quanto mai in rampa di lancio per ottenere le due stelle Michelin, in particolare dopo l’eccellente risultato nel The World’s 50 Best Restaurants 2021, dove è stato valutato al 15° posto assoluto, primo dei locali italiani presenti in lista (e davanti quindi a tutti i tristellati, tra l’altro). Un altro nome gettonato tra gli esperti è quello di Antonia Klugman de L’Argine a Vencò, che di recente ha già vinto la classifica 50 Top Italy 2022 nella sezione Cucina d’Autore.
Più ampia la schiera di locali che potenzialmente potrebbero raggiungere la prima stella Michelin della loro storia, per cui è difficile stilare un elenco di destinazioni da tener d’occhio, anche se emerge la sensazione che questa potrebbe essere la prima Guida in cui l’ambito premio viene assegnato a una pizzeria, che finalmente sarebbero riconosciute come locali gourmet a tutto tondo. In lizza, in particolare, ci sarebbero Pepe in Grani di Franco Pepe e I Tigli di Simone Padoan.
E se vuoi conoscere le altre edizioni delle Guide Michelin qui ti lascio i link:
Guida Michelin 2021
Guida Michelin 2020
Guida Michelin 2019
Guida Michelin 2018
Guida Michelin 2017